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23/02/2005

Categoria: Varie

Sabato al Laurentianum ricordo di Erminio Ferretto, martire della libertà, esempio per le giovani generazioni


Sabato 26 febbraio, alle ore 10, nella Sala del Laurentianum a Mestre, si svolgerà una cerimonia in ricordo di Erminio Ferretto, martire della libertà ed esempio per le giovani generazioni, nel 60. anniversario dell’uccisione.


Organizzata dal Comune, dal Comitato per il 60. della Liberazione, dalle associazioni partigiane, la cerimonia si inizierà con suoni della Resistenza e della Memoria a cura del Gruppo musicale dell’Istituto “A. Gritti”, cui seguiranno l’intervento di un rappresentante delle associazioni partigiane, l’orazione ufficiale tenuta da Gian Mario Vianello, consigliere nazionale dell’Anpi, e da Renzo Biondo, consigliere nazionale della Fiap (Gl), e sarà conclusa dal sindaco di Venezia.


Alla cerimonia sono invitati tutti i cittadini.


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Erminio Ferretto, nato a Mestre nel 1915, divenne ben presto antifascista: nel 1937 espatriò clandestinamente e combatté in Spagna nella XII Brigata internazionale. Aderente al Partito comunista, riparato in Francia alla fine della guerra, fu internato nei campi francesi di Gurs e Argeles e poi consegnato alla polizia italiana; processato nel 1941 fu condannato a cinque anni di confino sull’isola di Ventotene, dove partecipò ai corsi di formazione tenuti da Eugenio Curiel. Riacquistata la libertà alla caduta del fascismo nel 1943, Erminio Ferretto si impegnò nella Resistenza, con il nome di battaglia “Venezian”, prima organizzando la lotta partigiana in Val Cellina e poi, dall’autunno del 1944, nell’area di Mestre, dove fu comandante di un battaglione Garibaldi intitolato a Giovanni Felisati, partigiano mestrino ucciso per rappresaglia a Ca’ Giustinian. Nella notte del 6 febbraio 1945, sorpreso dai fascisti in un cascinale a Bonisiolo, vicino a Mogliano Veneto, dove si era recato per una riunione di comandanti partigiani, cadde colpito a morte.