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18/02/2005

Categoria: Comunicazioni del Sindaco

Il sindaco con i lavoratori chimici: “Capisco la manifestazione” poi li convince a desistere dall’occupazione della stazione di Mestre.


Alla Regione: “la soluzione è nell’attuare l’accordo di programma non nell’atteggiamento irresponsabile di far finta di niente”


Il sindaco di Venezia, Paolo Costa, appena avuta notizia della manifestazione degli operai chimici a Mestre, si è recato alla stazione ferroviaria, per scongiurare più gravi conseguenze per il traffico e per i cittadini; parlando con i lavoratori, li ha convinti a limitare a un gesto simbolico l’occupazione, e quindi si è rincamminato con loro lungo Via Piave, per raggiungere il centro di Mestre e dialogare con la popolazione.


Durante il cammino, il sindaco ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Capisco le ragioni di questa manifestazione, pur così spinta, perché non è più sopportabile che mentre si continuano a fronteggiare in maniera manichea un sì o un no, di fatto si continua a far finta di niente: è irresponsabile l’atteggiamento della Regione la quale di fatto impedisce che il tema sia affrontato e risolto nel luogo deputato, in sede romana, al Ministero dell’Ambiente”.


Il sindaco ha proseguito: “Non posso arrendermi all’idea che questa sterile contrapposizione blocchi il proseguimento di un processo chiaramente definito e garantito da un accordo di programma, per l’eliminazione delle produzioni dannose e il mantenimento della chimica sicura ed essenziale per il Paese nei tempi necessari, evitando traumi per l’ambiente e per l’occupazione. Non c’è nessuna contraddizione tra la raccolta di firme per mandare via la chimica dannosa e la difesa delle produzioni che possono rimanere a Marghera, sulla base dell’accordo di programma”.


“In un Paese civile gli accordi si possono anche cambiare, ma fin che non sono stati cambiati, si devono rispettare quelli che ci sono” ha concluso il sindaco. “E’ totale irresponsabilità quella della Regione, che ha pilatescamente nascosto la testa sotto la sabbia come gli struzzi: governare vuol dire decidere, se si è governatori si decida oppure si cambi mestiere! Ciascuno si assuma le proprie responsabilità!”