L’Assessorato comunale all’Ambiente ha reso noto che è in fase di avvio la caratterizzazione ambientale e in seguito la bonifica del sito “ex cave Bertoldo” a Carpenedo. L’area, situata tra via del Boschetto, via Trezzo, la ferrovia Venezia-Trieste ha una superficie di circa 28.900 mq ed è costituita da una ex cava di argilla, utilizzata negli anni ’50-’60 per la fabbricazione di mattoni e poi imbonita con rifiuti di origine industriale (la fase di massima attività della discarica si pone tra metà anni ’60 e fine anni ’70), in prevalenza “fosfogessi”, residui di produzione dell’acido fosforico, provenienti dalla ex-Montedison. Attualmente l’area è incolta, coperta da folta vegetazione di arbusti e rovi, e recintata lungo tutto il perimetro; l’accesso è impedito. Confinando con il sito d’interesse comunitario del Bosco di Carpenedo, uno degli ultimi resti della cintura di boschi attorno a Mestre, l’area, una volta bonificata, potrebbe diventare “un corridoio verde” di accesso al bosco per i cittadini di Mestre, data la destinazione d’uso a verde pubblico attrezzato.
Ripetute analisi radiometriche hanno mostrato che all’interno della ex-cava i valori di rateo di dose sono superiori fino a circa cinque volte ai normali livelli del fondo naturale, mentre all’esterno dell’area si rilevano i normali valori del fondo ambientale. L’area è stata oggetto di ordinanze del Comune per la messa in sicurezza e bonifica del sito a carico dei proprietari, eredi Bertoldo, emesse tra il 1998 e il 2000, ma tutte annullate con sentenza del Tar del 2001, non risultando ravvisabile alcuna ipotesi di responsabilità oggettiva nei confronti dei proprietari.
Pertanto il Comune, costretto a intervenire in sostituzione dei proprietari per la bonifica dell’area, già inserita nella graduatoria dei siti prioritari del piano regionale, ha fatto richiesta alla Regione per poter accedere al finanziamento di fondi europei Docup, ottenendo nel dicembre 2004 un milione 955 mila euro, che copre l’85% dell’investimento richiesto (euro 2.300.000); il restante 15% rimane a carico del Comune (345 mila euro). Tale finanziamento consentirà la bonifica della ex cava, il recupero di un’area degradata, la sua restituzione alla cittadinanza.
Sempre nel dicembre 2004, il Comune ha acquisito l’area, ceduta gratuitamente dai proprietari con la sola corresponsione delle spese sostenute per le indagini radiometriche e per le misure di sicurezza dell’area. Il piano della caratterizzazione è stato redatto dagli uffici del Comune (Direzione centrale Ambiente e Sicurezza del Territorio – Servizio Suolo e Verde Pubblico – Ufficio Suolo e Rifiuti), visto dalla Conferenza di Servizi (Comune, Arpav, Provincia, Ulss) e approvato dalla Giunta comunale a inizio febbraio. Sono in fase di aggiudicazione i lavori, il cui avvio avverrà nel mese di marzo.
Per informazioni: Ufficio Suolo e Verde Pubblico tel 041.274.6054-55-86.
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