La scelta di una candidatura che sia di discontinuità rispetto all’attuale amministrazione porta divisione nel Centrosinistra e rischia di far perdere la città alla coalizione: è questo il messaggio che Paolo Costa, sindaco di Venezia, ha fatto giungere oggi, con una lettera, ai vertici nazionali e locali dei partiti dell’Unione.
“La responsabilità che porto per aver guidato da sindaco il Centrosinistra a Venezia negli ultimi cinque anni”, scrive tra l’altro Paolo Costa, “mi impone di chiedere un vostro intervento urgente. Non posso infatti arrendermi all'idea di una Venezia che precipiti verso il paradosso di una coalizione divisa o verso la tragedia di una possibile sconfitta elettorale alle prossime comunali. Sarebbero entrambe prospettive paradossali in una città nella quale in questi anni il Centrosinistra ha allargato il suo spazio di consenso, ha vinto tutti - proprio tutti - i confronti elettorali, ha ricomposto la frattura d’origine del 2000 con Verdi e Rifondazione, e lascia un patrimonio innegabile di programmi, opere, realizzazioni e successi”.
Secondo Paolo Costa, una candidatura e un programma costruiti “sulla ‘discontinuità’, stanno producendo inevitabili effetti di divisione, e stanno offrendo un assist insperato all'opposizione di Centrodestra”. “La situazione è grave e difficilmente componibile”, continua il sindaco. Che conclude: “Eppure le soluzioni, cioè candidature forti e unitarie, esistono; la città ne parla, ne riconosce l'autorevolezza, e si domanda perché non vengano fatte proprie dal Centrosinistra. Ma si può sfuggire al gioco suicida dei veti incrociati solo con una decisione collegiale dell'Unione ai massimi livelli”.
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