Il sindaco di Venezia, Paolo Costa, ha partecipato oggi pomeriggio alla cerimonia della posa della prima pietra del cantiere delle grandi Gallerie dell’Accademia. Il progetto, che sarà portato a termine in poco più di mille giorni di lavoro, raddoppierà di fatto gli spazi espositivi delle Gallerie e renderà visibile l’intero complesso della Carità, sino a poco tempo fa sede storica dell’Accademia di Belle Arti.
Alla cerimonia erano presenti il ministro per i Beni e le Attività culturali, Giovanni Urbani, il presidente della Giunta regionale del Veneto, Giancarlo Galan, la sovrintendente al Polo Museale veneziano, Giovanna Nepi Scirè, la sovrintendente reggente per i beni architettonici e per il paesaggio di Venezia e Laguna, Renata Codello.
Nel richiamare alla memoria la proficua stagione che ha visto rinascere molti complessi culturali a Venezia, quali la Fenice e il Malibran, Ca’ Rezzonico, Ca’ Pesaro, la Casa Goldoni, il sindaco Costa ha ribadito che la ristrutturazione delle Gallerie dell’Accademia è il coronamento di un sogno. “L’Accademia – ha ricordato il sindaco - rappresenta per Venezia il ‘pivot’ di un grande sistema culturale che è nostro precipuo dovere tramandare e nostro immenso piacere vedere frequentato e apprezzato”. Costa, nel porgere il più vivo ringraziamento al ministro e ai funzionari presenti, ha espresso l’augurio che i tempi del cantiere siano rispettati, “ormai tradizione veneziana per moltissime opere” e che “questi nuovi spazi espositivi, assieme a quelli degli altri musei e di Palazzo Grassi, possano completare un’offerta culturale in una città che, grazie anche ai tanti secoli di storia che ha alle spalle, può permettersi ogni avanguardia”.
E proprio su Palazzo Grassi il ministro Urbani ha concluso il suo discorso di saluto, ribadendo al sindaco il suo apprezzamento per il ruolo avuto nell'acquisizione della sede espositiva e dando assicurazione che lo Stato non eserciterà il diritto di prelazione sulla storica dimora veneziana.


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