La Giunta comunale, nella seduta odierna, ha approvato, su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici, Marco Corsini, il progetto definitivo del “dispositivo traslante”, l’ascensore orizzontale comunemente noto come “ovovia”, per il superamento delle barriere architettoniche e il passaggio di persone con difficoltà motorie sul quarto ponte sul Canal Grande, firmato da Santiago Calatrava, che collegherà la fondamenta di Santa Chiara con la fondamenta di Santa Lucia e quindi Piazzale Roma con la Stazione ferroviaria. La soluzione data al problema della accessibilità del ponte è stata definita “tecnologicamente molto interessante” dall’assessore Corsini; trattandosi di un prototipo, potrebbe essere utilizzato in futuro anche in altre situazioni.
Il progetto, redatto dalla società Iconia Ingegneria civile Srl, nella persona del prof. ing. Renato Vitaliani, prevede un sistema di trasporto con un dispositivo trainante a cremagliera su guide dentate in acciaio inox; una cabina di forma ellissoide di dimensioni 2,5 per 2,5 per 1,8 metri capace di due persone (la scocca sarà in materiale plastico trasparente, la struttura portante in una gabbia saldata in un solo pezzo con tubi di acciaio inox); due vani interrati in calcestruzzo ai piedi del ponte per il collocamento della cabina; due piloni in acciaio per l’attracco e per il sollevamento della cabina ai piedi del ponte.
La durata dell’attraversamento della luce del ponte è prevista in cinque minuti, cui sono da aggiungere circa trenta secondi all’inizio e trenta alla fine per le manovre di chiusura e di apertura della cabina e di salita e discesa delle persone (in totale, quindi, sei minuti). Il costo complessivo è previsto in un milione 44 mila 400,42 euro, finanziato con fondi della legge speciale per Venezia.


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