Il sindaco di Venezia, Paolo Costa, ha così espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Franca Ongaro Basaglia, i cui funerali sono stati celebrati oggi, in forma civile, a Ca' Farsetti:
"Scompare con Franca Ongaro Basaglia una delle personalità più vivaci e più appassionate della vita di Venezia e dell'Italia nel secondo Novecento. Veneziana di nascita e di formazione, nutrita di studi classici, con una iniziale attività di scrittrice per bambini, aveva condiviso con il marito, Franco Basaglia, la drammatica e coraggiosa battaglia di civiltà nell'ospedale psichiatrico di Gorizia, da cui sarebbe maturata - tra tante incomprensioni, difficoltà, ostilità - la radicale riforma della psichiatria italiana, fino alla legge 180 che dei Basaglia porta il nome, approvata nel 1978, e all'epocale chiusura dei manicomi.
La psichiatria è rimasta a lungo, fino alla fine della sua vita operosa, l'interesse massimo di Franca Ongaro Basaglia: eletta senatrice nel collegio di Venezia come indipendente di sinistra nel 1983 e confermata nel 1987, fu animatrice della nuova battaglia per dare pieno compimento alla riforma della psichiatria; il suo disegno di legge per l'attuazione della legge 180 è divenuto la base del primo Progetto-obiettivo per la salute mentale. E mentre proseguiva l'attività di studiosa e di scrittrice su temi filosofici, sociologici, medici, trovava un altro fronte nel quale impegnarsi, quello per la tutela e la promozione dei diritti delle donne nel quale ancora una volta ha saputo riversare, con straordinario impegno, tutte le sue doti di viva intelligenza e di grande passione.
Venezia tutta piange oggi la perdita di Franca Ongaro Basaglia, che ricorderà come una cittadina che la ha servita e onorata, una donna coraggiosa e intelligente; la psichiatria non soltanto italiana rimane oggi priva di una figura luminosa, di un punto di riferimento sulle frontiere più avanzate di scienza e di civiltà".
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