Martedì 18 gennaio, alle ore 21, al Teatro Toniolo, Ottavia Piccolo presenta “Terra di latte e miele”, dal testo di Manuela Dviri, scrittrice e giornalista di origine padovana e residente a Tel Aviv, nota per la sua tenace battaglia contro la guerra, iniziata in modo deciso dopo la morte del figlio militare nell’intervento israeliano in Libano. L’iniziativa è promossa dal Consiglio comunale e dalla Consulta delle Cittadine, nell’ambito dei progetti e delle attività per contribuire alla riflessione sul dramma umano e civile che sta alla base del conflitto israeliano-palestinese e per costruire occasioni di incontro e di dialogo tra le due parti.
Il 12 giugno 2002 a Ca’ Farsetti si svolse un incontro su “Le donne nella guerra” promosso dal Comune e dalla Consulta, con Manuela Dviri, l’insegnante palestinese Mary Bittar, la giornalista Giovanna Botteri. L’iniziativa nasceva dall’interesse a indagare il rapporto tra donne e guerra, anche per verificare la possibilità di uno specifico contributo di genere alla costruzione di percorsi di pace e si inseriva nell’ampio e articolato progetto messo a punto dal Comune per la riflessione e l’approfondimento intorno al conflitto israeliano-palestinese, causa di continui lutti e immenso dolore per i due popoli. Il filo conduttore delle iniziative era e resta quello di favorire l’incontro e il dialogo, nella convinzione che solo attraverso la reciproca conoscenza sia possibile abbattere i muri dell’odio, fermare la violenza e giungere al riconoscimento di due Stati con eguali diritti.
Proprio per dare continuità al percorso iniziato, si propone ora “Terra di latte e miele”, che porta in scena il testo nato dall’esperienza di donna e di madre di Manuela Dviri. Lo spettacolo sarà preceduto da un incontro alle ore 18 al Centro Candiani, con Ottavia Piccolo e Margherita Leo, che ha curato con la Dviri il testo. Con l’occasione si proporrà al pubblico di partecipare, con il contributo di 5 Euro al progetto “Saving Children”, di cui Manuela Dviri è testimone attiva. Esso vede impegnati circa trenta medici palestinesi dei territori e trenta medici israeliani nel curare e operare bambini palestinesi che soffrono di malattie serie non curabili nei territori (mancanza di ospedali adeguati, di attrezzature, di specialisti) in ospedali israeliani: ciò comporta un notevole sforzo per il passaggio ai posti di blocco, il cambiamento di ambulanza, l’assistenza psicologica ai genitori ecc., ma mantiene, anche dopo il rientro del bimbo, un costante rapporto tra le due équipes, per tutta la convalescenza. I bambini curati e operati sono a oggi 780: il tutto nel periodo di un anno, dato che “Saving Children” è nato nel novembre 2003.
Chi fosse interessato a partecipare, è pregato di confermare la presenza al numero 041 2748067, dalle ore 10 alle 13.
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