I dati parlano chiaro: nella scuola il numero di studenti immigrati cresce in maniera esponenziale: nel Comune di Venezia su 17.464 allievi gli stranieri sono 928; si tratta di una media del cinque per cento ma con punte che arrivano al venti per cento, per esempio alla scuola elementare Cesare Battisti di Mestre Centro che accoglie 126 bambini provenienti da una ventina di Paesi diversi.
Per fare il punto e confrontarsi sulla gestione di questa realtà venerdì 14 e sabato 15 gennaio nell'Aula Magna dell'Istituto Algarotti, a Cannaregio 351, si terrà il convegno "Dalla società multiculturale all'intercultura come progetto. Esperienze locali e prospettive di innovazione" organizzato dalla Consulta per la scuola e l'istruzione, in collaborazione con gli Assessorati comunali alla Pubblica Istruzione, alle Politiche sociali, alle Politiche giovanili, e con l'Assessorato provinciale alla Pubblica Istruzione.
Il programma e le finalità del convegno sono stati illustrati oggi a Ca' Farsetti, con una conferenza stampa cui hanno partecipato il presidente della Consulta cittadina per la scuola e l'istruzione, Silvio Resto Casagrande, il direttore della Direzione Politiche sociali educative e sportive del Comune, Sandro Del Todesco Frisone, il direttore vicario per le Politiche educative, Elvio Pozzana.
Si tratta, hanno sostenuto i relatori, di gestire il passaggio dalla multiculturalità presente a un progetto di interculturalità che eviti sia la 'tolleranza' che la 'integrazione' intesa come assimilazione alla nostra cultura. Si parla oggi quindi di inclusione: far convivere culture diverse nel pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza, riconoscendo e valorizzando la diversità o meglio l'individualità di ognuno. L'integrazione va piuttosto cercata tra chi si occupa di queste tematiche sotto il profilo dei servizi offerti, progettando in maniera coordinata e lavorando in rete.
Su questo piano il convegno si presenta come una proficua occasione di confronto tra operatori di settori (politiche sociali, educative, giovanili) e di istituzioni diverse (scuola, Comune, Provincia) che potranno fare un bilancio della buone pratiche messe in atto e impegnarsi in progetti concreti mirando ad eliminare sovrapposizioni o malintesi atteggiamenti concorrenziali tra i vari agenti. Durante il convegno uno spazio sarà dedicato alle realizzazioni concrete, frutto del lavoro di insegnanti, allievi e genitori, quali ad esempio alcuni libri che raccontano le esperienze dei bambini nell'incontro con il loro mediatore culturale, un piccolo dizionario, un lessico minimale ed essenziale in cinque lingue, la guida di Mestre creata dai ragazzi stranieri.

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