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17/12/2004

Categoria: Varie

L’Assemblea della Consulta delle Cittadine chiede la candidatura a sindaco di Venezia di una donna


L’Assemblea della Consulta delle Cittadine del Comune di Venezia, riunitasi a Ca’ Farsetti, ha approvato il seguente ordine del giorno:


“L’Assemblea della Consulta delle Cittadine del Comune di Venezia intende esprimersi in merito al futuro governo della città proponendo con forza ai vari tavoli di discussione politica la candidatura a Sindaco di una donna che sia rappresentativa delle donne e degli uomini della nostra città, nonché della politica e della società civile di Venezia.


Risulta infatti fattore accomunante, trasversalmente alle preferenze politiche di ciascuna realtà rappresentata in Consulta, lo scontento relativo al fatto che il dibattito sulla scelta del ‘primo cittadino’ avvenga attraverso dinamiche gestite con metodi poco partecipativi ed un’influenza pesante delle indicazioni delle segreterie di partito nazionali. Il bisogno espresso dalle donne della Consulta è quello di una politica vicina ai bisogni e agli interessi dei/delle cittadine, gestita con trasparenza e attenzione ai temi della qualità della vita e della solidarietà sociale. Il desiderio è che venga messo in pratica un governo della città che sappia ridare senso alle istituzioni democratiche, anche rendendole realmente rappresentative dell’intera cittadinanza, per oltre la metà composta da donne.


La Consulta chiede pertanto alle coalizioni in campo di dare un segnale simbolico forte rispetto alla questione della rappresentanza femminile, fortemente mortificata in un Comune come Venezia, attraverso l’espressione di candidature femminili per il ruolo di Sindaco della città.


Per arrivare a ottenere pratiche di buona politica per un buon governo saranno diversi i percorsi concreti che la Consulta delle Cittadine seguirà nel periodo che ci separa dalle elezioni amministrative, percorsi articolati su due ambiti:


1) sostegno alla presenza delle donne nelle liste, nel rispetto dell’art. 51 della Costituzione sul riequilibrio della rappresentanza;


2) dibattito costruttivo con i candidati sindaci per insistere sulla necessità di integrare nei programmi la questione ormai non più rimandabile della rappresentanza femminile e dell’apporto delle competenze delle donne nelle pratiche di governo della città, suggerendo modalità e progettualità concrete a riguardo.”