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16/12/2004

Categoria: Politiche sociali

Dopo due anni di legge Bossi-Fini, sabato Forum al Candiani

Per la prima volta confronto diretto tra migranti e istituzioni


Sabato 18 dicembre, al Centro culturale Candiani, si svolgerà un Forum, organizzato dall’Assessorato comunale alle Politiche sociali su “Due anni di legge Bossi-Fini sull’immigrazione: quale bilancio? Quali modifiche?”. Il Forum, che sarà coordinato dall’assessore comunale alle Politiche sociali, Giuseppe Caccia, si svolgerà in due fasi: dalle ore 14.30 le associazioni dei migranti e le comunità straniere presenti in città interrogheranno i parlamentari, deputati e senatori eletti nei nostri collegi; dalle ore 17 potranno confrontarsi con la Prefettura, la Questura, la Provincia, il Comune e la Direzione provinciale per il lavoro di Venezia.


Il Forum vuol dare continuità alla positiva esperienza del primo “Forum dei nuovi cittadini” svoltosi in maggio al Parco della Bissuola, nella prospettiva di moltiplicare i momenti di partecipazione diretta dei cittadini stranieri residenti alla vita civile e politica della città. Una nota dell’Assessorato comunale alle Politiche sociali ricorda che nel settembre 2002 entravano in vigore le modifiche alla normativa sull’immigrazione, meglio conosciute col nome di Legge Bossi – Fini. Questa legge ha prodotto un impatto significativo sulle procedure che riguardano i nuovi ingressi di cittadini stranieri in Italia, il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno, i ricongiungimenti familiari. In questi due anni, notevoli sono state le conseguenze per la vita dei cittadini migranti, a partire dalla possibilità di trovare una sistemazione abitativa e una condizione lavorativa dignitose. E’ perciò arrivato il momento per un bilancio della normativa sull’immigrazione e dei suoi effetti.


Numerose proposte di modifica della legge sono state avanzate dal mondo associativo e dalle organizzazioni sindacali, e sono attualmente in discussione in Parlamento. Allo stesso tempo, a livello locale, le istituzioni stanno organizzando delle misure finalizzate a semplificare le procedure e ridurre così gli impatti negativi della normativa. E’ fondamentale – conclude la nota – che siano i diretti interessati, cioè i cittadini stranieri, a prendere la parola su questo tema e a potersi direttamente confrontare con i diversi livelli istituzionali, responsabili delle politiche migratorie.