“Con questa intitolazione si chiude un lungo percorso che restituisce alla città una struttura bella e utile. L’intitolazione ad Antonio Marceglia è un fatto estremamente significativo. Marceglia, che è coetaneo di mio padre, è un eroe. La mia generazione per molto tempo non ha potuto ricordare ad alta voce episodi di questo genere perché la storia del nostro paese ha richiesto che non si potesse essere palesemente orgogliosi di simili imprese. Credo che questa intitolazione sia perciò una dovuta riparazione a tanti anni di silenzio: ed è giusto ricordare con Marceglia tutti gli eroi di questo periodo. L’eroismo bellico sembra ormai dimenticato, ma la nostra storia è fatta di questi episodi, di questi uomini: voglio perciò dire ai ragazzi qui presenti che si è eroi con la divisa ma che si è eroi anche nella vita di tutti i giorni, facendo valere quelle virtù che sono proprie di quella generazione: la lealtà, la fedeltà, il coraggio, l’amore per il proprio paese.” Con queste parole l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Marco Corsini, in rappresentanza del sindaco Costa, ha concluso la cerimonia di intitolazione della piscina comunale del Lido, alla presenza di numerose autorità e dei familiari dell’eroe. La consorte di Marceglia, Lidia, ha scoperto la targa in memoria del marito che, ha ricordato, era un bravissimo nuotatore e appassionato dell’acqua.
“Ed è proprio l’elemento acqua – ha ricordato Gianni Gusso, presidente della Municipalità di Lido – che crea l’affinità nell’intitolazione di questa piscina”, così importante per la cittadinanza non solo per l’avvio allo sport dei giovani, ma anche come momento di socializzazione. “Intitolare i luoghi significa anche dare loro un’identità e nello stesso tempo riscoprire il senso di comunità” ha aggiunto, ricordando il ruolo fondamentale dell’Ammiragliato veneziano, rappresentato del comandante dell’Istituto di Studi militari marittimi, ammiraglio Paolo Pagnottella, nel proporre l’intitolazione, approvata nel marzo 2003 dal Comune, dopo aver acquisito il parere favorevole della Municipalità. Don Giancarlo Iannotta, parroco di Santa Maria Elisabetta, ha benedetto la targa e la piscina.
Con Pagnottella, che ha affettuosamente ricordato la figura dell’amico-eroe lidense, era presente l’ammiraglio Lorenzo Sferra, conservatore del Museo storico navale, il quale ha presentato, con dovizia di particolari e proiezione di foto e documenti storici, l’impresa compiuta da Marceglia. Ufficiale di altissimo valore, egli partecipò all’audace missione di forzamento del porto di Alessandria - nella notte dal 18 al 19 dicembre 1941 - che culminò con l’affondamento delle due navi da battaglia inglesi Valiant e Queen Elizabeth e della petroliera Sagona. Dopo l’azione condotta con successo, fu fatto prigioniero in Palestina e quindi fu trasferito in India. Rimpatriato nel febbraio 1944, partecipò alla guerra di liberazione con i mezzi d'assalto, compiendo una missione di guerra nell’Italia occupata dai tedeschi. Posto in congedo nel dicembre 1945, assunse a Venezia la direzione di un cantiere navale. Morì nella sua abitazione al Lido il 13 luglio 1992.

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