I risultati dello studio commissionato dall’Amministrazione comunale al Coses sulle attività cinematografiche e televisive che si tengono a Venezia sono stati presentati oggi, con una conferenza stampa a cui sono intervenuti gli assessori comunali alle Attività produttive, Luciano De Gaspari, alla Cultura, Armando Peres, per Coses il direttore, Giuliano Zanon, e il ricercatore Fabrizio D’Oria che ha illustrato la ricerca “A Venezia si gira: indagine sulle dimensioni economiche delle riprese cinematografiche e televisive”. Presenti in sala numerosi operatori del settore che hanno partecipato attivamente con domande e suggerimenti.
L’attività cinematografica e televisiva, oltre a essere una vetrina internazionale per Venezia, ha esordito De Gaspari, rappresenta un importante fattore produttivo in grado di dare una spinta sul piano economico e lavorativo alla città. Nasce da questa premessa la necessità di dotarsi di un’analisi puntuale delle produzioni audiovisive e delle problematiche a esse connesse. I dati emersi ribadiscono la validità dell’attivazione di uno Sportello cinema all’interno dello Sportello Attività produttive, ma portano anche a considerare con forza la necessità di sviluppare una politica di riordino e di sostegno del settore da parte dell’Amministrazione comunale in sinergia con tutti gli operatori. Biennale, Università, Circuito Cinema, piccole imprese private rappresentano, come ha ribadito Peres, un insieme di competenze, delle eccellenze, collegate a un’economia della cultura che non rientra nell’economia del turismo. Una rete di operatori che ancora non dialogano adeguatamente tra loro, ma che possono e devono essere messi a sistema.
L’indagine, effettuata dal Coses con l’apporto di Mestiere Cinema e VenetoCinemaPro, con lo scopo di conoscere le attività di riprese cinetelevisive, i parametri di costo, la dimensione economica delle riprese, il peso economico del settore a Venezia, riguarda esclusivamente le produzioni che hanno effettuato riprese su suolo pubblico e non considerano le produzioni come quelle dovute alla presenza della sede regionale della Rai, delle televisioni locali e di società che svolgono produzioni in proprio con sede a Venezia, le riprese effettuate in interni. Sono state prese in esame le richieste di occupazione del suolo pubblico nel 2002: 45 le istruttorie, 218 le location, 300 giorni lavorati in esterni per 29 produzioni, un’entrata Cosap di 11.750 euro, con un fatturato stimato di 18 milioni 450 mila euro, un indotto valutabile tra i 27 e i 37 milioni di euro e un importante impatto occupazionale, soprattutto di professionalità specifiche altamente qualificate. Dallo studio sono emersi altri dati interessanti, quali la distribuzione pressoché omogenea delle riprese nella città storica, con una leggera prevalenza nel sestiere di Dorsoduro, mentre nessuna s’è svolta in terraferma.
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