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19/02/2004

Categoria: Comunicazioni della Giunta

La Giunta approva il bilancio preventivo 2004


La Giunta comunale ha approvato oggi la proposta di bilancio di previsione per l’anno 2004. La scelta di fondo dell’Amministrazione è stata quella di mantenere inalterata la pressione tributaria e tariffaria, salvo alcuni aggiornamenti Istat, mantenendo nel contempo invariata l’offerta di servizi, soprattutto nelle aree sociali ed educative, incrementando in alcuni casi la qualità, come ad esempio nella scelta di usare prodotti biologici nelle mense dei nidi e degli asili (con una maggior spesa di un milione di euro). Una scelta che si scontra con le difficoltà oggettive di minori trasferimenti statali (una minor entrata stimata in 800 mila euro), minori entrate tributarie - la compartecipazione Irpef, base dell’auspicato federalismo fiscale rimane congelata. Il Comune ha fatto fronte a questi tagli con le maggiori entrate derivanti dalla revisione della convenzione con il Casinò (più 2 milioni di euro), con l’adeguamento delle tariffe Ztl, con l’introduzione del “bollino rosso” (ancora in via di approvazione).


Si riscontrano maggiori spese derivanti dai rinnovo nel settore assicurativo, dal mantenimento di strutture statali, dagli oneri derivanti dal rinnovo del contratto dei lavoratori per il biennio trascorso che lo Stato ha riversato sui singoli enti (dai 2,5 ai 3 milioni di euro annui). Si è trattato quindi di stabilire una riduzione delle spese che ha toccato quasi tutti i referati. Si salva – oltre alle Politiche sociali, priorità dell’Amministrazione – la Cultura che può contare sull’assestato del 2003 (9,5 milioni di euro).


Il mancato finanziamento della Legge speciale per Venezia rende necessario reperire fondi per il pagamento dei contratti già aperti, per la manutenzione scolastica e monumentale, operando delle alienazioni patrimoniali, quali ad esempio la quota della Società Autostrade Padova-Brescia (12 milioni di euro), mentre è ridotto all’osso ogni investimento in opere.


Sul fronte della politica abitativa si segnalano difficoltà derivanti da una riduzione dei finanziamenti regionali (meno 400 mila euro) e la mancanza di risorse per garantire la continuità del bando di erogazione di fondi per l’acquisto della prima casa nel centro storico. In terraferma il processo di accrescimento del patrimonio residenziale verrà finanziato con una permuta di beni patrimoniali.