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27/02/2004

Categoria: Comunicazioni del Sindaco

Fondi per la salvaguardia, una dichiarazione del sindaco


Con l’emendamento nel decreto mille proroghe per i fondi di legge speciale Venezia “ha recuperato la quota minima indispensabile” per la manutenzione della città e la sua vitalità socio-economica: lo scavo dei rii, il rialzo dei selciati, la sistemazione delle rive, i contributi ai privati per i restauri delle case, ecc. ma non i fondi richiesti in sede di esame della Finanziaria per gli edifici della Mostra del cinema (60 milioni), per l’Arsenale (62 milioni), per il completamento del Parco di San Giuliano (45 milioni), per il secondo lotto della Cittadella della Giustizia (44 milioni), per la sublagunare (218 milioni). E’ questo, in estrema sintesi, il commento del sindaco di Venezia, Paolo Costa, nella consueta conferenza stampa al termine della seduta della Giunta comunale.


Il sindaco ha ripercorso la sua lunga corrispondenza con il Governo e con i parlamentari veneziani per ricordare l’opportunità e la necessità che a Venezia e al Comune fossero assicurati i fondi finanziari a copertura dell’intera gamma degli interventi previsti dalla legge speciale, quindi la ferma lettera al presidente Berlusconi con la quale, il 18 dicembre, aveva ammonito sul grave danno all’immagine dell’Italia di fronte al mondo, se per la prima volta Venezia fosse rimasta priva di quei fondi di legge speciale che tutti i Governi le hanno sempre garantito, anche in momenti di difficoltà finanziaria. Infine, la richiesta minimale, finalmente accolta, perché come lo scorso anno, una quota dei finanziamenti del “sistema Mose” sia destinata agli interventi dello Stato, della Regione, del Comune, secondo una ripartizione che sarà decisa in sede di Comitatone.


Per quanto riguarda gli altri interventi, non finanziati dallo Stato, il sindaco ha detto di contare sui finanziamenti in discussione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per le adduzioni agli aeroporti per la sublagunare, nei colloqui tra Ministero della Difesa e Demanio per l’Arsenale, nei fondi della Biennale per gli edifici della Mostra, e su fondi propri del Comune per il completamento del Parco di San Giuliano, mentre per la Cittadella della Giustizia ci si dedicherà, per ora, all’avanzamento del primo lotto funzionale.