Il vice sindaco di Venezia, Michele Mognato, e l’assessore comunale all’Ambiente, Paolo Cacciari, in relazione agli odierni articoli apparsi sulla stampa locale specificano quanto segue: ”A Carpendo sono state aggiunte due antenne, ovvero sono state aggiunte le due antenne previste dal progetto di Italferr per conto di Rete Ferroviaria Italiana. Pertanto ad oggi sul palo in oggetto vi è l’impianto di Vodafone, costituito da tre paline, e l’impianto di Italferr, costituito da due paline. La tipologia di antenna, cosi come prevista dal progetto e dalla scheda Arpav e cosi come installata oggi, dà l'impressione di una doppia antenna. La differenza tipologica rispetto alle abituali paline è dovuta alla monodirezionalità del segnale, in quanto la rete in corso di realizzazione da parte di Italferr è finalizzata solamente alla copertura della rete interna di Rete Ferroviaria Italiana per la gestione della comunicazione di sicurezza. Si fa inoltre presente che Rete Ferroviaria Italiana non ha sottoscritto nessun protocollo d’intesa con l’Amministrazione comunale, che Rete Ferroviaria Italiana dispone di una concessione specifica rilasciata dal Ministero delle Comunicazioni nonchè di una legge speciale ‘ad hoc’ per la realizzazione della rete (L. 5/04). L’Amministrazione si era già fatta portatrice nei mesi corsi presso Rete Ferroviaria Italiana della richiesta del Consiglio di Quartiere 12 di localizzare l’antenna in altro sito, sempre lungo la linea ferroviaria e comunque non presso la stazione di Carpenedo e tanto meno nell’esistente palo della Vodafone, ma la Direzione Tecnica di Rete Ferroviaria Italiana il 16 settembre scorso ha risposto negativamente a tale richiesta. Nei mesi scorsi sono state effettuate tutte le verifiche documentali richieste dal Comitato antenne di via Trezzo e dal Consiglio di Quartiere 12 sulla Dichiarazione Inizio Attività presentata da Italferr. Alla luce di quanto sopra ed in particolare alla luce della concessione specifica e della Legge Speciale n. 5/04 in particolare l’art. 4 comma 3 bis che recita “ad uso esclusivo interno della società Rete Ferroviaria Italiana spa ed al fine di garantire un maggior livello di sicurezza e di affidabilità della rete ferroviaria italiana, è sufficiente la denuncia di inizio attività di cui al comma 3 per l'installazione, su aree ferroviarie, di una rete di telecomunicazioni nel rispetto dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità”, si evince che non sussistono strumenti tecnico-giuridici che consentano all’Amministrazione comunale di impedire l’installazione in oggetto cosi come richiesto.
Per quanto riguarda l’antenna a Favaro, presso Hotel Altieri, si conferma che l’antenna installata ieri è prevista dal protocollo già noto alla Municipalità di Favaro.”
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