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22/11/2004

Categoria: Politiche sociali

Presentata a Ca’ Farsetti la campagna di Pax Christi “Ponti e non Muri”


“La comunità internazionale avrebbe la facoltà di risolvere in tempi brevi il conflitto israelo-palestinese, sollecitando innanzitutto l’immediato arresto della costruzione del muro in Cisgiordania. È per questo che il Comune di Venezia ospita volentieri iniziative come questa, al fine di testimoniare il suo costante impegno verso la pace”. Così Mara Rumiz, presidente del Consiglio comunale, assieme al vice presidente Sandro Bergantin, ha introdotto questa mattina a Ca’ Farsetti la presentazione della nuova campagna di Pax Christi “Ponti e non Muri”, nome tratto da un’espressione del Pontefice. Bergantin ha confermato il ruolo di “ponte” più volte dimostrato da Venezia nei confronti di molte difficili trattative internazionali.


Don Nandino Capovilla, responsabile di Pax Christi per la questione Israele-Palestina, ha presentato un video nel quale comparivano interviste a gruppi di palestinesi e israeliani impegnati per la pace e il rispetto dei diritti umani, in quanto una delegazione di Pax Christi International durante i mesi di novembre e dicembre 2003 ha visitato ripetutamente la Terra Santa. “Dare voce a chi vive quotidianamente il dramma della guerra - ha spiegato - è il modo migliore per testimoniare la necessità di un immediato ristabilimento della legalità internazionale”.


L’americana Kim Lamberty, membro dell’Ufficio diocesano cattolico di Washington. nonché attiva esponente di Pax Christi Usa, ha portato sue esperienze di violenza nei territori palestinesi, vissute durante il suo ruolo di volontaria a Hebron con il Christian Pacemaker Tea. Piergiorgio Rossetti, facente parte dell’Operazione Colomba, ha parlato di rispetto per le vittime di entrambi gli schieramenti, palestinesi e israeliani, poiché “le vittime sono uguali indipendentemente da che parte stiano”.


Per l’occasione, sono state stampate cartoline con la scritta “Ponti e non muri”, da spedire al primo ministro israeliano Ariel Sharon e al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al fine di sollecitare un immediato impegno verso la pace. Per informazioni e richieste, è possibile scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica: info@paxchristi.it.