_ _ L'Architettura
del Lido
_ Comune di Venezia - Municipalità di Lido Pellestrina - Archivio Storico Municipale - Soprintendenza B.A.P.P.S.A.E. di Venezia e Laguna _ _
home
crediti
contatti
cerca
                 
   


» Presentazione
» mappa del sito
» luoghi e architetture
» itinerari
» protagonisti
» stradario
» elenco edifici
» bibliografia generale
» webgrafia generale
» aggiornamenti

 

Antonio Cassi Ramelli
Ex Luna Park
DESCRIZIONE EDIFICIO
 

Già agli inizi del Novecento di fronte all’Hotel Excelsior era stato eretto una sorta di Luna Park, variamente definito parco giochi o montagne russe, (vedi foto) un luogo di divertimenti presente in varie località balnearieuropee.

La Grande Guerra ha spazzato ogni traccia di quella struttura, la cui necessitàè tornata a riproporsi negli anni trenta, periodo in cui l’isola è stata dotata di una serie di strutture – palazzo della Mostra del Cinema, palazzo del Casinò, Luna Park appunto – in cui si concretizzava la seconda “invenzione” del Lido, quella culturale-mondana, successiva alla prima degli inizi del secolo scorso, nel corso della quale una striscia di terra insalubre e sabbiosa era stata trasformata in una località balneare di grande richiamo.

“Era una costruzione monumentale: vi si accedeva da una maestosa scalinata al centro della quale c’era una grande fontana luminosa a più vasche. Al primo dei due piani vi era un grandissimo salone – il Salone del Sole – ricco di motivi architettonici di finissimo buon gusto e, al secondo, un altro grande salone che poggiava con 8 pilastrini su quello inferiore e sopra il quale si apriva la cupola dell’edificio, larga 16 metri e alta 23; sia al primo che al secondo piano si aprivano poi ampie terrazze. Questi due saloni erano magnifici luoghi per manifestazioni, musica, balli. Ma il Luna Park non era solo il grande edificio ma anche l’insieme delle tante altre strutture che vi erano attorno. Vi era un teatro all’aperto (…) le giostre (..) una grande sfera metallica (…) ed una grandissima vasca. (…) quel Luna Park era una struttura veramente grandiosa. Ma, proprio in questo, è consistito il motivo della sua pratica fine già alcuni anni prima dello scoppio della II guerra mondiale. Alla sua inaugurazione, avvenuta nel pomeriggio di un sabato all’inizio del luglio del ’32, erano intervenute molte migliaia di persone. Poi però le cose rapidamente cambiarono. Non solo perché non c’era più la novità ma anche perché un complesso del genere aveva costi altissimi che potevano essere coperti solo da una frequenza che nemmeno quel Lido tanto animato poteva permettere. (…) Così, in pochi anni, molte delle tante imprese legate alla struttura dovettero chiudere e l’avventura del grandioso Luna Parksi avviò al tramonto. (..) Dopo la guerra questo era ridotto assai male. All’inizio il grande salone al primo piano era stato ancore qualche volta utilizzato per manifestazioni. Poi, un po’ alla volta, più nulla perché l’intera struttura, privata a lungo di manutenzione, era diventata ormai pericolante.”

Da ciò alla demolizione del Luna Park – avvenuta con tutta probabilità nel corso degli anni ’60 – il passo è stato breve. In quel periodo l’architetto Cassi Ramelli, cui si deve la realizzazione dell’edificio, era ancora in vita; alla figura e all’opera dell’architetto nel 2005 è stata dedicata una mostra organizzata dalla fondazione che porta il suo nome. I ripetuti tentativi di mettersi in contatto con essa al fine di conoscere eventuali reazioni dell’architetto sono sempre caduti nel vuoto, e pertanto nulla è possibile aggiungere al riguardo del modo in cui è andato perduto un edificio che oggi troneggerebbe sul lungomare D’Annunzio mostrando i segni di un vago stile assiro-babilonese; in ogni caso una testimonianza di un periodo ormai trascorso largamente diffusa in molte località balneari europee che la sensibilità attuale in fatto direstauro e recupero avrebbe di certo salvato dalla demolizione.

   
» DESCRIZIONE EDIFICIO
 
    ultimo aggiornamento: 06/02/'09   __
   
    Valida il codice HTML 4.01 della pagina corrente - collegamento al sito, in lingua inglese, del W3C  
© 2004-2011 - Municipalità di Lido Pellestrina