Descrizione architettura
L'edificio adibito ad albergo presenta una pianta irregolare. Si sviluppa su 3 piani per un'altezza complessiva di 9 m, una superficie di 398 mq ed occupa un volume di 3579 mc. L'area di pertinenza è adibita a giardino. Presenta una sola entrata principale in via Sandro Gallo. Il tetto è a due spioventi e a padiglione.
Elementi decorativi esterni
La struttura dell'edificio ricorda gli edifici del Nord Europa. L'intonaco rosso contrasta con la cornice bianca dipinta delle finestre. Il tetto a due spioventi ricorda l'architettura tipica delle zone di montagna o dei paesi oltr'Alpe, non solo per la forma ma anche per il materiale che lo costituisce, il legno. Il nome della villa si può leggere in due punti: accanto la porta d'entrata ( mosaico bicolore di recente manifattura) e lungo il prospetto che si affaccia sulla laguna, qui le dimensioni sono notevolmente maggiori ma il materiale ed i colori rimangono gli stessi.
Riferimenti stilistici
Architettura nordica.
[m.c.]
Notizie storiche
Consultando i catasti storici, da quello napoleonico
del 1808 a quello italiano del 1926-1945, si è appurato che il
sedime relativo a Villa Laguna è già occupato durante
la redazione del catasto austriaco (1838-1841).
Villa Laguna appartiene a quel gruppo di villini dalle caratteristiche
simili a uno chalet svizzero tanto diffusi a cavallo fra l'Otto e il
Novecento, che sorsero in buon numero al Lido; per fortuna alcuni ne
sono rimasti, seppure privati di qualche ornato peculiare, come gli
affreschi, le mantovane agli spioventi del tetto o i fregi in cotto.
Il villino primitivo, già adibito a pensione, era più piccolo, fronte
laguna in posizione talmente eccezionale, che i proprietari, la nobildonna
Irma Sailer e suo marito, l'ing. Giobatta De Besi per due volte, nel 1908
e nel 1912, chiesero di ampliarlo e rialzarlo. Furono autorizzati, a patto
che non cambiassero gli ornati delle finestre con quelli moderni in cemento
di cui la Commissione all'Ornato allora aveva tanta paura. La pensione
mantenne integro il suo stile particolare per molti anni, come si può vedere
da molte vecchie cartoline, poi, poco a poco, fregi, puntali e mantovane
sono spariti, ma l'edificio mantiene ancora la sua sagoma di chalet e il suo
fascino sia per chi arriva dalla laguna, che per chi vi si trova a godere
della vista eccezionale in particolare all'ora del tramonto.
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