Descrizione architettura

L'hotel presenta una pianta irregolare ed è costituito da 3,5 piani per un'altezza complessiva di 10,5 m ed occupa una superficie di 594 mq. L'entrata principale è in gran viale Santa Maria Elisabetta. Lo stato di conservazione dell'intero edificio è buono. Il tetto a padiglione è costituito da tegole in laterizio. Le fondazioni poggiano su uno strato sabbioso con buone caratteristiche meccaniche.

Elementi decorativi esterni

L'edificio non presenta particolari elementi decorativi. L'intonaco è color rosso scuro, colore che contrasta con il bianco delle cornici delle finestre e della fascia di marmo che, lungo il prospetto principale, ricopre il piano terra. Le finestre del primo piano presentano una cornice superiore sporgente, mentre la parte in basso termina con un parapetto in pietra bianca e ferro. Le finestre del secondo piano sono caratterizzate nella parte superiore da una cornice simile a quella del piano sottostante e nella parte inferiore presentano un piccolo davanzale; le finestre dell'ultimo piano hanno invece una semplice cornice lineare. Il sottotetto è sorretto da mensole dello stesso materiale delle cornici e del sottotetto stesso.

Notizie storiche

In origine, nel luogo dove oggi sorge l'albergo, c'era "La Gran Via dei Murazzi", una trattoria e tabaccheria caratterizzata da un ampio giardino sul restro che arrivava sino a via Domenico Michiel. Quando l'azienda dei "Murazzi" fallì a causa della morte di un operaio, la tabaccheria passò nel lato opposto del Gran Viale e al posto della "Gran Via dei Murazzi" venne creato l'albergo Helvetia, che da allora è di prorpietà della famiglia Rizzo (BIASIOTTO 2000).
L'edificio fu acquistato dagli attuali proprietari nel 1935. Durante il periodo della guerra venne adibito a dimora per le truppe tedesche. La parte dell'albergo che si affaccia su via Doge Michiel fu edificata negli anni '50. Da una foto dell'albergo risalente agli anni Trenta si nota come i prospetti siano rimasti invariati negli anni, inoltre dalla stessa si può vedere come al piano terra vi fossero un bar ed un ristorante di proprietà dell'albergo.