Descrizione architettura
La
villa posside due entrate alle quali si accede tramite scale in cemento
armato. L'entrata principale si trova su Gran Viale al civico 49, la
secondaria su via Negroponte. L'edificio con pianta rettangolare,
è in muratura continua e presenta solai in legno con copertura
piana.
Elementi decorativi esterni
L'edificio mostra un'impostazione planimetrica tripartita. Le
finestre (monofore, bifore e trifore) e il portone d'entrata sono ad
arco a tutto sesto. La parte sporgente della villa si caratterizza per
un timpano triangolare al terzo piano. La scala di accesso, in cemento,
è delimitata da una ringhiera decorata da medaglioni scolpiti a
motivi floreali. Le mensole di sostegno dei balconi e del sottotetto
(interrotte da finestre circolari) sono in cemento con decorazione a
motivi vegetali-floreali. La stessa decorazione si ritrova sulla
balaustra del balcone al secondo piano. Sotto il porticato che si apre
a lato del portone d'entrata si possono notare le lunette degli archi
in mosaico con raffigurazioni allegoriche. Lungo i prospetti sono
collocati stemmi e decorazioni a rilievo in pietra bianca.
Riferimenti stilistici
Architettura liberty con elementi classici-rinascimentali.
Notizie storiche
Inizialmente
la villa si chiamava "Villa Zaglia" dal cognome del
committente, più tardi si chiamò "Villa Eva", dal nome
della signora Zaglia. In origine la villa possedeva un ampio
giardino che la circondava, con fontana e recinzione in ferro battuto.
Oggi si trova seminascosta da nuovi edifici costruiti lungo il gran
viale. Questi infatti sono andati a sostituire tutte quelle "case
vecchie" quali erano considerate quarant'anni fa le ville liberty. In
altri casi alla "vecchia" architettura si andarono ad affiancare esempi
di architettura moderna che considerati più meritevoli nascosero
le "vecchie" costruzioni.
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