Descrizione architettura
Il villino plurifamiliare con pianta ad "L", si sviluppa su 3 piani, per un'altezza di 9 m, una superificie di 144 mq, occupa un volume di 1300 mc. Il tetto è a padiglione con coppi in laterizio il cui sporto è sorretto da mensole in legno, le pareti esterne sono realizzate in parte con laterizi a vista, in parte da pareti intonacate di color rosa salmone. L'ingresso è accessibile grazie ad una scala laterale rettilinea con gradini appoggiati. L'area di pertinenza è occupata da un giardino.
Elementi decorativi esterni
L'ingresso dell'edificio, rialzato ed accessibile grazie ad una scala esterna presenta due porte con archi acuti che poggiano su capitelli; l'arco della porta frontale è sormontato da una cornice rettangolare. L'ingresso è collocato entro una loggia architravata e sorretta da due dua paraste ed una colonna sormontata da un capitello, che a loro volta sorreggono il terrazzino al primo piano con parapetto a colonnine. Le facciate sono caratterizzate dall'alternarsi di monofore e bifore, ad arco inflesso semplice o trilobato, sormontate o meno da cornici rettangolari con sfondo intonacato di colore rosa, oblò e piccole finestre rettangolari, balconicini sorretti da mensole e delimitati da balaustre a colonnine. Le patere e le formelle che ornano le pareti esterne della villa evocano elementi medievali.
Riferimenti stilistici
Elementi gotico-arabeggianti e bizantini.
Notizie storiche
Il progetto viene presentato nel 1921 dal geometra Dario Maffei.
Ma già il 18 marzo 1921 la ditta costruttrice è dichiarata in contravvenzione per aver realizzato dei lavori senza autorizzazione. Il proprietario-progettista non blocca però i lavori. Nell'aprile 1921 il progetto non risulta approvato a causa della posizione della scala; viene inoltre richiesto di sostituire alla bifora al piano rialzato sulla facciata nord due finestre quadrate. Maffei si impegna, perciò, a sopprimere il locale adibito a bagno al primo piano in modo che la scala riceva luce ed aria e a modificare le finestre come richiesto. In data 16 maggio del medesimo anno il progetto viene approvato dalla Commissione e Ufficio d'Igiene.
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