Descrizione architettura
L'edificio ha una pianta rettangolare, si sviluppa su 3,5 piani per un'altezza complessiva di circa 10,5 m, una superficie di 216 mq ed occupa un volume di 2270 mc. L'edificio esprime l'eclettismo dell'epoca unendo elementi gotici (rosoncini floreali ed archi inflessi trilobati) e liberty (finestre a dormienti modanati con vetrate policrome). Ad angolo si erge una torretta-belvedere più simile ad un faro per la presenza della lanterna e della pianta ottagonale, più alta di un piano rispetto al resto dell'edificio. L'ingresso è accessibile grazie ad un'ampia scala balaustrata.
Elementi decorativi esterni
La facciata alterna monofore ad arco inflesso trilobato e finestre architravate con vetrate policrome saldate. I parapetti dei balconcini, della torretta-belvedere e dello scalone d'ingresso sono a semplici colonnine con capitelli. Sulla torretta è realizzato un piccolo rosone quadrilobato, tipicamente neo-gotico. L'edificio è, dunque, un tipico esempio di architettura eclettica che riunisce, con la ricerca di nuove soluzioni, elementi di diversi ambiti storici e culturali.
Elementi decorativi interni
Nel progetto originario è possibile individuare le destinazioni originarie degli spazi: nel seminterrato erano previsti soggiorno, stanza da lavoro e stanzino; al piano rialzato lo studio, la sala da pranzo, la cucina, i servizi; al primo piano tre stanze, un salotto-loggia ed i servizi; al secondo piano due stanze e doppio servizio (vedi DISEGNI E PROGETTI).
Riferimenti stilistici
Eclettico, elementi neogotici e veneti.
Annotazioni storico-artistiche
Il primo proprietario della villa fu Gaetano Donà che il 28/3/1925 cedette, attraverso la vendita, l'edificio alla signora Antonietta Monico, vedova Albertoni di Bassano. L'autorizzazione per la costruzione fu ottenuta nel settembre-ottobre 1923. Il progetto di Piamonte non fu inizialmente accettato dalla Commissione sull'Ornato che richiese la modifica della facciata. Rispetto al progetto originario sono oggi visibili alcune modifiche decorative. Al primo piano il loggiato è oggi chiuso da una veranda.
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