CD: TSK: A NCT: NCTR: 02 NCTN: 00243455 ESC: S71 ECP: S71 LC: PVC: PVCP: VE PVCC: Venezia PVCF: Lido CST: CSTN: 02 CSTD: Lido CSTA: frazione SET: SETT: SU SETN: 017 SETP: 014 OG: OGT: OGTT: villa OGTQ: privata OGTD: Villa "Bianca" OGA: OGAG: storica (1913) OGAD: Villa Quarti OGA: OGAG: storica (1921) OGAD: Villa Curletti RV: RVE: RVEL: bene individuo CR: CRD: CRDR: Gauss-Boaga CRDX: 12°22'00 CRDY: 45°25'00 UB: CTS: CTSF: 025 CTSD: 1971 CTSP: 031 UBV: UBVA: principale UBVD: Riviera S.Nicolò UBVN: 7(P) UBV: UBVA: secondario UBVD: Via Pietro Zeno UBVN: 1 AU: AUT: AUTR: progetto AUTN: Corrado Rubens ingegnere AUTM: bibliografica RE: REN: RENR: intero bene RENS: costruzione RENN: La villa fu costruita nei primi anni del secolo XX in quanto risulta docum entata sia dall'ing.G.Sicher nel 1913 che dal Catasto Austro-Italiano dell o stesso anno e più precisamente tra il 1908 e il 1909. RENF: n.d.c.//Lido 972.2 REL: RELS: XX RELI: 00/00/1908 REV: REVS: XX SI: SII: SIIR: intero bene SIIO: livelli continui SIIN: +4 SIIP: p.seminterrato//p.t.//p.1//p.2 IS: ISP: edificio di forma irregolare, in muratura continua, faccia a vista, solai in legno e copertura a tetto semplice, a padiglione. PN: PNR: intero bene PNT: PNTQ: p.t. PNTS: corpo doppio PNTF: irregolare FN: FNA: strato sabbioso con buone caratteristiche meccaniche FNS: FNSU: intero bene FNSC: non accertabile SV: SVC: SVCU: intero bene SVCT: parete SVCC: in muratura SVCQ: continua SVCM: laterizio SO: SOU: intero bene SOF: SOFG: solaio SOE: SOER: intero solaio SOES: con orditura semplice, lignea CP: CPU: intero bene CPF: CPFG: a tetto CPFF: a padiglione CPFQ: a pianta rettangolare CPM: CPMR: intera copertura CPMT: tegole CPMQ: coppi CPMM: laterizio SC: SCL: SCLU: esterna SCLG: scala SCLO: d'accesso SCLN: 1 SCLL: laterale SCLF: rettilinea SCS: SCSR: intera struttura SCST: con gradini appoggiati SCSM: cemento armato SC: SCL: SCLU: esterna SCLG: scala SCLO: di servizio SCLN: 1 SCLL: trasversale SCLF: rettilinea SCS: SCSR: intera struttura SCST: con gradini apoggiati SCSM: cemento armato SC: SCL: SCLU: interna SCLG: scalone SCLO: principale SCLN: 1 SCLL: trasversale SCLF: a due rampe DE: DEC: DECU: prospetto principale DECL: esterna DECT: balaustra DECQ: a motivi geometrico//floreali DECM: marmo DEC: DECU: muro di recinzione DECL: esterna DECT: patere//formelle DECQ: a motivi figurati DECM: pietra artificiale DEC: DECU: tutti i prospetti DECL: esterna DECT: riquadratura delle monofore DECQ: "dentellata" DECM: marmo DEC: DECU: prospetto su Via Pietro Zeno DECL: esterna DECT: cancello DECQ: a motivi geometrico//floreali DECM: ferro battuto DEC: DECU: prospetto su Via Piero Zeno DECL: esterna DECT: mosaico a parete DECM: tessere polirome CO: STC: STCR: intero bene STCC: buono US: USA: USAR: intero bene USAD: villa privata USO: USOR: intero bene USOD: villa privata TU: CDG: CDGG: proprietà privata STU: STUT: Variante P.R.G.1990//P.A.L.A.V.1994 AL: SFC: 1 ALG: ALGN: 2 ALGT: rilievo del 1913 ALG: ALGN: 3 ALGT: Catasto Austro-Italiano (1867-1913) FTA: FTAN: 4 (SBAA 71, FTAP: fotografia B/N FTAT: veduta d'insieme (1996) DVA: DVAN: 5 DVAT: relazione storico-artistica (1996) DO: IGM: IGMN: F° 51 II N.E. IGMD: S.Nicolò BIB: BIBH: Lido 913.1 BIBA: Sicher G. BIBD: 1913 BIB: BIBH: Lido 921.1 BIBA: Talenti A. BIBD: 1921 BIB: BIBH: Lido 972.2 BIBA: Romanelli G. BIBD: 1972 BIB: BIBH: Lido 987.1 BIBA: Scarpa Sonino A. BIBD: 1987 FTE: FTEH: F1 FTET: negativo CM: CMP: CMPR: compilazione della scheda CMPN: Sbavaglia R. CMPD: 1996 FUR: De Min M. RVM: RVMD: 1996 LIR: P AN: OSS: Nello stile più tipico del revival gotico si inserisce Villa Quarti (denom inazione assegnata dall'ing.G.Sicher nel 1913), più spostata rispetto all' asse centrale sulla Riviera S.Nicolò, costruita dall'ing. Corrado Rubens t ra il 1908 e il 1909, autore anche di Villa Marina, ubicata in Via Dardane lli al n.18 e di Villa Giannina, in Via Lazzaro Mocenigo al n.2.Tale strad a, inizialmente denominata "Calle della Bissa", ha un valore storico in qu anto fu ideata da Nicolò Spada al fine di creare i presupposti per l'inurb amento del Lido tra la zona Quattro Fontane e quella di S.Maria Elisabetta .Il suo tracciato fu concepito ad ampie curve per dare particolare rilievo alle ville che dovevano sorgere ai lati.Tra queste, appunto, Villa "Giann ina".Per quanto riguarda,invece, Villa Quarti essa riprende tutti i motivi classici del gotico fiorito tardo quattrocentesco senza concessioni moder niste; trifore e quadrifore arricchiscono le facciate dando ad esse legger ezza ed armonia.Gli stessi capitelli corinzi riprendono il gusto gotico de ll'intaglio, ma maggiormente questo gusto ritorna nei poggiuoli marmorei c on motivo a ruota analoghi a quelli di Palazzo Contarini Fasan sul Canal G rande (Casa di Desdemona). VILLA QUARTI - RELAZIONE STORICO ARTISTICA NCTN 00243455 Notizie Storiche Villa Quarti insieme a villa Igea (civ. n° 8) e villa Boito (civ. n° 9, fanno parte di quel gruppo di costruzioni a nord del Viale, costruite ad opera della SALUTE (Società Anonima Lido Utilizzazione Terreni Edificabili), il cui presidente l'ing. Nicola Piamonte, dopo aver acquistato tali terreni dalla Congregazione dei Padri Armeni Mechitaristi, si è dedicato sino all'immediato dopoguerra quasi esclusivamente dei lavori di bonifica della zona con la costruzione di canali e l'utilizzazione dei fanghi provenienti dall'escavo dei canali di Venezia per colmare gli affossamenti della zona, in parte acquitrinosa. La zona dove è situata villa Quarti appartiene quindi, ad un'area che all'inizio del XX secolo subì un processo di edilizia privata di gusto particolarmente elitario; gli interventi comunali, a partire dal 1919, e la costruzione del Tempio Votivo dell'arch. Torres, nel 1930, conferirono a questa zona un carattere borghese. Nella pianta redatta dall'ing. E. Corti, nel 1919, collaboratore dell'imprenditore N. Spada e con esso fautore di molte opere urbanistiche e di edilizia, è visibile la conformazione del lotto e dell'impianto stradale, oltre alla pianta della villa e di quelle limitrofe. Descrizione Esterna Nello stile più tipico del revival gotico si inserisce villa Quarti, più spostata rispetto all'asse centrale, sulla Riviera S. Nicolò, costruita dall'ing. Corrado Rubens, autore anche di villa Marina, in via Dardanelli (civ. n° 18), di villa Giannina, in via Lazzaro Mocenigo (civ. n° 2/4) e di villino Mimosa, in Via Enrico Dandolo (civ. n°8), ville per le quali Rubens, invece, dimostra un allineamento di gusto con le ultime esperienze e di guardare quindi anche ai nuovi canoni estetici ed ai repertori decorativi del Liberty. Contrariamente, Villa Quarti riprende tutti i motivi classici del gotico fiorito tardo quattrocentesco senza concessioni modernistiche; trifore e quadrifore arricchiscono le facciate dando ad esse leggerezza ed armonia. Gli stessi capitelli corinzi, riprendono il gusto gotico dell'intaglio, ma maggiormente questo gusto ritorna nei poggioli marmorei con motivo a ruota analoghi a quelli di Palazzo Contarini Fasan sul Canal Grande (Casa di Desdemona). Indubbiamente il Rubens doveva conoscere assai bene ogni particolare architettonico della città, dato il riprendere continuo di elementi diffusi quali, oltre a quelli già citati, i camini a campana rovesciati e merlati, come quelli di Ca' Dario documentati dal Sicher (tav. n° 47) ed oggi non più esistenti, le patere inserite nelle facciate, l'uso di elementi marmorei con archi a limite di giardino in sostituzione delle cancellate (oggi presenti solo alcuni frammenti, ad eccezione del portale su via P. Zeno n° 1). Interessanti e preziosi due elementi decorativi posti entrambi sulla facciata di Via Pietro Zeno e più precisamente: l'uno a coronamento del portale d'ingresso al piano terra (rilievo in cemento con fondo a tessere di mosaico in oro), l'altro sulla superficie muraria (elemento di forma rettangolare decorato a motivi geometrici, con tessere di mosaico di vario colore).