CD: TSK: A NCT: NCTR: 05 NCTN: 00243364 ESC: S71 ECP: S71 LC: PVC: PVCP: VE PVCC: Venezia PVCF: Lido CST: CSTN: 02 CSTD: Lido CSTA: frazione SET: SETT: SU SETN: 081 SETP: 3 OG: OGT: OGTT: villa OGTQ: privata OGTD: Villa Gemma RV: RVE: RVEL: bene individuo CR: CRD: CRDR: Gauss-Boaga CRDX: 12°22'00 CRDY: 45°25'00 UB: CTS: CTSF: 29 CTSD: 1971 CTSP: 213//215//216 UBV: UBVA: principale UBVD: via Dardanelli UBVN: 22 (P)//22a AU: AUT: AUTR: progetto AUTN: Ongaro Massimiliano AUTM: bilbiografica RE: REN: RENR: intero bene RENS: costruzione RENN: Villa Gemma viene progettata dal Sopraintendente Massimiliano Ongaro per l a signora Gemma Marforio Baucis e costituisce uno dei più tipici e noti es empi di architettura liberty alo Lido. D'impostazione eclettica con carate ri neo rinascimentali si arricchisce di un notevole apparato decorativo pr ogettato dallo stesso Ongaro. Tale apparato comprende maioliche policrome, decorazioni in cotto, intonaci affrescati e l'impiego del ferro battuto. RENF: L 985.6; L987.4 RE: REN: RENR: intero bene RENS: costruzione RENN: Villa Gemma viene progettata dal Sopraintendente Massimiliano Ongaro per l a signora Gemma Marforio Baucis e costituisce uno dei più tipici e noti es empi di architettura liberty alo Lido. D'impostazione eclettica con carate ri neo rinascimentali si arricchisce di un notevole apparato decorativo pr ogettato dallo stesso Ongaro. Tale apparato comprende maioliche policrome, decorazioni in cotto, intonaci affrescati e l'impiego del ferro battuto. RENF: L 985.6; L987.4 REL: RELS: XX RELI: 00/00/1905 REV: REVS: XX REVI: 00/00/1906 SI: SII: SIIR: intero bene SIIO: livelli continui SIIN: +4 SIIP: p. seminterrato//p. t.//p. 1//p. 2 IS: ISP: edificio con pianta a T in muratura continua con solai lignei e tetto a p adiglione ISS: ISSU: p. 2 ISST: sopraelevazione PN: PNR: intero bene PNT: PNTQ: p. t. PNTF: a T FN: FNA: strato sabbioso con buone caratteristiche meccaniche FNS: FNSU: intero bene FNST: continua FNSC: non accertabile SV: SVC: SVCU: intero bene SVCT: parete SVCC: in muratura SVCQ: continua SVCM: laterizio SO: SOU: intero bene SOF: SOFG: solaio SOE: SOER: intero solaio SOES: con orditura semplice CP: CPU: corpo principale CPF: CPFG: a tetto CPFF: a padiglione e altana chiusa CPC: CPCR: intera struttura CPCT: capriate CPM: CPMR: intera copertura CPMT: tegole CPMQ: a coppo CPMM: laterizio CP: CPU: loggia prospetto principale CPF: CPFG: a tetto CPFF: semplice a 1 falda CPC: CPCR: intera struttura CPCT: travatura su muri CPM: CPMR: intera copertura CPMT: tegole CPMQ: a coppo CPMM: laterizio SC: SCL: SCLU: esterna SCLG: scala d'accesso SCLO: principale SCLN: 1 SCLL: centrale prospetto su via Dardanelli SCLF: rettilinea SCS: SCSR: intera struttura SCST: con gradini appoggiati SCSM: pietra d'Istria SC: SCL: SCLU: esterna SCLG: scala SCLO: di servizio SCLN: 1 SCLL: prospetto sud SCLF: rettilinea SCS: SCSR: intera struttura SCST: con gradini appoggiati SCSM: pietra d'Istria DE: DEC: DECU: tutti i prospetti DECL: esterna DECT: affresco DECQ: a motivi floreali DECM: intonaco DEC: DECU: tutti i prospetti DECL: esterna DECT: fascia marcapiano DECQ: a motivi vegetali DECM: pietra DEC: DECU: tutti i prospetti DECL: esterna DECT: fascia marcapiano DECQ: a motivi vegetali policromi DECM: maiolica DEC: DECU: tutti i prospetti DECL: esterna DECT: affresco DECQ: finto bugnato DECM: intonaco DEC: DECU: prospetto su via Dardanelli DECL: esterna DECT: fascia su finestre e porte DECM: maiolica DEC: DECU: loggia del prospetto su via Dardanelli DECL: esterna DECT: affresco DECQ: a motivi floreali DECM: intonaco DEC: DECU: loggetta del prospetto su via Dardanelli DECL: esterna DECT: colonnine con capitelli corinzi DECM: pietra DEC: DECU: prospetto su via Dardanelli DECL: esterna DECT: cancello DECQ: a motivi floreali DECM: ferro battuto CO: STC: STCR: intero bene STCC: buono STC: STCR: decorazioni STCC: mediocre STCO: le parti affrescate sono molto danneggiate US: USA: USAR: intero bene USAD: abitazione USO: USOR: intero bene USOC: destinazione originaria USOD: abitazione TU: CDG: CDGG: proprietà privata CDGS: Pasquali Valerio//Sartori Perazzolo Anna CDGI: via Dardanelli 22//22a STU: STUT: Variante P.R.G. 1990//PALAV 1994 AL: SFC: 1 ALG: ALGN: 2 ALGT: planimetria Catasto Austro Italiano 1867-1913 ALG: ALGN: 3 ALGT: Il Lido di Venezia. Prima pianta topografica. 1910 FTA: FTAN: 4 (SBAA 71 80904) FTAP: fotografia B/N FTAT: prospetto su via Dardanelli (1995) DVA: DVAN: 5 DVAT: relazione storico-artistica DO: IGM: IGMN: F° 52 II S.E. IGMD: Venezia BIB: BIBH: L 910.3 BIBA: Il Lido di Venezia. BIBD: 1910 BIB: BIBH: L 921.1 BIBA: Talenti A. BIBD: 1921 BIB: BIBH: L 985.6 BIBA: Guida M. BIBD: 1985 BIB: BIBH: L 987.4 BIBA: Bossaglia R. BIBD: 1987 BIB: BIBH: L 992.2 BIBA: Urbani F. BIBD: 1992 FTE: FTEH: F 1 FTET: negativo FTEN: AFComunale 53372/53374/43847 CM: CMP: CMPR: compilazione della scheda CMPN: D'Alesio A. CMPD: 1995 FUR: De Min M. RVM: RVMD: 1996 LIR: P AN: OSS: Villa Gemma, costruita tra il 1905 ed il 1906 dall'architetto Max ongaro c ostituisce uno dei più interessanti esempi di architettura liberty al Lido . In particolare, l'edificio si rivela interessante per il suo ricco appar ato decorativo: troviamo parti affrescate a finto bugnato o con motivi flo reali) fasce marcapiano in maioliche colorate o con il motivo degli agrumi ed ancora pregevoli elementi in ferro battuto come il camcello opera del Bellotto. Dal punto di vista architettonio cil prospetto principale viene movimentato dalla presenza dell'atrio rientrante dell'ingresso e della log getta al piano superiore. NCTN: 00243364 allegato n.5 RELAZIONE STORICO ARTISTICA VILLA GEMMA - via Dardanelli 22 Villa Gemma viene progettata nel 1905 dal Soprintendente Massimiliano Ongaro per la signora Gemma Marforio Baucis e costituisce uno dei più tipici e noti esempi di architettura liberty del Lido. D'impostazione eclettica con caratteri neo-rinascimentali si arricchisce di un notevole apparato decorativo progettato dallo stesso Ongaro. Tale apparato d'ispirazione naturalistico floreale, secondo le intenzioni dell'autore era destinato ad "illeggiadrire" la villa: il piano terra è decorato da un affresco a finto bugnato sui toni del giallino e del rosso, al primo piano, invece, vi sono mattoni a faccia vista mentre al secondo piano ritorna l'affresco ma con motivi vegetali di cui oggi permangono solo alcune tracce. Le fasce marcapiano sono composte da maioliche policrome con il motivo degli agrumi o da mattoni in cotto. Anche le cornici delle finestre si presentano riccamente e variamente decorate sia da maioliche che creano gradevoli effetti madreperlati sul blu e sul rosso sia da archetti in cotto o in pietra d'Istria. Anche la presenza di due logge, una più grande sul prospetto principale, con un interessante fascia ad affresco e la travatura lignea a vista, ed una angolare nonché l'atrio d'ingresso rientrante rispondono al criterio di arricchire la decorazione ma anche di alleggerire e movimentare la composizione architettonica della facciata principale. Rilevante è l'impiego del ferro battuto che ritroviamo nell'atrio di ingresso, Rilevante è l'impiego del ferro battuto che ritroviamo nell'atrio di ingresso, nella balaustra delle scale sia interna che esterna nonché nel cancello d'ingresso alla villa con motivo floreale opera del Bellotto. Accanto a villa Gemma sorgeva un'altra costruzione molto simile sia nell'impianto che nella decorazione, progettata da Ongaro e costruito contemporaneamente, il villino Chioccon, distrutto negli anni Sessanta. Entrambe le costruzioni costituiscono una interessante fase di sperimentazione del Soprintendente che solo pochi anni dopo, nel 1912 in un discorso tenuto all'Ateneo Veneto, condannava apertamente il reimpiego degli 'stili' del passato e quindi dell'eclettismo.