CD: TSK: A NCT: NCTR: 05 NCTN: 00243349 ESC: S71 ECP: S71 LC: PVC: PVCP: VE PVCC: Venezia PVCF: Lido CST: CSTN: 02 CSTD: Lido CSTA: frazione SET: SETT: SU SETN: 031 SETP: 1 OG: OGT: OGTT: villa OGTQ: privata OGTD: Villa Monplaisir OGA: OGAG: corrente OGAD: Casa Lobetti RV: RVE: RVEL: bene individuo CR: CRD: CRDR: Gauss-Boaga CRDX: 12°22'00 CRDY: 45°25'00 UB: CTS: CTSF: 25 CTSD: 1971 CTSP: 264//254//159 UBV: UBVA: principale UBVD: Gran Viale S.M. Elisabetta UBVN: 0 (P)/14/14a/14b/14c UBV: UBVA: secondario UBVD: via Lepanto UBVN: 1a/1b/1c/1d/1f/1g AU: AUT: AUTR: progetto AUTN: Sullam Guido Costante AUTM: bibliografica RE: REN: RENR: intero bene RENS: progettazione RENN: Villa Monplaisir viene edificata nel 1905 per Nicolò Spada dall'ingegner S ullam. Dalle foto d'epoca risulta che la destinazione d'uso originaria fos se albergo. Nel corso degli anni la villa è stata notevolmente modificata sia architettonicamente che nell'apparato decorativo. Attualmente la villa è una abitazione RENF: AFCorrer; AFComunale; L 969.1;L972.2; L 974.1; L 977.6; L982.4; L 985.6 REL: RELS: XX RELI: 00/00/1905 REV: REVS: XX REVI: 00/00/1905 SI: SII: SIIR: intero bene SIIO: livelli continui SIIN: +4 SIIP: p. seminterrato//p. t.//p. 1//p. 2 SII: SIIR: intero bene SIIO: livelli continui SIIN: +4 SIIP: p. seminterrato//p. t.//p. 1//p. 2 IS: ISP: edificio a pianta articolata in muratura continua con solai lignei e tetto apadiglione con terrazza ISS: ISSU: prospetto su Gran Viale e via Lepanto ISST: negozi al p.t. PN: PNR: nucleo originario villa PNT: PNTQ: p. t. PNTS: articolato su vano centrale PNTF: articolata PNTE: hall-vano scale centrale FN: FNA: strato sabbioso con buone caratteristiche meccaniche FNS: FNSU: intero bene FNST: continua FNSC: non accertabile SV: SVC: SVCU: intero bene SVCT: parete SVCC: in muratura SVCQ: continua SVCM: laterizio SO: SOU: intero bene SOF: SOFG: solaio SOE: SOER: intero solaio SOES: con orditura semplice CP: CPU: negozi su Gran Viale e via >Lepanto CPF: CPFG: piana CPC: CPCR: intera struttura CPCT: soletta CP: CPU: nucleo originario villa CPF: CPFG: a tetto CPFF: a padiglioni e terrazza CPFQ: collegati CPC: CPCR: intera struttura CPCT: capriate CPM: CPMR: intera copertura CPMT: tegole CPMQ: a coppo CPMM: laterizio SC: SCL: SCLU: esterna SCLG: scala SCLO: di servizio SCLN: 1 SCLL: laterale nel prospetto su via Lepanto SCLF: rettilinea SC: SCL: SCLU: esterna SCLG: scala SCLO: di servizio SCLN: 1 SCLL: laterale prospeto sud SCLF: rettilinea SC: SCL: SCLU: esterna SCLG: scala SCLO: di servizio SCLN: 1 SCLL: laterale prospeto sud SCLF: rettilinea SCS: SCSR: intera struttura SCST: con gradini appoggiati SC: SCL: SCLU: interna SCLG: scalone SCLO: principale SCLN: 1 SCLL: centrale SCS: SCSR: intera struttura SCST: con gradini appoggiati SCSM: legno DE: DEC: DECU: prospetto su Gran Viale, via Lepanto e sud DECL: esterna DECT: cornice ad arco soprafinestra DECQ: a motivi geometrici policromi DECM: maiolica DEC: DECU: prospetto su Gran Viale e nord-ovest DECL: esterna//inter DECT: vetrate DECQ: policromi DECM: vetro//piombo DEC: DECU: prospetto su Gran Viale DECL: esterna DECT: pilastro polistilo DECQ: capitello con testine DECM: pietra DEC: DECU: tutti i prospetti DECL: esterna DECT: balaustre//ringhiere//reggigrondaie DECQ: a motivi liberty DECM: ferro battuto DEC: DECU: tutti i prospetti DECL: esterna DECT: balaustre//ringhiere//reggigrondaie DECQ: a motivi liberty DECM: ferro battuto DEC: DECU: prospetto su Gran Viale DECL: esterna DECT: tettoia vetrata su terrazza DECQ: policroma DECM: vetro//piombo CO: STC: STCR: decorazioni in maiolica STCC: danneggiato US: USA: USAR: intero bene USAD: abitazione//negozi USO: USOR: corpo principale USOC: destinazione originaria USOD: albergo TU: CDG: CDGG: proprietà privata CDGS: Lobetti Bodoni C.//Gard F. CDGI: Via Lepanto 1 STU: STUT: Variante P.R.G. 1990/PALAV1994 STU: STUT: Variante P.R.G. 1990/PALAV1994 AL: SFC: 1 ALG: ALGN: 2 ALGT: planimetria Catasto Austro Italiano 1867-1913 ALG: ALGN: 3 ALGT: Il Lido di Venezia. Prima pianta topografica. 1910 FTA: FTAN: 4 (SBAA 71 80887) FTAP: fotografia B/N FTAT: prospetto su Gran Viale S.M. Elisabetta (1995) FTA: FTAN: 5 (SBAA 71 80888) FTAP: fotografia B/N FTAT: Angolo tra via Gran Viale e via Lepanto (1995) FTA: FTAN: 6 (SBAA 71 80889) FTAP: fotografia B/N FTAT: prospetto su via Lepanto (1995) DVA: DVAN: 7 DVAT: relazione storico-artistica DO: IGM: IGMN: F° 52 II S.E. IGMD: Venezia BIB: BIBH: L 921.1 BIBA: Talenti A. BIBD: 1921 BIB: BIBH: L 969.1 BIBA: Maretto P. BIBD: 1969 BIB: BIBH: L 976.3 BIBA: Perocco G. BIBD: 1976 BIB: BIBH: L 977.6 BIBA: Brotto E. BIBD: 1977 BIB: BIBH: L 978.3 BIBA: Perocco G./Salvadori BIBD: 1978 BIB: BIBH: L 982.4 BIBA: Progetti per la città BIBD: 1982 BIB: BIBH: L 983.4 BIBA: Romanelli G./Pavanello G. BIBD: 1983 BIB: BIBH: L 985.6 BIBA: Guida M. BIBD: 1985 BIB: BIBH: L987.4 BIBA: Archivi del liberty BIBD: 1987 BIB: BIBH: L 993.1 BIBA: Zucconi G./Polano S. BIBD: 1993 FNT: FNTH: A 1 FNTT: Disegni FNTD: Archivio Museo Correr Fondo Sullam FTE: FTEH: F 1 FTET: negativo FTEN: SBAA 71 18898/18899/18900/18901/18902/18903/18904/ FTE: FTEH: F 2 FTET: negativo FTEN: SBAA 71 18905/18906/18907/18908/18909/18910/18911 FTE: FTEH: F 3 FTET: negativo FTEN: SBAA 71 18912/18913 FTE: FTEH: F 4 FTET: negativo FTEN: AFCorrer varie 9650/9651/9652/9653/9654/9655/9656 FTE: FTEH: F 5 FTET: negativo FTEN: AFComunale 46714/35205 CM: CMP: CMPR: compilazione della scheda CMPN: D'Alesio A. CMPD: 1995 FUR: De Min M. RVM: RVMD: 1996 LIR: P AN: OSS: Villa Monplaisir è sicuramente una delle più interessanti architetture lib erty realizzate al Lido, essa rappresenta, infatti, il momento decisivo, d ell'avvento dell'arte nuova a Venezia. Commissionata da C. Ricchetti e N. Spada, fu costtruita nel 1905 su progetto di G. Sullam. L'edificio che nas ce per essere albergo con appartamenti e camere ammobiliate si ispira pien amente al linguaggio della Secessione Viennese, ma anche al lavoro dell'ar chitetto Mackintosh. sullam in Villa Monplaisir denuncia il suo profondo interesse per le arti decorative ed applicate componendo un'opera di colla ge: piastrelle ceram,iche smaltate, vetrate policrome, ferri battuti a mot ivi liberty. gran parte dell'apparato decorativo originario è andato perut o così come molte modifiche sono state apportate all'impianto architettoni co. NCTN: 00243349 allegato n. 7 RELAZIONE STORICO ARTISTICA VILLA MONPLAISIR - Gran Viale angolo via Lepanto Villa Monplaisir è sicuramente una delle più interessanti architetture liberty realizzate al Lido: infatti, essa rappresenta il momento decisivo dell'avvento dell' "arte nuova" a Venezia. Commissionata dal prof. C. Ricchetti e soci fu costruita nel 1905 su progetto di Guido Costante Sullam per l'imprenditore Nicolò Spada. L'edificio, che nasce per essere albergo con appartamenti e camere ammobiliate, si ispira pienamente al linguaggio della Secessione Viennese (Olbrich e Hoffman) ma anche, soprattutto per quanto riguarda gli interni, al lavoro dell'architetto scozzese Mackintosh. Sullam, nato nel 1873, si era laureato in ingegneria e dopo varie esperienze si era recato agli inizi del secolo a Darmstadt dove aveva conosciuto Josef Maria Olbrich. L'opera di Olbrich colpì molto Sullam tanto da portarlo ad immaginare anche per l'Italia, e per Venezia, la possibilità di rinnovare l'artigianato per farlo divenire "arte applicata". Villa Monplaisir è sicuramente la più alta espressione di questa cultura: la funzionalità, la soluzione planimetrica e l'organizzazione spaziale interna vengono fusi in un corpo unitario che si arricchisce del fantasioso apparato decorativo. L'edificio é carico di novità formali e questo grazie anche alla committenza borghese che consente a Sullam di esprimersi attuando quella alleanza fra artista, architetto e committente prerogativa fondamentale per la realizzazione delle arti applicate all'architettura. Sullam, in villa Monplaisir, denuncia il suo profondo interesse per le arti decorative e applicate componendo un'opera che potremmo definire di collage: piastrelle ceramiche smaltate di fondo lapislazzulo con placche cromatiche di altre tinte sono poste nei grandi archi sopra le finestre, vetrate impreziosite da passaggi cromatici, ed ancora, ferri battuti posti come sostegno delle grondaie e nell'altana, affreschi su intonaco a motivi floreali che decoravano il sottotetto. Ed infine, il particolare pilastro polistilo, posto a raccordo delle grandi vetrate angolari, che ha un capitello composto da tre testine di donna orientate differentemente. Gran parte della decorazione del 1905 è andata perduta o é stata deturpata, in particolare:gli affreschi su intonaco che ornavano la parte superiore dell'edificio e la notevole altana in ferro battuto sono scomparsi, così come l'originario portale d'ingresso; mentre due degli arconi impreziositi dalle piastrelle ceramiche sono stati "tagliati" dalle successive modifiche subite dall'edificio. Un'autentica novità compositiva é rilevabile anche nell'impostazione spaziale interna che idealmente fa riferimento alla libertà compositiva delle soluzioni architettoniche esterne. Il salone d'ingresso di forma ovale e la scala che parzialmente lo delimita creano un notevole gioco ritmico dovuto anche alla presenza di pannelli decorativi in legno, dal motivo ornamentale delle balaustre, dai lampioni posti alle estremità del ballatoio e dalle sottili colonnine che sottolineano la voluta verticalità di questo ambiente. L'impianto originario della villa risulta oggi notevolmente modificato. Il prospetto su Gran Viale é stato trasformato con l'aggiunta di alcuni negozi che hanno determinato anche lo spostamento degli ingressi su via Lepanto, la villa, infatti, attualmente ospita due distinte abitazioni. L'idea di realizzare questi negozi era già stata avanzata dai primi proprietari e lo stesso Sullam aveva redatto un progetto in proposito nel 1906 (poi abbandonato) che prevedeva, tra l'altro, il taglio dei due arconi collocati nell'angolo tra Gran Viale e via Lepanto che é stato successivamente realizzato. I negozi non risultano ancora essere presenti nel Catasto Austro Italiano del 1913 mentre secondo l'attuale proprietario di uno di questi locali la loro realizzazione avvenne nell'immediato primo dopoguerra, nel 1920 circa. Altra modifica effettuata nel prospetto Gran Viale riguarda la realizzazione della loggia e della terrazza poste nell'angolo nord ovest inesistenti sulle foto d'epoca. Sulla terrazza di Gran Viale è stata collocata anche una pensilina in ferro battuto con vetri policromi. Tale tettoia non é presente nelle foto del 1905 ma tuttavia è databile ai primi anni del secolo. Anche il prospetto su via Lepanto appare trasformato per l'aggiunta della scala d'accesso e per l'edificazione di alcuni negozi. Tali aggiunte hanno comportato la parziale chiusura del particolare bow window angolare (o liagò) e l'eliminazione del giardinetto posto sul retro della villa.