Testo - Considerato che, come già ricordato in due precedenti interrogazioni, la situazione dell’emergenza abitativa relativa agli sfratti ha ormai da tempo assunto aspetti di imbarbarimento civile e di assoluta emergenza sociale, soprattutto per quanto riguarda le fasce di popolazione socialmente ed economicamente più deboli;
- Constatato che, nonostante l’attuale limitatezza della disponibilità di alloggi pubblici, in Venezia centro storico il numero abituale di esecuzioni settimanali di sgomberi per finita locazione è in costante crescita;
- Riscontrato che Giovedì 30 giugno 2005, malgrado le trattative e gli accordi intercorsi tra l’Amministrazione Comunale, le associazioni della proprietà e i sindacati degli inquilini tendenti a limitare e graduare le esecuzioni per questa tipologia di sfratto, sono stati eseguiti con l’uso della Forza Pubblica in Venezia Centro Storico ben 5 (cinque) sfratti dei quali 2 (due) non previsti nel calendario delle esecuzioni ed 1 (uno) di questi, al quale ero personalmente presente, ai danni di una persona quasi novantenne, residente nel Sestiere di S. Polo, che ha avuto un malore;
- Ricordando il Sindaco per legge rappresenta il massimo tutore della salute psicofisica della cittadinanza;
CHIEDE
1) di conoscere URGENTEMENTE quali saranno le azioni che il Sindaco e l’Assessore alle Politiche alla Residenza intendono adottare per arginare questa situazione di palese inciviltà e per giungere ad una reale graduazione degli sfratti con le Autorità preposte;
2) di conoscere URGENTEMENTE se questa Giunta intenda individuare risorse economiche necessarie per far fronte alla grave situazione di emergenza abitativa, allargando l’attuale patrimonio pubblico.
3) che il Sindaco, che per legge rappresenta il massimo tutore della salute psicofisica della cittadinanza, in caso di episodi tanto gravi ed incivili (ma che sono ormai una prassi consolidata), proprio per non delegare responsabilità politiche ad Abitare Venezia che è e dovrebbe rimanere, come richiesto da più parti, un mero strumento di gestione del patrimonio abitativo, sia personalmente (o un suo delegato) presente in sede di sfratto come garante del rispetto dei diritti e della serenità che dovrebbero essere garantiti ad ogni cittadino.
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