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Oggetto: L’Amministrazione rinunci agli esorbitanti aumenti delle tariffe per l’inumazione al Cimitero di San Michele e intervenga per migliorare la qualità dei servizi cimiteriali.


nr. d'ordine

nr. protocollo

data pubbl.

proponente

assessore/i
competente/i

data Protocollo

data Scadenza

tipo risposta

1240

12

31/1/2008

Sebastiano Bonzio
 

Assessore Pierantonio Belcaro
 
e per conoscenza
 
Al Presidente X^ Commissione

1/2/2008

2/3/2008

in Commissione


Aggiornamenti

risposta

data pubbl.

testo

scritta 

8/2/2008 

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Testo
 
Premesso che

Il Comune di Venezia deve assicurare i necessari interventi  di adeguamento e ampliamento delle aree cimiteriali e garantire l’adeguata gestione dei servizi cimiteriali tramite la propria società a ciò preposta;

Tali interventi  devono mirare il più possibile a garantire il miglioramento del servizio in termini quantitativi e qualitativi senza gravare economicamente sull’utenza;

Constatato che
Il  servizio di sepoltura fornito alla popolazione veneziana è oggetto di numerose critiche, sia in merito ai livelli qualitativi sia per dei costi che devono sostenere le famiglie.

Le lamentele dell’utenza relativamente ai costi del servizio non sono dovute solo alla percezione di un divario tra qualità del servizio reso e le spese sostenute, ma anche al loro aumento in termini assoluti;

Gli aggravi si stanno verificando soprattutto per le famiglie residenti a Venezia sia per l’aumento dei costi diretti che si stano prospettando per il Cimitero di San Michele sia per quelli  indiretti, come ad esempio quelli indotti dalla recente decisione di Veritas di non permettere ai
famigliari di salire a bordo delle imbarcazioni che trasportano il feretro (doverosamente adeguate in base alle indicazioni dello SPISAL a tutela della salute dei lavoratori): scelta che determinerà  comunque un esborso, o a favore di servizi ad hoc forniti dalla stessa società o, nel caso l'amministrazione non assecondi questa ipotesi, per l'utilizzo, ben più oneroso, di taxi acquei.

Considerato che
La succitata revisione delle tariffe di inumazione previste per il Cimitero di San Michele - sembra ottenuta con una semplicistica e non condivisibile divisione del costo necessario per la realizzazione della nuova ala cimiteriale per il numero di loculi -  potrebbe comportare un esorbitante
aumento dei prezzi, con incrementi medi rispetto al 2007 che sembra andranno, per scelta dell'Amministrazione, da un minimo del 270%,  nel caso delle nicchie ortogonali,  ad un massimo del 500% per gli ossari,  un trend di fronte al  quale l’escalation del prezzo del petrolio è cosa ridicola.  Alcuni esempi: nel caso delle nicchie ortogonali, per la prima fila si passerebbe dagli attuali 2.117 euro a circa 5.800 euro (+274%),  mentre per la quinta fila si sfiorerebbe un aumento del 325%, passando dagli attuali 1.115 euro a 3.600 euro; nel caso degli ossari l’aumento ha
dell’incredibile, si passerebbe  da 206 euro a 1.100 euro (+534%) per la prima fila e da 180 a 950 euro (+528%) per la  settima fila.

Tutto ciò premesso e considerato, si interpella l’Assessore all’Ambiente per sapere:

se l’amministrazione comunale è concretamente orientata ad aumentare in modo tanto esorbitane quanto economicistico e immotivato le tariffe che le famiglie veneziane sostengono per inumare i propri cari nel Cimitero di San Michele o se intenda accogliere l’appello a non procede all’approvazione di tale iniquo provvedimento e piuttosto operare per il miglioramento del
complesso dei servizi cimiteriali resi alla cittadinanza.


 

Sebastiano Bonzio          
 
          

 

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