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Oggetto: Trasporto dei parenti al seguito del feretro sulle imbarcazioni Veritas: il Comune tuteli questa civile consuetudine.


nr. d'ordine

nr. protocollo

data pubbl.

proponente

assessore/i
competente/i

data Protocollo

data Scadenza

tipo risposta

1222

4

16/1/2008

Sebastiano Bonzio
 

Assessore Pierantonio Belcaro
 
e per conoscenza
 
Al Presidente X^ Commissione

21/1/2008

20/2/2008

in Commissione


Aggiornamenti

risposta

data pubbl.

testo

scritta 

8/2/2008 

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Testo
 
Premesso che

l’11 gennaio .u.s., con comunicazione formale della Direzione Servizi Pubblici Locali alla Direzione Ambiente Sicurezza del Territorio del Comune di Venezia, la Società Veritas ha  disposto che “a partire dalla data odierna, sulle imbarcazioni adibite al trasporto funebre, non sarà più consentito imbarcare famigliari o altre persone al seguito del feretro trasportato”;

Ritenuto che

Tale provvedimento indichi,  in tutta la sua burocraticità aziendale, la fredda e calcolata distanza dall’utenza e l’insensibilità profonda nei confronti dei sentimenti di chi, famigliare ovvero compagno o compagna di vita, sta affrontando uno tra i momenti più dolorosi della propria vicenda affettiva;

Tali decisioni inducano, nella migliore delle ipotesi, forti disagi e difficoltà enormi di spostamento  con i mezzi pubblici (si pensi alla vera e propria odissea che dovranno affrontare i famigliari che vorranno accompagnare i propri cari al cimitero di San Michele da zone a forte presenza residenziale,  come la Giudecca, Dorsoduro o San Polo), ma anche a evidenti quanto ingiustificati aumenti delle spese che i parenti più prossimi si troveranno a sostenere per utilizzare i taxi acquei, spese che si vanno ad aggiungere ai costi già elevati delle cerimonie funebri che peraltro, vista la composizione demografica della Città storica, colpiscono in maniera particolare gli anziani, tra i soggetti più deboli del tessuto sociale cittadino;

Le scelte succitate risultano ancora più ingiustificate in una città con le caratteristiche territoriali di Venezia;

Nella speranza che

Tale vicenda possa essere ascritta alla “sola” insensibilità aziendale e non sia invece un concreto effetto dei processi di privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi che riducono tutto, in questo caso anche i  dolorosi momenti dell’accompagnamento dei propri cari nell’ultimo viaggio, ad un cinico calcolo aziendale;

Tutto ciò premesso e considerato si interpella l’assessore all’Ambiente  affinché  riferisca in merito alle decisioni aziendali su indicate, chiarendo se esse siano frutto di un indirizzo dettato dalla Giunta, e fornisca le necessarie soluzioni per il superamento di tale inusitato provvedimento e  il ristabilimento di una consuetudine da tutelare in quanto tra le più civili tra quelle in vigore.


 

Sebastiano Bonzio          
 
          

 

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