Testo Dopo la caduta della Serenissima, i nuovi governanti austriaci e successivamente i francesi svilupparono le fortificazioni della terraferma
Inizialmente non si trattava solo di rafforzare la difesa di Venezia, città di per sé dotata di barriere naturali e difficilmente isolabile in un assedio, ma di creare una roccaforte militare per l’esercito nazionale, formando un quadrilatero con un sistema di carattere prevalentemente offensivo e di controllo su tutto il Veneto.
Forte Marghera venne a sorgere in un terreno pianeggiante e acquitrinoso, sostituendo il piccolo borgo di Marghera, sede di ristoro e di deposito merci, punto di imbarco verso Venezia.
La fortificazione che si trovava ai margini della laguna, divenne il più grande dei numerosi forti militari con funzioni di base e di rifugio alle armate operanti nella terraferma, poi, soprattutto deposito di munizioni e sede di riparazione di armi, ruolo che ha conservato, sino in tempi recenti, cessando definitivamente la sua funzione militare il 30 giugno 1995.
Considerato che
- all’interno dell’area, uno spazio molto esteso, sono ancora presenti molti edifici di varia natura ed epoca ad oggi inutilizzati;
- all’interno di Forte Marghera trova ospitalità il Museo Militare che raccoglie reperti militari testimonianza dell’evoluzione del Forte fino alla grande Guerra;
- a detta dei gestori attuali, oltre ai reperti esposti, il museo possiede altri importanti reperti che non possono essere esposti, data l’esiguità degli spazi disponibili;
- la richiesta di visite, anche guidate, in continuo aumento, è indice dell’interesse che questo tipo di contenitori suscita nella cittadinanza;
Si interpella l’assessori competente
Affinché, verificata tale situazione, si discuta del problema in commissione per dare soluzione al problema sollevato dagli attuali gestori del museo
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