Contenuti della pagina

Logo    Interrogazione

Oggetto: Senza dimora


nr. d'ordine

nr. protocollo

data pubbl.

proponente

assessore/i
competente/i

data Protocollo

data Scadenza

tipo risposta

1103

179

11/9/2007

Raffaele Speranzon
 

Assessore Delia Murer
 
e per conoscenza
 
Al Presidente III^ Commissione
 
Ai Presidenti delle Municipalità

14/9/2007

14/10/2007

in Commissione


 

Testo
 
Il sottoscritto consigliere,

premesso che:

- da anni il Comune di Venezia ha deciso di avvalersi dei servizi della cooperativa Caracol per attività di contrasto al disagio;
- La cooperativa Caracol è nota in città per il legame con il Centro sociale Rivolta di Marghera;

considerato che:

- non risulta allo scrivente che l’ex biscottificio “Paolini e Villani” (Rivolta) abbia i requisiti e permessi perché al suo interno possa configurarsi un’attività ricettiva;
- dalla stampa si apprende che nel solo 2007 vengono spesi per i senza fissa dimora 558 mila euro.
- Calcolando in qualche decina il numero dei senza tetto, il costo pro capite è spaventosamente ed ingiustificatamente alto;
- La Cooperativa Caracol mette a disposizione 20 brande al Rivolta e che il costo di queste è pari se non superiore a quello degli alberghi a 4 stelle in terraferma;
- Il comune anche a causa di questi sperperi non è in grado di soddisfare se non in minima parte la richiesta di contributi all’affitto da parte delle famiglie residenti meno abbienti;
- Il comune di Venezia ha perso l’abitudine di predisporre dei bandi pubblici per la gestione dei delicati ed onerosi servizi esterni di prossimità al disagio;
- La Giunta continua a disattendere la mozione 598/06 presentata dallo scrivente ed approvata dal Consiglio Comunale che invita Sindaco ed assessori : “1. a sospendere qualsiasi tipo di collaborazione in essere con strutture associative e/o societarie collegate a vario titolo al mondo dei centri sociali;
2. ad adoperarsi affinché in futuro l’immobile di Marghera denominato “ex Paolini & Villani venga davvero destinato ad attività utili a tutta la cittadinanza;
3. a vigilare sulle attività che vengono svolte all’interno dei centri sociali Rivolta e Morion;”

Chiede:

1. di conoscere per quale ragione non viene data applicazione a quanto richiesto dal consiglio comunale con la mozione 598;
2. perché non vengano sempre predisposti, quando vi è la necessità di esternalizzare un servizio, dei bandi pubblici aperti alla città ed a tutte le strutture societarie e/o cooperativistiche e/o associative operanti all’interno del Comune, nell’ottica di garantire maggiore trasparenza ma anche di ridurre costi e migliorare la qualità dei servizi, valutando la competenza e l’esperienza delle strutture;
3. Se il Centro sociale Rivolta disponga di tutti i requisiti di legge e di destinazione urbanistica perché al suo interno possa essere intrapresa un’attività ricettiva;
4. come sia possibile che vi siano incredibili difformità tra associazioni o cooperative che svolgono lo stesso servizio nell’assegnazione dei fondi a loro disposizione.


 

Raffaele Speranzon          
 
          

 

invia INVIA PAGINA stampa STAMPA