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Oggetto: ESECUZIONE LAVORI PILO MOROSINI A S.STEFANO: SONO PEGGIORATE LE CONDIZIONI DELLA PARTE IN PIETRA


nr. d'ordine

nr. protocollo

data pubbl.

proponente

assessore/i
competente/i

data Protocollo

data Scadenza

tipo risposta

1053

152

19/7/2007

Raffaele Speranzon
 

Assessore Mara Rumiz
 
e per conoscenza
 
Al Presidente IV^ Commissione
 
Al Presidente Municipalità di Venezia - Murano - Burano

23/7/2007

22/8/2007

in Commissione


Aggiornamenti

risposta

data pubbl.

testo

scritta 

22/8/2007 

Leggi 

in Commissione 

15/7/2008 

Leggi verbale 


 

Testo
 
Il sottoscritto,

PREMESSO E CONSIDERATO CHE:
Ø      Sono finalmente terminati il 13 luglio 2007 i lavori al pilo dedicato al doge Morosini in campo S.Stefano, la consegna dei quali era stata prevista prima l’8 gennaio 2007, poi posticipata alla fine di maggio 2007;

Ø      Per ottenere il recupero del pilo Alleanza Nazionale si era impegnata sin dal maggio 2000. Andato a verificare personalmente nel mese di maggio nel cantiere l’amara scoperta è quella di lavori che non solo erano in ritardo, ma sembravano assolutamente inadeguati: schegge della vecchia pietra del basamento erano schizzate in tutto il campo, anche fuori dall’impalcatura, gli scalini presentavano segni evidenti di rotture recentissime, Possibile che dopo sette anni di attesa e mesi di cantiere l’impressione visiva fosse così degradata? Siamo certi che i lavori siano stati svolti con tutta la cura che la vetustà e il valore simbolico di quel monumento – ricordiamolo, donato alla città da un comitato di cittadini – esigevano?;

Ø      A seguito di una interrogazione presentata dal capogruppo di An della Municipalità di Venezia, Pietro Bortoluzzi, si rispondeva che “l'allestimento del cantiere, il restauro della parte in pietra, i trasporti e il montaggio dell'asta in legno sono finanziati dal Comune di Venezia e seguiti dalla Direzione Progettazione ed Esecuzione Lavori; responsabile del procedimento è l'arch. Roberto Benvenuti, Direttore dei lavori l'arch. Martina Meng”;

Ø      Non risulta accettabile che pubblici denari per il restauro di un’opera minore ma simbolicamente importante per la città vengano utilizzati in modo sbagliato;

CHIEDE:
-          che venga verificata la qualità dei lavori e la sicurezza visto che le spaccature presenti sui gradini creano spigoli vivi pericolosi;

-          perchè alla rimozione del cantiere la vista delle condizioni del pilo, dopo i restauri, appare a dir poco deludente: in particolar modo sono evidenti grosse sbeccature e rotture negli scalini (che non esistevano prima dell’allestimento del cantiere), la parte in pietra è ridotta in condizioni pietose, e la campana appare restaurata in modo grossolano;

-          per quale motivo alla consegna dei lavori la situazione del pilo, eccezion fatta per l’asta (che è nuova), risulta a prima vista addirittura peggiore di prima per quel che concerne le parti in pietra, e per nulla soddisfacente per quel che concerne la campana;

-          Come mai sulla parte in pietra non sono più leggibili le parole che erano incise a ricordo del doge Francesco Morosini, il Peoloponnesiaco, al quale il campo Santo Stefano è dedicato;

-          Quanti soldi pubblici sono stati buttati per i lavori al pilo Morosini


 
Leggi documento allegato
 

Raffaele Speranzon          
 
          

 

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