Testo Il sottoscritto,
PREMESSO E CONSIDERATO CHE:
Ø Sono finalmente terminati il 13 luglio 2007 i lavori al pilo dedicato al doge Morosini in campo S.Stefano, la consegna dei quali era stata prevista prima l’8 gennaio 2007, poi posticipata alla fine di maggio 2007;
Ø Per ottenere il recupero del pilo Alleanza Nazionale si era impegnata sin dal maggio 2000. Andato a verificare personalmente nel mese di maggio nel cantiere l’amara scoperta è quella di lavori che non solo erano in ritardo, ma sembravano assolutamente inadeguati: schegge della vecchia pietra del basamento erano schizzate in tutto il campo, anche fuori dall’impalcatura, gli scalini presentavano segni evidenti di rotture recentissime, Possibile che dopo sette anni di attesa e mesi di cantiere l’impressione visiva fosse così degradata? Siamo certi che i lavori siano stati svolti con tutta la cura che la vetustà e il valore simbolico di quel monumento – ricordiamolo, donato alla città da un comitato di cittadini – esigevano?;
Ø A seguito di una interrogazione presentata dal capogruppo di An della Municipalità di Venezia, Pietro Bortoluzzi, si rispondeva che “l'allestimento del cantiere, il restauro della parte in pietra, i trasporti e il montaggio dell'asta in legno sono finanziati dal Comune di Venezia e seguiti dalla Direzione Progettazione ed Esecuzione Lavori; responsabile del procedimento è l'arch. Roberto Benvenuti, Direttore dei lavori l'arch. Martina Meng”;
Ø Non risulta accettabile che pubblici denari per il restauro di un’opera minore ma simbolicamente importante per la città vengano utilizzati in modo sbagliato;
CHIEDE:
- che venga verificata la qualità dei lavori e la sicurezza visto che le spaccature presenti sui gradini creano spigoli vivi pericolosi;
- perchè alla rimozione del cantiere la vista delle condizioni del pilo, dopo i restauri, appare a dir poco deludente: in particolar modo sono evidenti grosse sbeccature e rotture negli scalini (che non esistevano prima dell’allestimento del cantiere), la parte in pietra è ridotta in condizioni pietose, e la campana appare restaurata in modo grossolano;
- per quale motivo alla consegna dei lavori la situazione del pilo, eccezion fatta per l’asta (che è nuova), risulta a prima vista addirittura peggiore di prima per quel che concerne le parti in pietra, e per nulla soddisfacente per quel che concerne la campana;
- Come mai sulla parte in pietra non sono più leggibili le parole che erano incise a ricordo del doge Francesco Morosini, il Peoloponnesiaco, al quale il campo Santo Stefano è dedicato;
- Quanti soldi pubblici sono stati buttati per i lavori al pilo Morosini
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