Sei in: il comune > consiglio comunale > consiglio comunale 2000 2005 >
Contenuti della pagina

verbale - IX^ Commissione
Seduta del 11/11/2004

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

leggi documento leggi documento apri tabella

 


Consiglieri componenti la Commissione: Livio Marini, Giorgio Reato, Andrea Dapporto, Piero Rosa Salva, Alberta Rincorosi, Danilo Rosan, Andreina Corso, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Gianfranco Bettin, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Gabriele Senno, Antonio Cavaliere, Paolo Dall'Agnola, Pier Giovanni Brunetta, Raffaele Speranzon, Luciano Pomoni, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Giorgio Reato, Danilo Rosan, Enrico Nardin, Renato Darsič, Gabriele Senno, Paolo Dall'Agnola, Pier Giovanni Brunetta, Luca Rizzi (sostituisce Antonio Cavaliere)


Altri presenti: Assessore al Personale: Luciano De Gaspari, Direttore del Personale: Michele Guerra, CGIL - FP: Tiziana Gregolin, CSIL FPS: Mario Berti, C.S.A.: Volpato Andrea, Rappresentanti lavoratori Co.Co.Co. del Comune di Venezia


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Verifica dello stato attuale dell'accordo sulle assunzioni del precariato Co.Co.Co..


Verbale della seduta
 

Alle ore 11.30, il Presidente della IX^ Commissione Consiliare, Renato Darsiè, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.

DARSIE’ introduce la discussione ricordando ai membri della Commissione che è entrata in vigore la nuova normativa nazionale che modifica la regolamentazione dei lavoratori precari, prevedendo l’introduzione dei contratti a progetto in sostituzione dei contratti di collaborazione coordinata e continuativa. La situazione all’interno del Comune di Venezia evidenzia la presenza di nr. 161 lavoratori il cui contratto scadrà il 31/12/2004, e altri 28 lavoratori precari in scadenza per i primi mesi dell’anno 2005. Chiede alla giunta di indicare il modo per operare, nel rispetto della normativa nazionale e della legge finanziaria, per cercare di risolvere questo problema, dove i Comuni continuano a spendere lo stesso i soldi per i lavoratori per mantenere le qualità dei servizi erogati a discapito della precarietà del lavoro.

Viene data la parola all’Assessore al Personale.

DE GASPARI riassume sinteticamente le evoluzioni intercorse dall’accordo di Dicembre 2003 sul tema delle collaborazioni coordinate e continuative e l’ultimo accordo quadro di settembre 2004, dove già nell’ultimo bilancio di esercizio si prevedeva la riduzione del numero di co.co.co. trovando degli strumenti possibili alternativi. Premette due cose alla commissione:

  • il nuovo regime del lavoro a progetto non riguarda la Pubblica Amministrazione
  • la complicata situazione è “figlia“ dei blocchi delle assunzioni imposti dalla legge con un uso non sempre giustificato del lavoro determinato

Propone di distinguere specificatamente due categorie di lavoratori, quelli tipici di co.co.co con progetti a termine e con alte professionalità, e i lavoratori che svolgono un’attività simile al tempo indeterminato. Attualmente il numero di lavoratori è di 189, nel 2003 erano 220, e nell’arco di un solo anno si è provveduto alla riduzione grazie alla selezione per titoli di nr. 30 persone con contratto di lavoro a tempo determinato da inserire nelle politiche sociali ed educative, e nr. 12 persone tramite il concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato come educatori. Continua che nel frattempo le diverse necessità hanno fatto si che si accendessero nuovi rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, ricordando che esistono le norme e i criteri di trasparenza e coerenza rispettto alle caratteristiche professionali che si devono avere. Propone una riduzione di ulteriori 60 unità, considerando che in un Comune come quello di Venezia con circa 2860 dipendenti e 80 Dirigenti, circa 130 lavoratori co.co.co sono un numero fisiologico. Per queste 60 unità si provvederà verso Gennaio ad una selezione per titoli per un assunzione a tempo determinato distinguendo le diverse figure professionali e valorizzando le professionalità acquisite all’interno dell’Amministrazione per costituirne un patrimonio. Conclude con l’indicazione di rinnovare i contratti di co.co.co in scadenza per poi trasformarli in altre tipologie di lavoro nel rispetto delle normative attuali.

DARSIE’ sintetizza l’esposizione dell’Assessore, sottolineando la preoccupazione dei lavoratori per una possibile interruzione del loro attuale rapporto di lavoro, ma che in base alle affermazioni si trasformerà in un’altra tipologia meglio regolamentata.

REATO constata la relazione completa sulla “criticità“ dei lavoratori precari e come è stata stravolta, a volte, la normativa con l’uso fattone dal Comune di Venezia e dalle aziende partecipate. Evidenzia il fatto che il Comune poteva optare nel passato per delle scelte di continuità nei rapporti di lavoro con maggiore tutela per i dipendenti ( es. ferie e malattia ) considerando l’integrazione che i lavoratori devono fare con l’Amministrazione. Chiede:

  • un’azione di vigilanza e di controllo da estendersi, non solo al Comune ma, anche a tutte le aziende “pubbliche” dove il Comune ne detiene la proprietà con i dati relativi ai rapporti di lavoro intercorsi negli ultimi 3 anni
  • tutti gli avvisi di selezione dei co.co.co apparsi negli ultimi anni con le relative specificità richieste dal bando.

NARDIN critica il metodo dell’azione, dubitando sul fatto che sia il Consiglio Comunale a “dare“ indirizzi sul come operare. Condivide anche lui le preoccupazioni emerse e sul fatto che molto spesso i co.co.co sono funzionali alle attività istituzionali

ROSAN chiede se il totale dei lavoratori co.co.co comprende anche le Istituzioni, e quindi riguarda anche loro il tentativo di riduzione del numero, e i relativi criteri di selezione dei co.co.co. Fa l’esempio dell’Istituzione Abitare Venezia e propone di trovare altre soluzioni per cercare di assumere i lavoratori precari.

DARSIE’ come membro della commissione è convinto che la situazione attuale è di forte precarietà, e che il comune deve assumersi le responsabilità per ridurre queste situazioni di incertezza. Chiede:

  • il numero di concorsi a tempo indeterminato che l’amministrazione bandirà
  • che tutti quelli che non sono a progetto, e quindi sono organici al Comune di Venezia, vengano assunti a tempo indeterminato
  • che venga assicurato per tutti il rapporto di lavoro al 31/12/2004, rinnovandolo
  • che l’Assessore comunichi quali assessorati hanno assunto “con poca trasparenza“ lavoratori co.co.co

Propone ai membri della Commissione di riportare in Consiglio Comunale, un ordine del giorno per far assumere alla Giunta la propria responsabilità.

RIZZI condivide le opinioni e i timori degli altri membri della Commissione. Sottolinea il fatto di dare maggiore trasparenza, con più chiarezza, nei criteri delle selezioni per le assunzioni dei lavoratori.

GREGOLIN sottolinea il fatto che l’Amministrazione Comunale a volte ha usato in modo spropositato e non sempre “giusto” il lavoro atipico e precario, con i lavoratori privati delle principali garanzie e diritti. Pone l’attenzione sul ruolo delle Istituzioni e sulle nuove prospettive di modalità di assunzione.

DALL’AGNOLA osserva la precarietà del lavoro di queste persone, e sottolinea il fatto che bisogna rispettare le regole imposte dalla normativa nazionale per non finire nell’irregolarietà.

SGUOTTI sottolinea il fatto che la maggior parte dei lavoratori co.co.co. hanno paura per la loro situazione che scadrà a fine anno e per le prospettive di futuro, dopo aver acquisito professionalità proprie lavorando per l’amministrazione Comunale.

BERTI afferma il fatto che bisogna cercare di individuare dei percorsi per ridurre la precarizzazione del lavoro, anche in vista delle prossime riunioni tra l’Amministrazione Comunale e i sindacati.

DE GASPERI ricorda che 2 anni fa è stato istituito il “contratto tipo“ per tutti i lavoratori co.co.co. con maggiori diritti per gli stessi lavoratori, e che in certe situazioni si è “abusato” di tale strumento ma che è pur sempre un occasione di lavoro che ha permesso di far funzionare i servizi comunali. L’operazione sui 60 lavoratori è già qualcosa in senso della riduzione e riguarderà principalmente figure amministrative.

GUERRA descrive le procedure usate per le due precedenti selezioni di personale.

DE GASPARI si impegna a vedere la questione promossa dal consigliere Reato in merito alla situazione delle “aziende nostre” e le Istituzioni. Si dichiara disponibile ad analizzare alternative e proposte per una maggiore stabilità nei rapporti di lavoro e per una maggiore serenità di vita dei lavoratori stessi.

DARSIE’ propone di convocare successivamente la commissione consiliare con:

  • l’audizione dei responsabili delle Aziende per capirne il loro stato attuale in merito al lavoro precario
  • i dati relativi alle proprie dotazioni organiche delle Istituzioni
  • riproporre un Ordine del Giorno in Consiglio Comunale per discutere la situazione del precariato

Alle ore 13.00 Presidente della IX^ Commissione Consiliare, Renato Darsiè esaurito l'ordine del giorno e in assenza di altre richieste di intervento,dichiara chiusa la seduta


 

 

invia INVIA PAGINA stampa STAMPA