Sei in: il comune > consiglio comunale > consiglio comunale 2000 2005 >
Contenuti della pagina

verbale - IX^ Commissione
Seduta del 09/09/2004

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

leggi documento leggi documento apri tabella

 


Consiglieri componenti la Commissione: Livio Marini, Giorgio Reato, Andrea Dapporto, Piero Rosa Salva, Alberta Rincorosi, Danilo Rosan, Andreina Corso, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Gianfranco Bettin, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Gabriele Senno, Antonio Cavaliere, Paolo Dall'Agnola, Pier Giovanni Brunetta, Raffaele Speranzon, Luciano Pomoni, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Livio Marini, Giorgio Reato, Andrea Dapporto, Andreina Corso, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Renato Darsič, Gabriele Senno, Paolo Dall'Agnola, Giampietro Capogrosso (sostituisce Piero Rosa Salva), Saverio Centenaro (sostituisce Antonio Cavaliere), Michele Zuin (sostituisce Pier Giovanni Brunetta)


Altri presenti: Assessore all'Ambiente: Paolo Cacciari, Assessore alle Attivitā Produttive: Luciano de Gasperi, Dirigente Servizio Ambiente: Mario Scattolin, Rappresentante Unindustria: Dina Miglioranzi, Rappresentante Confartigianato: Stefano Biondi, Rappresentante Sindacale: Fracasso, Consigliere C. di Q. Murano: Mirco Rosin


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Verifica dello stato di adeguamento degli scarichi delle acque reflue delle vetrerie di Murano da realizzarsi entro il 31/12/2004.


Verbale della seduta
 

Alle ore 11.25, il Presidente della IX^ Commissione Consiliare, Renato Darsiè, constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta.

DARSIE': ricorda che nel corso del 2003 ci sono stati diversi incontri sul tema delle Vetrerie di Murano, e in coincidenza della scadenza dell’ennesima proroga per il 31/12/2004, è stata indetta questa riunione della Commissione Consiliare proprio per valutare lo stato di adeguamento, ovvero quante vetrerie si sono già adeguate con la normativa vigente per gli scarichi delle acque reflue.

SCATTOLIN: effettua una piccola cronistoria sul tema degli adeguamenti degli scarichi delle acque reflue delle Vetrerie di Murano, ricordando che sono passati 31 anni nei quali le aziende potevano mettersi in regola con le normative e che l’ultima proroga è stata quella del 31/12/2001. Con i dati in suo possesso afferma che alla data di Novembre 2003, a 48 aziende erano stati approvati i progetti per lo sviluppo della parte tecnologica per l’adeguamento degli scarichi, ma che a tuttora non è pervenuta nessuna comunicazione di fine lavori al Magistrato alle Acque, e che quindi risultano ancora 48 “ posizione aperte “. Inoltre ricorda che circa 20 aziende hanno fatto ricorso presso il T.A.R.

DARSIE’: sottolinea il fatto che 48 aziende hanno degli accordi di programma sugli scarichi delle acque reflue, ma che nessuna ha ancora concluso l’impianto dandone comunicazione. Chiede chiarimenti in merito al ricorso al T.A.R. presentato dal gruppo limitato di aziende.

SCATTOLIN: risponde che l’oggetto del ricorso amministrativo presentato al T.A.R., verte sul ruolo e sulle prescrizioni imposte dal Comune di Venezia nella gestione degli scarichi delle Vetrerie, tale giudizio dovrebbe avvenire per metà mese di Ottobre. Ribadisce il fatto che sono anni che le Vetrerie di Murano devono mettersi in regola con le normative vigenti.

FRACASSO: afferma che le vetrerie di Murano sono un aspetto particolare, e che dovrebbe sempre esserci una coerenza tra le attività artistico – commerciali e la tutela dell’ambiente, dove i primi ad intervenire per tutelarlo dovrebbe essere gli stessi artigiani ed industriali. Secondo lui, c’è poca chiarezza sul come attuare le prescrizioni previste dalla normativa, e per quanto è a conoscenza le grandi aziende si stanno adeguando applicando la normativa prevista per gli scarichi delle acque reflue in laguna.

DARSIE’: ricorda che i dati presentati dal Dott. Scattolin affermano che 48 aziende hanno le richieste approvate, ma che manca la documentazione di fine opera per queste installazioni, chiedendo se è a conoscenza che le stanno e quindi presentando la documentazione finale.

FRACASSO: risponde che gli stessi imprenditori e artigiani dovrebbero rispondere degli stati d’adeguamento degli impianti, e che a lui risulta che le grandi aziende si stanno adeguando. Ribadisce il concetto di adeguamento degli impianti senza ulteriori proroghe per le “aziende ritardatarie”.

ZUIN: chiede agli assessori presenti se hanno maggiori informazioni sulla situazione delle Vetrerie di Murano.

DAPPORTO: si pone il problema di quali sarebbero i tempi di permanenza di queste attività se non venisse concessa un ulteriore proroga. Ribadisce il fatto che chi doveva prendersi la responsabilità dell’adeguamento degli impianti se la deve assumere.

DARSIE’: ricorda ai componenti della Commissione Consiliare che questa convocazione è stata effettuata a Settembre, quindi 3 mesi prima della scadenza della proroga, proprio per capire lo “stato dell’arte” dell’adeguamento degli impianti di scarico delle Vetrerie, visto che alcune di esse starebbero chiedendo una ulteriore proroga.

CACCIARI: ricorda che c’era stato un tavolo di lavoro tra i tecnici Comunali e i rappresentati della Associazioni artigiane ed industriali per concordare le linee di azione in merito agli adeguamenti degli scarichi delle acque reflue delle Vetrerie; lo stesso Comune aveva proposto gli impianti costruiti non da un solo produttore ma da più ditte. Le categorie avevano avanzato altre soluzioni sperimentali che il Magistrato alle Acque avrebbe verificato. Dopo l’accordo tra il Comune e le associazioni, non aveva più senso continuare con il ricorso presentato al T.A.R., ma le stesse categorie preferivano mantenerlo.

DE GASPERI: afferma che partendo dal principio che bisogna applicare le leggi attuali in materia di scarichi in laguna, anche se condivide un'ipotesi di modifica dei principi fissati, pone anche il punto sulle difficoltà causate dalla “crisi economica” in atto, dando la massima disponibilità al confronto per unire le forze ed affrontare in maniera sistematica per tutti, il problema degli scarichi delle acque reflue.

ROSIN: pone oltre al problema degli scarichi delle vetrerie di Murano anche il problema delle “fosse settiche”, e afferma che molti “vetrai” sono quasi a norma sugli scarichi in laguna grazie agli impianti a circuito chiuso delle acque.

VAZZOLER: sottolinea il fatto che le proroghe e ricorsi non sono altro che un tentativo per non affrontare i problemi alla base rinviandolo nel tempo. Sollecita un nuovo intervento Statale per chiarire meglio la situazione e creare meno confusione negli operatori stessi.

SCATTOLIN: spiega l’iter d’approvazione di un impianto per il trattamento delle acque reflue delle vetrerie di Murano che inizia con l’approvazione del progetto, la realizzazione dell’impianto, la verifica e successiva autorizzazione da parte del Magistrato alle Acque, l’inizio di attività dell’impianto; ad oggi il Magistrato alle Acque non ha avuto notizie di fine lavori dei progetti presentati. Continua affermando che tra il 1973 e il 2002 la regolamentazione degli scarichi delle acque reflue delle vetrerie era compito della Regione sentito il Magistrato alle Acque, successivamente dal 24/12/2002 è stato individuato come organismo responsabile il Comune di Venezia, ed in 10 mesi sono stati approvati tutti e 48 i progetti presentati dalle varie vetrerie.

MIGLIORANZI: afferma che molti industriali stanno realizzando gli impianti, con alcuni che li hanno già conclusi, e per fine anno tutti si saranno messi a norma. Ricorda che ad agosto di questo anno è entrata in vigore una nuova normativa molto più rigida sugli scarichi delle acque, con la presentazione di integrazioni di progetti di adeguamento a “moduli“ con l’utilizzo dell’acqua di prima pioggia come reintegro. Continua affermando che loro monitorizzano una parte delle aziende, ad esclusione di quelle artigianali, e prorogare ulteriormente le scadenze non risolve il problema del “sistema Murano” nel suo complesso.

ZUIN: afferma che non può essere solo il Comune a dove risolvere il problema, chiedendo la massima collaborazione da parte di tutte le categorie per cercare di non spostare il problema nel tempo ma di risolverlo in maniera totale. Ricorda che il problema era stato presentato al sottosegretario al Governo, Martuscello, in occasione di una visita a Venezia, sollecitando dei nuovi e meno rigidi limiti alle emissioni effettuate in laguna.

BIONDI: pone il problema della questione economica che grava sugli artigiani Muranensi dove la crisi economica attuale non lascia molto ambito ad investimenti sulle problematiche ambientali, e sarebbe favorevole ad una proroga per permettere agli artigiani di realizzare gli impianti. Propone la realizzazione della fognatura industriale a Murano per portare le acque reflue alla Sacca Serenella con un unico impianto. Pone il problema dell’osso combustione e della Sacca Serenella il cui progetto è fermo da tre anni.

NARDIN: chiede in merito alla realizzazione di un impianto centralizzato per lo smaltimento degli scarichi delle acque reflue delle vetrerie di Murano.

ROSIN: risponde che la normativa vieta di scaricare in mare le acque lavorate, e chiede dei limiti più alti per il riciclo delle acque e tecnologie meno dispensive.

DARSIE’: ricorda che l’oggetto della convocazione è la verifica della situazione di adeguamento degli impianti delle vetrerie di Murano, per cercare di non arrivare “impreparati” alla scadenza della proroga con possibili sequestri di Vetrerie non a norma da parte della Magistratura. Per la fognatura centralizzata afferma che ci vorrebbero anni per realizzarla con un consistente esborso economico. Sintetizza le varie discussioni avvenute, chiedendo alle associazioni degli artigiani e degli industriali di avere lo stato di fatto dell’adeguamento degli scarichi delle acque reflue delle vetrerie, e ricordando che chi ha completato gli impianti di adeguamento può mandare i test finali al Dott. Scattolin.

Alle ore 12.45 il Presidente esaurito l'ordine del giorno dichiara chiusa la seduta.


 

 

indietro