Alle ore 17.00 la presidente Miatello, di concerto con il presidente della VII commissione Dall’Agnola, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
DALL’AGNOLA comunica ai presenti di aver ricevuto una telefonata dal presidente del Consiglio di Quartiere di Mestre Centro con la richiesta di essere sentito dalle commissioni sul problema dei confini della prossima municipalità di Mestre.
MIATELLO illustra i problemi che derivano dall’istituzione delle municipalità ricordando che la definizione dei confini risulta essere un fatto qualificante per la futura definizione dell’assetto istituzionale.
La presidente dà la parola al presidente della municipalità di Favaro per l’illustrazione del tema in rapporto con il quartiere di Carpenedo-Bissuola.
BERTO indica come problema da risolvere la situazione delle località di Prasecco e via Porto di Cavergnago che geograficamente sono insinuate nel territorio di Favaro ma amministrativamente
dipendono da Carpenedo esistendo da prima della realizzazione della statale 14bis. Infatti anche via Vallenari risulta spezzata in due dalla statale.
SIMIONATO conviene con Berto che l’aspetto geografico è importante ma ricorda che il “vissuto” di queste comunità continua a gravitare sui servizi e sulla comunità di Bissuola e Carpenedo. Ricorda che tempo addietro si era già proposto un’aggregazione diversa suscitando la ferma protesta dei cittadini residenti.
BORASO ribadisce il fatto che la statale 14bis ha tagliato il territorio di Carpenedo-Bissuola in due “consegnando” logicamente parte del territorio di Carpenedo-Bissuola alla municipalità di Favaro. E’ importante fare questa razionalizzazione, poiché il nuovo assetto istituzionale delle municipalità inciderà enormemente sull’amministrazione della cosa pubblica.
DAL CORSO esprime una valutazione positiva sui queste ultime considerazioni ponendo altresì all’attenzione dei commissari la situazione a Marghera, della zona dei residenti di parte di via delle Fontane e via Oriago tagliate dalla ferrovia con l’impossibilità dei cittadini di attraversarla il mancanza di sottopassi e quindi “costretti” ad usufruire dei servizi di Chirignago. Inoltre rendo nota l’esistenza di una petizione dei cittadini di Cipressina per l’aggregazione della località con la municipalità di Mestre.
MARINI interviene ponendo all’attenzione dei presenti alcuni principi ispiratori di questa importante riforma istituzionale. L’assegnazione alle nuove realtà amministrative di deleghe gestionali effettive, significando un nuovo modo di governare. Il consiglio comunale è impegnato ad approvare l’istituzione delle sei municipalità onde permettere ai cittadini di eleggere il prossimo anno sei organismi in grado di rappresentare realtà che potranno anche essere modificate con l’accordo di tutti. Esistono alcune realtà storiche a fianco di nuove realtà concretizzatesi con lo sviluppo della città di terraferma così come le realtà delle isole nel centro storico. Si deve votare questa proposta di deliberazione impegnandosi a promuovere un dibattito con i cittadini interessati alle modifiche territoriali in presenza di organismi legittimati a decidere. Pertanto per non ostacolare il raggiungimento della riforma, si deve approvare la proposta con gli attuali confini mancando il tempo per adeguare le sezioni elettorali ai confini dei collegi della Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.
BASSETTO esprime stupore nel sentire questi interventi poiché il Consiglio Comunale ha già votato, con l’approvazione delle modifiche allo statuto, l’assetto geografico delle municipalità. Ricorda infatti che i confini derivano dall’accorpamento dei territori dei vari quartieri senza aver proceduto a scorpori o accorpamenti. Una volta eletti i consigli delle municipalità si potrà procedere ad una ricognizione e predisporre le eventuali modifiche emerse dal dibattito con i cittadini. Per rispondere alle osservazioni emerse, ricorda che già con il vecchio regolamento sarebbe possibile procedere alle modifiche dei confini solo se decise prima del mese di Settembre.
CENTENARO puntualizza il fatto che la discussione sulla rivisitazione dei confini delle municipalità si può svolgere fin da subito. L’assessore competente aveva tutto il tempo per promuovere il dibattito con i quartieri ed i cittadini su questo tema e ricorda che a tutt’oggi i consigli di quartiere si stanno esprimendo su una nota dell’assessorato. Propone l’abrogazione dell’art. 20 del regolamento laddove si parla delle delegazioni di zona.
ROSA SALVA considerando come il Consiglio Comunale abbia già approvato le modifiche dello statuto, nello stesso tempo ha riaffermato le competenze territoriali dei quartieri. Conseguentemente, trattandosi di accorpamenti territoriali tra quartieri i territori delle municipalità, è necessario approvare questa proposta di deliberazione essendo un aspetto importante del programma politico di questa Amministrazione. Successivamente, le municipalità, ma anche i cittadini, potranno esprimersi anche con referendum su eventuali variazioni territoriali. Auspica quindi che i presidenti delle commissioni consiliari procedano con i lavori di esame della proposta di deliberazione e contemporaneamente si attivino per favorire il dibattito sull’eventuale definizione di nuovi confini dopo l’approvazione del regolamento delle municipalità.
MIATELLO riassumendo le opinioni emerse dal dibattito considera importante l’aspetto degli eventuali nuovi confini delle municipalità,ricordando ai presenti che i lavori delle commissioni continuano su aspetti emersi nella riunione precedente.
BERGANTIN concorda con l’intervento di Marini poiché il regolamento deve essere approvato al più presto per permettere l’avvio delle procedure elettorali con un quadro certo della suddivisione territoriale delle nuove municipalità. Ricorda inoltre che la riunione del 26 Luglio sarà l’ultima riunione del Consiglio Comunale prima della pausa estiva e pertanto sarebbe necessario licenziare il regolamento entro il 21 Luglio prossimo.
DALL’AGNOLA prende atto della volontà di alcuni consiglieri di approvare la proposta di deliberazione prendendo pure l’impegno di aprire un dibattito per la definizione dei confini delle municipalità. Pone altresì la necessità di fare chiarezza sui tempi e modalità da intraprendere per l’eventuale attuazione delle rettifiche dei confini per poter decidere con cognizione di causa. Ricorda che dopo l’audizione dei presidenti Berto e Simionato, è stato preso l’impegno di convocare il presidente di Mestre Centro, Gianluca Schiavon ed anche altri presidenti qualora fosse richiesto. Esprime il suo disaccordo nel fissare un limite temporale al dibattito su questo argomento.
BERTO ritiene necessario che il prossimo appuntamento elettorale sia affrontato con un quadro già definito riguardo i nuovi confini.
MIATELLO propone la riscrittura del meccanismo elettorale in quanto non viene esplicitato esattamente come si possano presentare coalizioni di liste di candidati se il metodo richiamato nella stesura dell’art. 2 del regolamento si riferisce alle norme del testo unico delle autonomie locali per i comuni al di sotto dei 15.000 abitanti e alla durata del commissariamento straordinario
BASSETTO afferma che la stesura iniziale si riferiva proprio alle modalità citate dalla Miatello e concorda sulla necessità di esplicitare le modalità di elezione. Riguardo la temporalità della durata in carica del commissario straordinario concorda nel riprendere la dicitura “la prima tornata utile”.
Comunque il riferimento normativo sarà pa procedure prevista per i comuni al di sotto dei 15.000 abitanti.
PETTENO’ N. chiede se allora sarà necessaria la ratifica dell’elezione del candidato presidente da parte del consiglio della municipalità.
BASSETTO risponde che con questa modalità di elezione non saranno necessari ulteriori provvedimenti poiché si tratta di elezione diretta a suffragio universale.
MIATELLO ricorda la possibile confusione terminologica nella descrizione degli organismi di governo e rappresentanza nelle municipalità.
BASSETTO ricorda che lo statuto approvato definisce la denominazione degli organismi e per cambiarla è necessario modificare lo statuto perché non si può surrogare con nessun altro provvedimento.
MIATELLO a chiusura del dibattito propone che nella prossima seduta delle commissioni sia convocato come da richiesta, il presidente del quartiere di Mestre Centro Gianluca Schiavon.
Alle ore 18.10 la seduta termina.