Verbale
Alle ore 17.50 la Presidente Agostini, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
AGOSTINI: punto 1) dell’o.d.g.: la nomina del secondo Vicepresidente si rende necessaria per un problema oggettivo di funzionalità della Commissione, poiché il primo Vicepresidente non ha mai partecipato ai lavori della stessa. Propone pertanto la nomina a Vicepresidente della cons. Alberta Rincorosi.
La Commissione concorda.
Visto l’assenso unanime viene nominata secondo Vicepresidente la cons. Alberta Rincorosi.
RINCOROSI: ringrazia la Commissione.
Ore 17.55
AGOSTINI: punto 2) dell’o.d.g.: anche se non c’è una delibera da esaminare ha ritenuto comunque opportuno sottoporre alla Commissione l’argomento, per fare il punto della situazione. Ricorda che dal 2001 al 2004 l’Amministrazione comunale ha affidato l’organizzazione del Carnevale alla Promove, per ottenere una condivisione di progetto dalle categorie economiche. Oggi però la convenzione è scaduta. Comunica di aver raccolto da parte di alcuni consiglieri una serie di critiche nei confronti dell'Assesorato alla Cultura, dovute al fatto che i programmi generali sul Carnevale dovevano essere illustrati in Commissione prima di venire pubblicati dalla stampa.
FREZZA: visto che la convenzione con Promove è scaduta, ritiene che ci si possa sentire liberi di interpellare altre categorie per valutarne l’interessamento e la disponibilità.
PERES: fa rilevare che l’esperienza con Promove è stata positiva, sia per i risultati ottenuti che per i costi sostenuti. Porta a conoscenza dei fatti che hanno portato al mancato rinnovo della convenzione con Promove (dopo la presentazione del progetto di massima per il Carnevale 2005 si è pensato di attendere la nomina del nuovo Presidente Samueli, il quale ha poi comunicato la sua non intenzione di occuparsi del Carnevale, perché l’AVA, della quale è anche Presidente, aveva fatto sapere di non poter più garantire il grosso della sponsorizzazione degli anni scorsi). Oltre a ciò si è verificata una ulteriore mancanza di finanziamenti della Regione, causata dall’entrata in vigore della nuova legge regionale.
Rimane quindi il contributo comunale di 200.000€, più gli sponsor che hanno confermato altri 200.000€, più eventuali altri nuovi sponsor che contiamo di reperire, per arrivare ad una cifra ragionevole di 6/700.000€. Partiamo quindi con la necessità di organizzare in proprio l’evento e con pochi fondi a disposizione, recuperando dall’esperienza del 2004 tutti gli stimoli e suggerimenti che sono pervenuti dalla città. L’idea è quella di proporre un carnevale più collegato a Venezia e ai veneziani, capace di attivare i luoghi della produzione culturale locale, che sappia dialogare con i quartieri, con i giovani e gli anziani. Si impone quindi una maggiore sobrietà rispetto al passato, dovuta non solo all’esiguità dei fondi a disposizione, ma anche alla necessità di garantire la sicurezza e al periodo invernale particolarmente anticipato, che potrà dare luogo a giornate fredde e acqua alta. Bisognerà mantenere comunque un dialogo con le categorie economiche. Comunica che si occuperanno della organizzazione il dott. Pillinini per la parte amministrativa il dott. Casarin per quella artistica. Si partirà dal concetto del Carnevale del linguaggio e delle contaminazioni culturali. Fa sapere di aver comunque contattato alcuni personaggi di rilevo del mondo dello spettacolo e dell’organizzazione di eventi, ai quali ha intenzione di affidare alcune iniziative particolari. Verrà valutata la fattibilità economico-organizzativa dei progetti che presenteranno.
Comunica infine l’intenzione di far mantenere la stessa quota di finanziamento di competenza del Comune erogata l’anno scorso (200.000€) per il Carnevale dei quartieri.
DALL’AGNOLA: ritiene che proprio per la carenza dei finanziamenti verficatasi quest’anno, si sarebbe reso necessario, prima di definire il programma in Giunta, effettuare un passaggio in Commissione per valutare la situazione.
PERES: precisa che in Giunta non ha ancora portato niente di ufficiale, ma solo una informativa generica.
DALL’AGNOLA: prende atto però che la stampa ha tratto sufficienti stimoli da quanto emerso in Giunta. Fa notare che l’anno scorso era stato dato un indirizzo per l’allungamento del periodo del Carnevale, che quest’anno non viene quindi rispettato. Ritiene che Promove, in quanto organizzazione che opera per i propri interessi, abbia tutto il diritto di dire no. Pone attenzione a non “spaccare” ulteriormente il Carnevale, facendo sì che si crei quello dei ricchi e quello della gente normale. O si decide che il Carnevale è un evento legato esclusivamente al Centro Storico, altrimenti va spalmato nel territorio in modo intelligente, senza frammentare i fondi ai quartieri decentrando eccessivamente le iniziative, ma organizzando eventi specifici, come ad es. la sfilata dei carri per il Centro di Mestre.
CORSO: chiede se il Carnevale sarebbe stato ugualmente un Carnevale dell’austerità se non ci fossero stati i tagli dei finanziamenti. Ritiene che la città non abbia bisogno di eventi costosi e che questa possa essere una occasione per recuperare i gruppi e le associazioni locali, che in passato non hanno avuto spazi per farsi conoscere, facendo salve comunque le manifestazioni legate alla tradizione.
AGOSTINI: fa notare come sia diventato strano a Venezia proporre di fare Goldoni al Teatro Goldoni, perché pare sia più prestigioso offrire un palcoscenico ai grandi nomi esterni alla città. Ritiene invece che ci sia il dovere istituzionale di ritrovare le ragioni storiche di un evento tipicamente veneziano come il Carnevale. Da questa necessità di dover ripensare l’organizzazione dovremmo partire per ripensare il Carnevale, sostenendo la produzione della città e ripartendo proprio da Goldoni (su questo preannuncia l’intenzione di presentare un ordine del giorno). A suo parere non sempre esternalizzare i servizi risulta conveniente e quindi, forse, gestire gli sponsor in prima persona può risultare vantaggioso. Propone di partire da noi stessi, con le risorse a disposizione, mantenendo le manifestazioni nei quartieri e connotandolo come il Carnevale dei Teatri, perché storicamente è in questi luoghi che il Carnevale si svolgeva a Venezia.
FREZZA: afferma che anche in presenza di momenti tragici bisogna comunque cercare il modo di sorridere. Dobbiamo fare di necessità virtù, utilizzando i nostri artisti e i nostri teatri. Propone una serie di strutture della città che potrebbero essere idonee ad ospitare le varie manifestazioni del Carnevale.
NARDIN: trova che l’occasione sia stimolante per il fatto che dovremo gestire in proprio l’evento. Vuole approfittare di questi momenti in Commissione per ragionare e trovare le soluzioni migliori, ad esempio sul tema del Carnevale, per il quale propone la rimessa in discussione del conflitto tra Occidente e Oriente. Propone poi, per contenere i costi, di proiettare le manifestazioni dei carnevali precedenti.
TUDORI (Teatro della Murata di Mestre): afferma: ben venga l’austerità, se questo serve a valorizzare le realtà locali. Fa sapere che nei piccoli teatri della città il carnevale viene sempre effettuato, con costi minimi. Conferma la assoluta disponibilità, anche per contattare artisti internazionali, ed invita l’Assessore ad interpellarli.
PERES: ribadisce che il periodo si è accorciato anche per motivi oggettivi (in particolare la mancanza di fondi). Sostiene la necessità che si crei un dialogo tra tutti gli attori protagonisti dell’evento. È contrario al Carnevale degli eventi, perché consuma la città senza creare niente e auspica la necessità di una crescita culturale sostenibile. Fa presente di aver sempre dimostrato disponibilità nei confronti delle associazioni locali, ma è comunque contrario ad un eccessivo campanilismo nelle scelte. Si dichiara favorevole alla proposta di “fare Goldoni al Goldoni”. È favorevole anche a fare il Carnevale dei luoghi, ma fa notare che poi tutti vogliono andare in Piazza S. Marco. Rileva la negatività del fatto che le categorie produttive non rispondano a queste iniziative, visto che sono i primi a beneficiarne.
Alle ore 19.20 la riunione ha termine.