Alle ore 17.20 la Presidente, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
AGOSTINI: sull'argomento in discussione è nostra intenzione esprimere un indirizzo che possa essere utile per le deliberazioni della Giunta. Fa presente che è in corso di predisposizione una proposta di deliberazione che andrà a riformare l'assetto organizzativo e amministrativo del Centro Culturale Candiani, con l'obiettivo di renderlo più funzionale. Al Forum della Cultura è stata evidenziata la grande vitalità del nostro territorio per quanto riguarda la proposta culturale, di conseguenza anche l'Amministrazione comunale deve attivarsi in modo adeguato per promuoverla e sostenerla, soprattutto attraverso idonei stanziamenti di Bilancio. Tema a parte poi riguarda la Biblioteca Civica.
PETTENO' P.: fa notare che nulla è stato ancora posto all'attenzione nè del Consiglio nè della Commissione riguardo al nuovo assetto organizzativo del Candiani, pertanto a tutt'oggi quello che era uno specifico obiettivo del programma dell'Amministrazione, rimane disatteso. Rileva che l'utilizzo del Candiani è sicuramente sottostimato rispetto alle sue potenzialità e che lo si continua a ritenere unicamente uno spazio espositivo quasi neutro, senza aprirlo ad altri settori di intervento che vengono richiesti dalla città, in particolare punti di aggregazione che servano da motore per le varie attività culturali. Ha notato che al Forum è stata presentata pochissima produzione culturale, a fronte invece dell'esistenza di molteplici realtà significative presenti nel territorio. Bisogna senz'altro garantire adeguate risorse finanziarie in Bilancio, altrimenti salteranno alcune prospettive importanti. Ritiene che il Forum sia stata una iniziativa lodevole ma inadeguata, perchè non ha raccolto la voce delle varie situazioni culturali in atto a Mestre, che non trovano spazio nella attuale politica culturale del Comune. A suo parere anche con risorse limitate si possono comunque realizzare interventi interessanti, magari redistribuendo i contributi in modo diverso.
PERES: ammette che purtroppo non vengono erogati abbastanza contributi alle Associazioni che lo meriterebbero. Dobbiamo capire quale è la vocazione del Candiani, anche se pare che l'arte contemporanea sia probabilmente quella più confacente. Da una ricerca effettuata dalla "Fondazione di Venezia" il Candiani appare riempito di mille contenuti. La proposta è di far nascere una entità indipendente che possa attirare l'attenzione dei privati per la loro compartecipazione alla gestione. Valuteremo quindi quale tra Istituzione e Fondazione possa essere la formula più idonea. Tra una settimana o poco più sarà pronta una proposta di deliberazione che ne aprirà il percorso procedurale. Sono già giunti pareri positivi da parte della Fondazione di Venezia, Unindustria, Camera di Commercio e altri. E' stata fatta poi una sperimentazione su una serie di iniziative (rapporti con la Biennale per utilizzo Parco S. Giuliano, utilizzo problematico dell'Arena per superamento dei decibel consentiti e conseguente taglio della programmazione musicale, rinnovamento dell'auditorium, varie mostre, ecc.). Proseguono gli incontri di letteratura che sono ora condizionati al costo zero dell'operazione, per mancanza di fondi. Il Forum ha sollevato il problema di Mestre come luogo di produzione e non solo fruizione di letteratura e ciò può siginficare anche la generazione di nuovi posti di lavoro. Condivide la proposta del rilevamento dei cinema Furlan a Venezia ma non a Mestre. Altri argomenti scaturiti dal Forum sono l'individuazione dei luoghi fisici dove fare cultura nonchè altre indicazioni che l'Assessorato ha intenzione di valutare, con una serie di tavoli di approfondimento sui vari temi. Il Candiani ha quindi faticosamente individuato un proprio percorso, che ora bisogna portare avanti. Andrà inoltre definito l'incarico al consulente artistico Maurizio Cecconi.
BETTIN: sul Candiani non partiamo da zero, esistono già realtà interessanti che funzionano e che sono punto di riferimento per giovani e anziani, vanno solo promosse e potenziate. Anche la parte teatrale e quella dei convegni è utilizzata in modo soddisfacente. Il Candiani non può però essere l'unico riferimento per la connotazione culturale dell'intera Mestre e, viceversa, non deve far dipendere la sua importanza dalla grandezza delle sue esposizioni. E' un luogo molto utilizzato anche da altri soggetti definiti "minori", ma comunque riconosciuti in scala locale. Invita ad utilizzare al meglio le risorse che offre la struttura, la quale avrà certamente zone problematiche, ma che possono essere adeguatamente valorizzate.
DALL'AGNOLA: vorrebbe che la Commissione si attenesse di più al proprio ruolo istituzionale e non essere costretto quindi ad apprendere dalla stampa dei programmi culturali del Candiani. Sarebbe opportuno che un minimo di confronto avvenisse anche nell'ambito della Commissione, senza dover prendere atto di quello che succede a cose avvenute. Apprende ora che per il Candiani si sta scegliendo la strada della Fondazione, mentre ricorda che il Consiglio comunale si è già espresso sulla costituzione di una Istituzione. A suo parere ciò merita un doveroso dibattito in Commissione.
AGOSTINI: fa notare che più volte è stato affrontato il tema delle associazioni culturali private che operano in città le quali, a suo avviso, andrebbero opportunamente sostenute per aumentare l'offerta culturale nel territorio, senza dover incorrere in eccessive spese. Partendo quindi dall'esistente e incentivando l'attività del Candiani, otterremmo una più forte identità culturale della città. Più che prevedere iniziative espositive fini a se stesse, bisognerebbe che da queste si arrivasse poi a qualcosa di più importante e significativo. L'Assessorato dovrebbe fungere da agente moltiplicatore di quello che già esiste. Ribadisce però la necessità di acquisire maggiori risorse, anche eventualmente sottraendole da altre destinazioni.
PERES: ricorda che un anno fa il clima portava a ragionamenti più pesanti sul Centro Candiani e quindi prende atto con favore di quanto è emerso oggi. Mestre è una città che dedica troppe poche risorse alla cultura e merita molto di più. Sostiene che siamo andati sotto "il livello di rottura", e che non sia possibile contare sempre e solo sugli sponsor. Ritiene pertanto necessario effettuare un assestamento di Bilancio a luglio. la Fondazione di Venezia ha già stanziato dei fondi per la mostra "Mestre del '900". Mancano ad oggi circa 370.000 € per un piano che preveda il minimo indispensabile per Mestre, altrimenti la progammazione di fine anno non sarà garantita. Anche sulla galleria del contemporaneo ci sono trattative con la Fondazione di Venezia, ma sono emerse alcune difficoltà che contiamo di risolvere in autunno.
Alle ore 18.40 la riunione ha termine.