Verbale
Alle ore 15.30 il Presidente CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: comunica che l’Assessore Zordan ha chiesto di portare una deliberazione non iscritta all’ordine del giorno (P.D. 371/05 — Approvazione programma del Contratto di Quartiere II di Altobello).
MASCHIETTO: fa presente che la motivazione per cui si chiede alla Commissione di licenziare la deliberazione in questione è legata al fatto che formalmente non si è ancora ricevuto dal Ministero il Decreto di finanziamento. Siamo oggi ancora nei trenta giorni a disposizione del Ministero per la comunicazione ai Sindaci, ma una volta ricevuto il Decreto potrebbe non esserci più il tempo per approvare la deliberazione in Consiglio Comunale, visto che quest’ultimo cesserà la propria attività il 16.2.05.
CENTENARO: vista la disponibilità della Commissione ad aggiungere questo punto all’ordine del giorno comunica che lo stesso verrà inserito al punto 5).
GIROTTO: illustra il punto 1): è un piccolo edificio di proprietà della Curia, per il quale viene modificata la destinazione d’uso da “istruzione” a “C1.3”.
LUGATO: visto anche il parere favorevole della Municipalità, propone l’Allegato A.
DARSIE’: fa notare che, qualora dovesse cambiare la proprietà, la destinazione rimarrebbe a residenza.
CENTENARO: propone l’invio del punto 1) in Consiglio Comunale con parere favorevole all’unanimità. La Commissione approva.
Ore 15.35
ZORDAN: illustra il punto 2): è un’area di Malcontenta ottenuta con la monetizzazione degli oneri di urbanizzazione. Il parere della Municipalità è favorevole.
DARSIE’: ricorda che approvando il PRG di Porto Marghera si era stabilito che i proventi derivanti dalla trasformazione di P. Marghera dovevano essere destinati ad opere all’interno del perimetro del Quartiere, mentre oggi vediamo che il beneficio viene esteso anche ad altre aree. Si trova d’accordo su questa possibilità, ma solo per bonificare aree inquinate da materiali provenienti dalle produzioni di Porto Marghera.
ZORDAN: fa sapere che in queste aree è compresa anche l’area Miatello.
DARSIE’: precisa però che l’area Miatello è stata inquinata dagli stessi proprietari.
GIROTTO: fa presente che la monetizzazione non serve per disinquinare, ma solo per acquisire le aree.
RUDATIS: ricorda che questa proposta è stata sollecitata dalla stessa Municipalità di Marghera, che invitava a spendere queste risorse per le aree inquinate individuate dal Decreto Ronchi.
DALL’AGNOLA: fa notare che così facendo però vengono superati gli indirizzi del Masterplan.
RUDATIS: precisa che il Masterplan serve per il disinquinamento, mentre con questo provvedimento i soldi vengono spesi per acquisire e attrezzare le aree.
CENTENARO: propone l’invio del punto 2) in Consiglio Comunale con parere favorevole all’unanimità. Il cons. Speranzon chiede la discussione, pertanto il punto 2) viene inviato in Consiglio Comunale con discussione.
Ore 15.55
CENTENARO: punto 3): ricorda che l’illustrazione è già avvenuta. Il parere del Consiglio di Quartiere, chiesto con 48 ore di tempo, non è pervenuto e probabilmente non perverrà. Chiede chiarimenti sulla scheda 3.2.
GIROTTO: illustra la deliberazione. Sono previsti due possibili scenari: demolizione o mantenimento della ex scuola De Amicis.
CENTENARO: fa notare che il nuovo edificio è previsto sopra uno dei parcheggi più utilizzati e chiede che uso ne verrà fatto.
GIROTTO: fa presente che questo e gli altri edifici dovrebbero essere il corrispettivo (incentivo urbanistico) affinché il privato provveda a realizzare tutte le opere previste nella scheda.
BORASO: rileva che forse era più semplice analizzare solo questa scheda, che rappresenta la vera innovazione e fa presente che sulla stampa è già comparso il nome del professionista e dell’azienda che provvederanno a realizzare l’opera. Fa notare che verrà preclusa in modo irreparabile l’area del mercato. Si dovranno capire quali sono gli scenari in tutta questa partita. Non è d’accordo sulla previsione di edificare un edificio sull’unica area verde della scheda. Trova che l’operazione sia stata poco trasparente e che sarebbe stato più semplice quantificare una buonuscita per risolvere la questione “Cel-Ana”.
ZORDAN: fa notare che Via Palazzo non ha uno spazio che la concluda e con questa operazione si verrà a creare una piazzetta, verrà riutilizzata la ex scuola De Amicis come museo e realizzato l’edificio al posto del mercato che sarà ricollocato in Piazza Barche. Invita ad una azione coraggiosa per risolvere la questione “Cel-Ana”.
BERGANTIN: sostiene le motivazioni dell’Assessore e riconosce la validità dell’operazione e di tutti i suoi risvolti.
DAL CORSO: concorda sul tentativo di recupero storico, ma si chiede se il prezzo in cubatura concessa sia adeguato al vantaggio dell’operazione. Chiede poi di quanti piani sarà il parcheggio sotterraneo di Parco Ponci che, ricorda, è area pubblica.
GIROTTO: il parcheggio sotterraneo avrà 3 piani, di cui due pubblici.
ZORDAN: comunica che in questo ambito è stato presentato un Programma Integrato, le cui valutazioni sono state fatte dai nostri uffici.
BORASO: non è convinto: è scandaloso a suo parere che nel centro di Mestre, per abbattere 400 mc ci si debba caricare di 18000 mc, con un edificio di 6/7 piani, che si ricoprirà poi di antenne per telefonini.
DARSIE’: ricorda che sono anni che si discute sul centro storico di Mestre e che le schede proposte sono state viste più volte. Trova che l’operazione nel complesso sia seria, ma che serva una attenta valutazione scheda per scheda. Chiede ulteriori chiarimenti sulla scheda 3.2.
SPERANZON: ritiene che effettivamente la differenza di cubature denunciata dal cons. Boraso sia notevole e ciò richiede una discussione più approfondita sull’operazione, per valutarne la congruità.
Sostiene che sarebbe stato più opportuno avviare anche qui un concorso di progettazione per poter ottenere la scelta migliore. Sulle altezze degli edifici si chiede come mai i gruppi ambientalisti, che hanno sempre tenuto un atteggiamento al ribasso, in questo caso non hanno eccepito alcunché. Forse ci sono degli interessi di natura politica?
ZORDAN: fa sapere che questa variante è stata pensata per garantire l’operazione “Cel-Ana” nel caso il PIRUEA, che è in fase di preparazione, non dovesse andare in porto. Ritiene che il concorso di progettazione possa essere fattibile, proprio sulla base delle indicazioni della scheda.
DAL CORSO: fa presente di aver proprio lui introdotto la questione della congruità sullo scambio di cubature, che però non potrà mai essere paritaria, perché vanno valutati tutta una serie di parametri specifici. È d’accordo sulla impostazione della Variante, ma tuttavia si riserva di fare alcune valutazioni sulle cubature.
CENTENARO: chiede chiarimenti sulla scheda 4.2: se sia stato verificato il percorso del tram e sulla monetizzazione.
GIROTTO: risponde: si, è stato tenuto conto del percorso del tram. La variante si fa carico di risolvere il problema della realizzazione degli standard pubblici.
BISSACCO: chiede che venga realizzata una cartografia di confronto con la precedente variante, per mettere in evidenza le differenze, altrimenti diventa laboriosa e difficile la valutazione.
DARSIE’: fa notare che sulla scheda 4.2 manca l’articolazione dei metri cubi per ogni destinazione d’uso, che è importante anche per capire quali e quanti sono gli standard conseguenti.
GIROTTO: la destinazione d’uso degli edifici è uno dei temi principali della variante, che ha come obiettivo trovare il migliore assetto possibile per tutti gli spazi liberi. Non è possibile che si realizzi una unica proprietà e destinazione per tutto l’edificio.
BORASO: ricorda che stiamo parlando di 30.000 mc.
CAPOGROSSO: chiede se sia possibile quantificare il massimo degli standard per ogni scheda.
BISSACCO: propone di fare un’altra riunione con l’esame scheda per scheda della variante.
GIROTTO: si impegna a predisporre uno schema di comparazione e fornirlo ai consiglieri.
CENTENARO: fa rilevare che nella scheda 14.2 vi è un edificio di 34 metri e preannuncia un emendamento per abbassare l’altezza.
GIROTTO: precisa che si tratta di un refuso.
CENTENARO: propone l’invio del punto 3) in Consiglio Comunale con discussione, con un ulteriore passaggio nella riunione di venerdì prossimo. La Commissione approva.
BORASO: ribadisce la sua contrarietà alla variante.
Ore 17.25
CENTENARO: il punto 4) viene rinviato a venerdì prossimo. Riguardo al punto 5), non iscritto all’ordine del giorno, propone l’invio in Consiglio Comunale con parere favorevole all’unanimità. La Commissione approva.
Alle ore 17.30 la riunione ha termine.