Alle ore 15.40 il Presidente CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, invitando l’arch. Girotto ad illustrare il punto 1) e comunicando che la riunione di oggi è dedicata all’audizione dei cittadini e delle Associazioni di Campalto.
GIROTTO: illustra sinteticamente gli obiettivi del piano, i contenuti, le scelte progettuali, gli aspetti collegati all’ecosostenibilità.
CIAMPI: chiede come mai il piano preveda dei cambiamenti così consistenti nell’area di Via Morosina.
CHECCHIN: dà lettura di un documento dell’Associazione “Pro Campalto” (che viene allegato al presente verbale), nel quale si invita l’Amministrazione a tener conto del dissenso al piano da parte di una parte dei cittadini e delle Associazioni alle quali appartengono. Si lamenta riguardo: alla poca informazione sui contenuti del piano; al rischio di ghettizzazione; alle eccessive concentrazioni edilizie; alla distruzione del centro sportivo; ai danni ambientali; alla viabilità inadeguata; alla disparità di trattamento tra i cittadini e i proprietari di attività cosiddette inquinanti che, dismettendo l’attività ottengono cospicui premi di cubatura.
Invita a concedere invece ai piccoli proprietari la possibilità di edificare l’abitazione per i propri figli e propone una redistribuzione dei volumi edificabili tra le varie zone di Favaro.
PATELLI: come rappresentante dell’Associazione “Campalto viva” ritiene che la Variante rappresenti una grande occasione per Campalto per attuare una cambiamento che la trasformi da “dormitorio” a zona rivitalizzata. Sostiene che sia sfuggito a molti l’obiettivo principale del piano e che, anche se alcune proposte possono non essere condivise, non è il caso di etichettare gli interventi come “ecomostri”. Fa notare che c’è una certa preoccupazione sui criteri di attuazione del piano e auspica che nella fase delle osservazioni sia possibile discutere ancora su alcuni aspetti particolari.
CAMORATO: lamenta la diversità di trattamento dei cittadini. Chiede spiegazioni più dettagliate sul bypass viario a nord e sulla nuova strada a sud, in quanto ritiene che queste opere assomiglino alla operazione di sdoppiamento della Castellana, che ha creato notevoli difficoltà sulle aree interessate dall’intervento.
Chiede infine come verrà trasformata la nuova piazza e dove siano previsti i relativi parcheggi.
CORRO’: come rappresentante dell’Associazione “Campalto viva” ritiene che ci sia stata molta disinformazione e che questi non siano comunque dei temi nuovi per Campalto. Ricorda che la pianificazione urbanistica non è finalizzata ad accontentare i proprietari dei terreni, ma deve perseguire l’interesse generale della città. Chiede quali sono i tempi previsti per l’approvazione del piano.
FILIPPINI: condivide i contenuti della Variante e il parere della Municipalità e chiede notizie sui tempi di attuazione del progetto.
CELEGHIN: invita a tenere in considerazione la situazione dei piccoli proprietari, concedendo loro la possibilità di costruire.
TEGON: chiede cosa sia previsto nella zona di Via Chiarin.
RAGNI: si chiede come mai l’Associazione Campalto Viva sostenga questa Variante. Chiede che venga eliminata la previsione dei palazzi, privilegiando le case per i residenti.
URSEMEDI: fa presente la situazione di Via Cimitero che è spesso allagata.
BELLATO: sulla definizione delle aree PEEP fa notare che sono stati progettati lotti verdi nelle aree private.
BORASO: ricorda che il 24.9.01 è stato votato il nuovo PRG, con l’impegno contestuale di predisporre le 3 varianti strategiche e che dall’ora sono passati più di tre anni. Chiede come mai si è scelto di non far coincidere questo strumento con il nuovo PRG e ritiene che sarebbe utile visionare una tavola di confronto tra i due strumenti urbanistici, soprattutto per l’area di Via Morosina. Fa presente le difficoltà che si riscontreranno nel metter d’accordo comparti composti da 50/60 proprietari. Fa notare inoltre che l’area verde di Via Chiarin, di fronte al Villaggio Laguna, sparirà, e ritiene che sarebbe stato più equo distribuire l’edificazione sul territorio.
MECONI: sostiene che l’Amministrazione non abbia avuto la volontà politica di dare una risposta seria a questa questione e condivide l’intervento del sig. Checchin nella parte in cui chiede che non vengano cancellate le aspettative dei cittadini nel poter edificare per i propri figli, che attualmente sono costretti a trovare casa altrove e aumentano il fenomeno del pendolarismo. Afferma che l’Associazione Campalto Viva invece difenda i propri interessi. Fa notare che 1032 abitanti corrispondono ad altrettante autovetture e che non è stato realizzato nessun intervento adeguato per sopportare questo aumento di traffico. Fa presente che le lettere di protesta al Sindaco non servono a niente e che lui invece farà il possibile per convincere l’Assessore ad andare incontro alle reali esigenze dei cittadini.
VAZZOLER: ritiene che il metodo partecipativo usato sia corretto. Chiede due tavole di comparazione tra il PRG del 2001 e il piano integrato, per vedere se la programmazione è veramente cambiata in modo così radicale. Vuole capire esattamente di quanti abitanti crescerà Campalto. Rileva che in effetti le scelte edificatorie per l’edilizia pubblica danno un certo senso di pesantezza.
BISSACCO: ricorda che la scelta del piano integrato è stata fatta per dare risposte più organiche alle esigenze dei cittadini. Ritiene interessante capire quanti abitanti sarebbero scaturiti se avessimo accolto tutte le richieste di edificazione dei cittadini di Campalto, questo per confrontarle con le scelte attuate dal piano integrato. Sostiene che non sia più possibile concedere singole facoltà edificatorie a cittadini, per non incorrere negli errori del passato e che siano necessari adeguati servizi di supporto alla residenza nelle aree di espansione, che devono essere decise dall’Amministrazione. Ritiene che le aree PEEP siano indispensabili e che possano essere costruite con criteri di qualità. Comunica che il bypass viario è già in fase di approvazione, ma è evidente che si dovranno prevedere altre soluzioni viabilistiche, che porteranno ad una riqualificazione del centro di Campalto, magari pedonalizzandolo. Ricorda infine che con le osservazioni sarà possibile apportare ulteriori aggiustamenti.
CAPOGROSSO: ritiene importante il confronto con la cittadinanza. A suo parere il Consiglio comunale deve sentire le esigenze dei cittadini e poi portare avanti gli interessi, non delle singole fattispecie, ma della maggior parte della collettività.
NARDIN: a suo avviso c’è un problema a monte: capire se si riuscirà a votare la variante in Consiglio comunale entro la data del 28 febbraio 2005, visto il recente atteggiamento ostruzionistico dell’opposizione.
DAL CORSO: ritiene sicuramente importante che venga chiarito da parte della minoranza quale comportamento assumerà durante il voto di questa variante in Consiglio comunale. Chiede quale sia il rapporto del dimensionamento tra questo piano e il PRG per la Terraferma e se sia proprio necessario sacrificare aree verdi pubbliche per insediamenti residenziali. Propone di non edificare, o al limite spostare gli edifici in altri ambiti. Fa notare che il piano prevede la dismissione dei ripetitori Rai nella zona di passo Campalto e chiede come avverrà l’operazione.
VETTORELLO: mette in evidenza gli aspetti di riqualificazione e riorganizzazione del territorio, che sono gli obiettivi principali del piano. Il dibattito rimane comunque aperto, sia adesso che nel periodo delle osservazioni.
CENTENARO: garantisce che il piano verrà discusso in Commissione per tutte le sedute che saranno necessarie per il suo corretto approfondimento, ponendo però attenzione ai tempi della proroga regionale.
GIROTTO: fa presente che l’adozione della variante apre una fase nella quale entreranno in gioco i cittadini e le forme associative in modo più approfondito di quanto poteva essere fatto ora. Illustra le modifiche sostanziali previste dal piano integrato rispetto alle scelte del PRG.
Alle ore 17.40, essendo usciti i consiglieri Bergantin, Meconi, Capogrosso, Vettorello, Dall’Agnola, Senno e Boraso, viene a mancare il numero legale e pertanto viene conclusa la riunione della V Commissione.