Alle ore 14.15 il Presidente della VIII^a Commissione Consiliare, Luciano Pomoni, di concerto con il vice presidente della IV^a Commissione Consiliare, Nadi Pettenò e con il presidente della V^a Commissione Consiliare, Saverio Centenaro, assume la presidenza della Commissione Congiunta e constatata la presenza del numero legale di dichiara aperta la seduta, comunicando alcune precisazioni in merito alla Deliberazione in oggetto che era già stata trattata dalla Commissione patrimonio con un supplemento d’istruttoria.
BARATELLO critica nella proposta di deliberazione l’utilizzazione della dichiarazione di pubblica utilità per il progetto definitivo della viabilità pedonale nel sestier Scarpa di Pellestrina perché vincolante per la reiterazione del vincolo preordinato all’esproprio, non trovando secondo lui la funzione “propria” di pubblica utilità.
Viene data la parola al Direttore Vicario area Espropri.
FAVARETTO illustra la proposta di deliberazione dove nel caso del comparto 33, l’accessibilità alle aree pedonali lato laguna, in continuità della “carrizada” progettata e in parte già realizzata con regolare concessione edilizia, sarebbe prevista attraverso la definizione della viabilità pedonale pubblica di un‘area inedificata e di proprietà privata. L’espropriazione è necessaria per permettere il collegamento alla rete pubblica da parte della ditta SO.CO.VE s.r.l., a cui sarebbero imputate tutte le spese relative all’indennizzo. Illustra le osservazioni pervenute dai proprietari e le relative contro deduzioni fornite dall’Amministrazione.
POMONI chiede in merito alla rete fognaria esistente nel sestier Scarpa.
ZORDAN risponde che il collegamento è necessario per poter realizzare l’intera fognatura, visto che “manca” una piccola parte da completare. Continua affermando che attualmente esiste un dislivello da sanare tra i terreni confinanti, ma che non fa parte dell’oggetto della deliberazione in esame.
BARATELLO afferma che il dislivello rispetto alle “vecchie case” è consistente e di circa 50 cm, provocando notevoli disagi per i proprietari. Contesta la funzione di “uso pubblico” della proposta di deliberazione, concetto che deve valere per tutti come usufruizione. Pone dei dubbi sulla concessione da parte degli uffici della licenza di edificabilità già concessa per questa nuova costruzione.
MIATELLO osservando che la proposta di delibera è relativa alla reiterazione del vincolo preordinato all’azione espropriativa, sottolinea il fatto di “dover aiutare” i soggetti cittadini che hanno subito un danno nella maniera più veloce possibile.
DARSIE’ analizza il fatto che il nuovo fabbricato è già stato costruito, e che quindi le spese e le responsabilità provocate dai lavori devono essere a carico del costruttore, da contattare nell’ottica del risarcimento.
CITTADINI sottolineano il fatto che le loro case dopo i lavori di edificazione sono soggette a gravi problemi relativamente alle crepe e alle rotture dei muri, oltre ai frequenti allagamenti causati dal dislivello tra i terreni confinanti.
CAPOGROSSO osserva che la pubblica utilità ha comportato dei contenziosi e che la costruzione è oramai ultimata, e per renderla funzionale manca l’allacciamento finale per il collegamento alla rete fognaria. Propone una soluzione tecnica per i fondi delle proprietà adiacenti in modo che non diventino un “lago” quando piove.
BISACCO dice che il complesso oramai è stato realizzato, e che una serie di atti e controlli sono mancati nel proseguo del suo iter, creando di fatto notevoli difficoltà ad altri soggetti. Invita a valutare il fatto che, se non verrà approvato il provvedimento, ci sarà una inevitabile richiesta di danni. Chiede se senza collegamento alla rete fognaria, il nuovo complesso potrà avere l’abitabilità.
FAVARETTO afferma che nel rispetto della convenzione firmata, era prevista la possibilità di allacciamento alla rete fognaria e che in questo caso sarebbe inadempiente il Comune di Venezia per non averla permessa ai soggetti privati costruttori.
CITTADINI pongono dei dubbi in merito alla distanza degli edifici tra quelli “vecchi” e la nuova costruzione, e all’utilizzo dell’espropriazione per poter realizzare il “corridoio” mancante. Chiedono ai componenti delle Commissioni di venire a vedere di persona la precaria situazione.
BISACCO chiede se la proposta di deliberazione è anche una variante al PRG. E pertanto è anch’essa interessata dall’entrata in vigore della nuova legge urbanistica.
MIATELLO riafferma la preoccupazione per questa situazione, e chiede la soluzione migliore per risolvere tutti i problemi da parte degli uffici preposti.
CENTENARO chiede se la ditta proponente, la SO.CO.VE srl, sistemasse tutta questa situazione potrebbe essere una soluzione per tutti.
ZORDAN dichiara che il dislivello esistente è da sistemare per non danneggiare ulteriormente le case vicine.
FAVARETTO dice che la reiterazione del vincolo non è soggetta a scadenza della nuova legge regionale urbanistica essendo di carattere pubblico.
DARSIE’ propone di inviare una lettera agli Assessori competenti per cercare di trovare una soluzione e sistemare tutti i danni entro un determinato tempo prefissato per tutti i cittadini privati coinvolti.
BARATELLO elenca i due ordine di problemi, quello relativo al progetto approvato in origine e poi modificato con varianti in corso d’opera, e la necessità di una soluzione rapida per aiutare quelle persone che hanno subito un danno.
ZUIN propone di reiterare il vincolo preordinato all’esproprio e sistemare contestualmente le case danneggiate senza dover aspettare tempo ulteriore.
POMONI propone di sospendere l’esame della proposta di deliberazione e di riconvocare la commissione tra 15 giorni dopo un sopraluogo nel sestier Scarpa, inviando una lettera agli Assessori competenti per chiedere di trovare una soluzione usando il “buon senso” e chiarire definitivamente questa situazione.
Alle ore 15.15, in assenza di altre richieste di intervento, il Presidente dichiara chiusa la seduta.