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verbale - V^ Commissione
Seduta del 14/10/2004

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti la Commissione: Lorenzo Lugato, Ugo Bissacco, Pierluigi Gasparini, Maria Paola Miatello Petrovich, Alberta Rincorosi, Bruno Centanini, Pietrangelo Pettenō, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Flavio Dal Corso, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Sergio Meconi, Gabriele Senno, Saverio Centenaro, Renato Boraso, Nicola Bottacin, Luciano Pomoni, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Lorenzo Lugato, Pierluigi Gasparini, Maria Paola Miatello Petrovich, Alberta Rincorosi, Enrico Nardin, Flavio Dal Corso, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Saverio Centenaro, Renato Boraso, Giovanni Frezza (sostituisce Ugo Bissacco)


Altri presenti: Assessore all'Urbanistica: Guido Zordan; Drigenti/Funzionari Urbanistica e Pianificazione Strategica: A. Dina, G.B. Rudatis, G. De Vettor, B. Tombolato, G. Canziani, F. Scasso, O. Girotto. Pres. C.d.Q. Burano. M. Molin; Delegato Mun. Marghera: A. Ballin.


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione P.D.2730/04 - Adozione Variante Generale al PRG per le isole di Burano, Mazzorbo e Torcello in adeguamento al PALAV. (art. 50, comma 3° L.R. 61/85);
     
  2. Esame della proposta di deliberazione P.D. 3282/04 - Adozione Variante al PRG per l'isola di Murano - Sacca San Mattia. (art. 50, comma 3° L.R. 61/85);
     
  3. Esame della proposta di deliberazione P.D. 3408/04 - Variante al PRG per la Cittā Antrica ai sensi dell'art. 74 della L.R. 61/85 per la realizzazione delle centrali e delle linee di distribuzione gas medicali presso l'Ospedale Civile SS. Giovanni e Paolo di Venezia;
     
  4. Esame della proposta di deliberazione P.D. 3470/04 - Distanze tra gli edifici - Adozione di variante parziale alla normativa del PRG (art. 50, comma 4° L.R. 61/85);
     
  5. Esame della proposta di deliberazione P.D. 3468/04 - Adozione di Variante parziale al PRG (art. 50, comma 4°, lett. h) L.R. 61/85) per l'individuazione di un area a destinazione sportiva in V. De Marchi, 9 a Marghera;
     
  6. Illustrazione della proposta di deliberazione P.D. 3467/04 - Adozione Variante al PRG per l'area significativa di Villabona a Marghera (art. 50, comma 3° L.R. 61/85).


Verbale della seduta
 


Alle ore 15.25 il cons. CENTENARO, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

Punto 1): ricorda che la Variante è già stata illustrata e invita il Presidente del Consiglio di Quartiere di Burano ad illustrare il parere espresso.

MOLIN: illustra il parere favorevole con indicazioni, precisando che alcuni aspetti di dettaglio, vista l’urgenza, dovranno essere meglio approfonditi ed eventualmente modificati successivamente.

RUDATIS: illustra le controdeduzioni al parere del C.d.Q., le quali sostanzialmente accolgono le richieste contenute nel documento allegato. Fa sapere che l’accoglimento del punto 5 verrà tradotto in uno specifico emendamento. A suo parere le scale a chiocciola contrastano con la tipologia costruttiva di Burano.

TOMBOLATO: comunica che verrà presentato un emendamento anche sul punto 8 del parere, che riguarda la Scuola Barbon.

MOLIN: fa rilevare come la Variante di fatto non comporti miglioramenti sostanziali.

ZORDAN: si dispiace che il Consiglio di Quartiere sostenga di aver portato a casa poco con questa Variante e fa notare invece che le novità introdotte dalla variante porteranno ad un buon livello di miglioramento della situazione urbanistica dell’isola. Il lavoro è stato svolto in modo collaborativo e contempera la conservazione, con le necessità funzionali degli abitanti di Burano.

BORASO: chiede se le controdeduzioni sono un atto definitivo o possano ancora essere modificate relativamente alla questione delle scale a chiocciola e del PIP.

RUDATIS: ritiene che il PIP sia poco compatibile con il contesto ambientale.

CENTENARO: propone l’invio del punto 1) in Consiglio comunale con discussione, vista la presenza di emendamenti. La Commissione approva.

Ore 15.55

Entra il cons. Darsiè

DINA: illustra il punto 2): il parere del Consiglio di Quartiere è favorevole con una osservazione che chiede l’ampliamento dell’area. Illustra la relativa controdeduzione: è stata realizzata una indagine a campione per verificare quale fosse l’effettiva necessità di aree artigianali nell’isola. È risultato che il 37% è favorevole ad una delocalizzazione, pertanto non si è ritenuto di dover concedere un ampliamento e si propone, per ora, di mantenere il dimensionamento assegnato.

BERGANTIN: vuole capire bene come si collega questo provvedimento con la previsione della sublagunare.

CAPOGROSSO: chiede se si è a conoscenza dei materiali utilizzati per realizzare la Sacca, in particolare se si tratta di sostanze inquinanti. Chiede poi se l’indagine sul fabbisogno delle imprese artigianali sia stata fatta prima della richiesta del Quartiere e se la stessa sia stata allegata alla Variante.

DARSIE’: a suo parere occorre ragionare bene sul dimensionamento e sui trasporti, una volta individuato quali saranno gli incentivi per lo spostamento delle aziende. Chiede infine quali saranno i tempi di realizzazione del piano.

GASPARINI: ritiene interessante capire se ci sono problemi di bonifica. Trova sia più corretto inserire anche la dicitura “sovralagunare” oltre a “sublagunare”.

DINA: nulla in contrario ad aggiungere la parola richiesta, visto anche che l’atto è illustrativo e non ha nessun valore prescrittivo. L’attuale destinazione è “terminal” e non è precisato quale forma di collegamento verrà realizzata. Fa sapere che le analisi ambientali non sono state fatte in questa fase, per mancanza di fondi, e sono state rinviate alla redazione del P.P.. Dimensionamento: dai dati dell’indagine emerge un desiderio di cambiamento che però si ferma quando si arriva a ragionare sul concreto. L’espansione è vista dagli operatori come un progetto positivo, ma non da realizzare immediatamente. Sono stati pensati degli incentivi/premio per chi rilocalizza l’attività nell’area, con cambio di destinazione nella struttura lasciata.

DAL CORSO: non crede che questa variante possa essere presa alla leggera dal Consiglio comunale e quindi ritiene che non sia il caso di approvarla ora, visto che richiama progetti importanti, impattanti e controversi. Chiede pertanto il rinvio della deliberazione.

CENTENARO: siamo consapevoli che il tempo per valutare tutte le varianti è poco e quindi dobbiamo valutare quali provvedimenti possiamo licenziare e quali invece possono attendere.

ZORDAN: informa che le voci sulla possibile proroga della Regione sono discordanti, pertanto invita a salvare il lavoro svolto, senza correre rischi inutili, ricordando che eventuali ritocchi alle varianti adottate potranno sempre essere apportati in sede di approvazione.

CENTENARO: comunica che ci potrà essere un Consiglio Comunale il giorno 21. Fa presente che il percorso da affrontare è inusuale, per cui c’è bisogno del consenso della Commissione e del senso di responsabilità dei consiglieri. Di fronte alle perplessità dei consiglieri però non se la sente di forzare la mano affrettando l’approvazione dei provvedimenti.

GASPARINI: fa notare che il PRUSST non parla solo di sublagunare, ma anche di altri interventi. Visto che sul progetto sublagunare manca ancora la V.I.A., ritiene inopportuno inserirla nel piano.

DINA: ribadisce la disponibilità a modificare il testo eliminando il riferimento alla sublagunare, ma fa notare che nelle schede, che sono i documenti che hanno valore effettivo, si precisa che le linee di trasporto acqueo rientrano negli “elementi indicativi”.

DAL CORSO: chiede che la proposta di deliberazione venga riproposta, con gli emendamenti concordati, in una seduta di Commissione, prima del Consiglio comunale di lunedì, per avere il tempo di studiarla.

CENTENARO: propone il rinvio del punto 2) alla riunione di lunedì 18 ottobre, in coda all’ordine del giorno.

Ore 16.40

RUDATIS: illustra brevemente il punto 3).

CENTENARO: visto che il provvedimento è già iscritto all’ordine del giorno del Consiglio comunale, propone l’invio con illustrazione. La Commissione concorda.

Ore 16.45

CENTENARO: comunica che il punto 4) è già stato licenziato dalla Commissione nella riunione precedente.

RUDATIS: illustra il punto 5): si tratta di un’area con previsione a campeggio, nella quale i proprietari propongono una destinazione ad impianti sportivi. È un provvedimento sollecitato dalla Municipalità. Fa presente che i termini per la compatibilità idraulica non sono ancora scaduti e che è stata fatta comunque la asseverazione del tecnico comunale. Ritiene che questo adempimento, che normalmente viene effettuato in questa fase, possa essere svolto anche in sede di controdeduzioni/approvazione, vista l’urgenza di adottare la variante.

CENTENARO: chiede che su questo venga prima fatta una verifica con la Segreteria Generale.

BALLIN: comunica che esiste un atto di indirizzo della Municipalità che concorda pienamente il provvedimento.

BORASO: chiede che venga illustrato cosa effettivamente si potrà realizzare in termini volumetrici.

FREZZA: è perplesso poiché ritiene che il luogo sia poco indicato per attività sportive, in quanto circondato da fonti di inquinamento.

DALL’AGNOLA: propone la costruzione di una nuova piscina coperta con attrezzature di supporto. Si dichiara anche lui perplesso per la locazione degli impianti, che appare problematica sia per l’inquinamento che per le difficoltà di accesso, viste le ridotte dimensioni della carreggiata stradale.

RUDATIS: il limite edificatorio è 0,5 mq. mq., che consentirà la copertura della piscina, per migliorarne la situazione igienica. La variante sostanzialmente va a riconoscere uno stato di fatto, migliorandolo.

CENTENARO: propone l’invio del punto 5) in Consiglio comunale con discussione. La Commissione approva.

Ore 16.55

Invita l’Assessore a comunicare alla Commissione relativamente alla proposta di deliberazione di Via del Gazzato.

ZORDAN: pur essendo la struttura compatibile con la tangenziale, viste le forti perplessità e l’opposizione di parte dei cittadini, ha ritenuto, in accordo con l’Assessore Caccia, di sospendere l’esame della deliberazione. Anche se la variante potrebbe essere tra quelle tagliate dalla nuova legge regionale, ritiene che sia comunque un provvedimento meno importante di altri, visto che la struttura potrà essere realizzata anche in un altro luogo.

FREZZA: fa notare però che in altri luoghi potremo incontrare altre forme di opposizione analoghe, e ciò ci costringerebbe a cambiare le scelte ogni volta.

CENTENARO: punto 6): comunica che questa di oggi è la seconda versione della variante e che la prima è già stata illustrata. Comunica inoltre che è pervenuta la richiesta di alcuni cittadini di effettuare una riunione a Marghera, prima dell’approvazione della Variante.

SCASSO: fa presente che l’impianto fondamentale della variante rimane e illustra le modifiche apportate: ridimensionamento del carico abitativo a 350 abitanti; riduzione anche del PEEP a 113 abitanti; diminuzione delle altezze degli edifici max 10 m.; modifica della bretella viaria; canalizzazione degli spazi; autorimesse fuori terra conteggiate come volume; urbanistica ed edilizia sostenibile; incentivazione per gli edifici che rispettano i parametri di ecosostenibilità, con premio di cubatura.

BALLIN: il parere della Municipalità è favorevole senza indicazioni, visto il mantenimento degli obiettivi generali della variante, accogliendo positivamente la riduzione del carico urbanistico.

ZORDAN: a suo parere le periferie, come Villabona, hanno la necessità di essere dotate di un minimo di servizi, ma per fare questo devono esserci un minimo di utenze che giustifichino le opere. Pertanto è necessario aumentare il carico abitativo. Il sistema viario è attualmente poco efficiente e va migliorato, così come il verde, la piazza, ecc.. Mette in evidenza i principi innovatori dell’ecosostenibilità, per un uso parsimonioso delle risorse a disposizione, come avviene già in altri paesi. Per attivarla occorrono adeguate forme di incentivazione (sconti ICI, premi di volume, ecc.) ed è previsto un Comitato scientifico che valuti gli obiettivi prestazionali. Sarà necessario coordinare questi aspetti, vista l’inesperienza in materia, coinvolgendo tutto il Consiglio comunale, per il futuro della nostra città. Rileva infine che la densità abitativa rimane molto bassa.

BORASO: chiede se l’art. 21, che prevede l’incentivo volumetrico, andrà ad aumentare lo standard urbanistico. Chiede poi se la variante ha speranza di venire approvata in Regione, per evitare di “vendere fumo” ai cittadini. Ricorda che ai cittadini di Trivignano sono state respinte la maggior parte delle osservazioni, come è avvenuto per Villabona, ma per loro l’Assessore non ha predisposto nessuna variante. Denuncia il fatto che qualcuno a Villabona ha fatto il “professionista delle osservazioni”. Vuole capire bene i dati volumetrici e degli abitanti teorici, nonché chiarire la questione dellla percentuale degli standard tra edilizia pubblica e privata. Chiede se sia possibile apportare ulteriori modifiche al piano, per renderlo condivisibile al 90% dei cittadini. Chiede di prevedere una seduta di Commissione specifica.

ZORDAN: precisa di non aver partecipato alle scelte sul piano precedenti al suo mandato. Fa sapere che gli standard vanno dimensionati sul limite massimo, che si raggiungerà solo se verranno adottati al massimo i criteri di ecosostenibilità. Alcuni errori sono possibili, vista l’inesperienza, ma ritiene che la strada dell’ecosostenibilità vada senz’altro percorsa.

LUGATO: ricorda che è stata volontà del Consiglio comunale rimettere mano alla zona e ritiene che la variante sia importante e necessaria,ma è preoccupato per il tono con cui è stata affrontata. I problemi vanno affrontati con il dialogo, visto anche le richieste dei cittadini. Rileva due sostanziali problemi: l’opportunità della bretella e il PEEP. Sostiene che il confronto vada fatto, per far chiarezza e per trovare soluzioni alternative. Va chiarita la questione del risarcimento economico per gli espropri. Ritiene che vadano ridotte ulteriormente le cubature e non è d’accordo sull’utilizzo degli incentivi ecosostenibili se questi portano ad un aumento dei volumi, è più propenso invece ad utilizzarli per un abbattimento dei costi. È favorevole invece agli incentivi per gli edifici esistenti.

SCASSO: precisa che nei dati contenuti nelle tabelle sono compresi anche quelli relativi alla variante alla Terraferma che ora è in Regione per l’approvazione, dati che si sommano alla variante attuale.

DARSIE’: rileva che sono state considerate alcune problematiche che sono emerse nei vari incontri finora effettuati ed è favorevole al metodo partecipativo perseguito,perché permette di sbagliare di meno. È favorevole al mantenimento del PEEP, meglio ancora se saranno previsti affitti agevolati. La viabilità va senz’altro dimensionata all’intervento. Sostiene che non si possano installare determinati servizi, senza che vi sia un adeguato numero di persone che ne usufruiscono.

CENTENARO: fa notare come il lavoro svolto per la VPRG di Burano è stato costruito dalla base, mentre per questa variante non è stato così, non è mai stata coinvolta la Commissione, ma il progetto è nato dai ragionamenti fatti all’interno degli uffici. Se è vero che esiste una forte opposizione dei cittadini, perché non farli partecipi delle scelte? Sostiene che anche le forze di opposizione possano e debbano avere il diritto di visionare con calma i progetti e valutarli bene, visto che fino ad ora non sono stati coinvolti, senza che questo venga letto come ostruzionismo.

NARDIN: chiede da quanto tempo è in discussione la variante di Villabona, anche nella sua versione precedente e fa notare che forse a Burano il quartiere si è posto diversamente ed è stato più collaborativo nei confronti dell’Assessorato.

CENTENARO: risponde che a Marghera ciò non si è potuto fare per l’impossibilità di visionare il progetto.

DAL CORSO: è sorpreso dalle affermazioni di non coinvolgimento, in quanto la variante di Villabona è sotto la nostra attenzione da molto tempo. Se comunque i tempi non sono maturi per l’approvazione, propone di attendere.

BALLIN: spiega con quali meccanismi è avvenuta la prima stesura della Variante (attraverso un atto di indirizzo della Municipalità). Fa presente che, per evidente opportunità, lui non ha mai mostrato gli atti degli strumenti urbanistici ai cittadini, prima della loro approvazione. Ricorda che la nuova analisi della variante non partiva da zero, ma da un lavoro partecipato ampiamente svolto in precedenza.

DALL’AGNOLA: ritiene che se in questa nuova versione di Variante gli elementi introdotti hanno un certo peso, ed è così, c’è la necessità di valutarli con i tempi adeguati, senza fare “blitz”.

BORASO: fa notare che oggi in Commissione era prevista l’illustrazione, pertanto ora deve essere consentito ai consiglieri di valutare bene le modifiche introdotte alla variante, per vedere se incontrano le loro esigenze.

CENTENARO: garantisce che le richieste di attendere sono sostanziali e non politiche, serve il tempo per leggere e studiare la documentazione pervenuta e avere un confronto. Se il giorno 19 la Regione non concederà la proroga, verrà convocata una Commissione e un Consiglio comunale straordinario per il giorno 21.

ZORDAN: è d’accordo nell’attendere se avverrà la proroga, viceversa invita a votare la deliberazione prima del giorno 21 e poi, attraverso un ordine del giorno, si potranno definire eventuali modifiche alla variante.

Alle ore 18.35 il Presidente Centenaro dichiara chiusa la seduta.


 

 

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