Alle ore 15.20 il Presidente Centenaro, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e invita l’Assessore ad effettuare la comunicazione sul punto 1) dell’o.d.g.
ZORDAN: comunica che, in seguito alle varie opposizioni riscontrate dopo l’avvio dell’iter della variante, si ritiene opportuno ritirare la proposta di deliberazione all’ordine del giorno. Verrà riproposta una nuova versione della deliberazione, che terrà conto del progetto vincitore del concorso di progettazione che è stato indetto dalla Biennale.
DAL CORSO: ritiene che la decisione sia saggia e si augura che i progettisti tengano conto del valore dell’area verde e la salvaguardino.
CENTENARO: il punto 1) dell’o.d.g. viene pertanto ritirato.
Ore 15.30
Punto 2): presenta la Commissione urbanistica quartierale di Burano che è presente oggi per l’illustrazione della Variante al PRG di Burano. Chiede al Presidente del Quartiere quali sono i tempi previsti per l’espressione del parere di competenza, ricordando che la variante deve essere adottata entro il 21 ottobre, i conseguenza all’entrata in vigore della nuova legge urbanistica.
MOLIN (Pres. C.d.Q.): fa sapere che il Consiglio di Quartiere si è impegnato a votare la variante per il giorno 11 ottobre e che, anche se la documentazione è pervenuta da poco tempo, il quartiere si è molto impegnato per garantire il voto su uno strumento di grande importanza come questo. L’obiettivo primario, a suo parere, è ripopolare l’isola e rivitalizzarla.
ZORDAN: ricorda che successivamente ci sarà il periodo per le osservazioni al piano, nel quale sarà possibile apportare eventuali modifiche alla VPRG e invita pertanto ad adottare con sollecitudine la deliberazione di adozione, rinviando gli aggiustamenti al futuro.
BELLO: con l’ausilio di immagini a video illustra l’ipotesi di variante. Premette che il piano è molto complesso e che va a completamento della pianificazione del territorio comunale. Il piano rispetta le tradizioni e le caratteristiche dell’isola, creando un giusto rapporto tra innovazione e conservazione, con l’obiettivo di rivitalizzare l’isola, mantenendone le peculiarità. Illustra poi i quindici ambiti nei quali la variante ha suddiviso il territorio, precisando che il piano classifica gli edifici tenendo conto della loro storicità. Sostiene che i piani urbanistici non debbano contenere norme vincolistiche, che poi non verrebbero mai applicate. Sono previste zone soggette a piano unitario (due sono già stati approvati). Sull’area di S. Caterina si attendono le indicazioni del C.d.Q. per la definizione dei percorsi. Turismo e accessibilità: le offerte turistiche che il piano intende promuovere hanno l’obiettivo di prolungare il tempo di permanenza turistica nell’isola e nelle sue adiacenze, con punti attrattori e aree verdi lungo i percorsi turistici. Il piano prevede inoltre la possibilità di avviare attività di affittacamere e bed&breakfast, nonché l’incentivazione di attività agrituristiche, volte alla conservazione del territorio. Ritiene che l’isola di Torcello vada sottoposta ad una protezione estrema. È stato fatto un lavoro enorme per la redazione degli elaborati di analisi. Illustra infine la normativa, che ha alcuni aspetti rivolti alla tutela ambientale.
DARSIE’: è favorevole all’ipotesi di un museo all’aperto per Torcello, ma vorrebbe capirne di più. A suo parere l’isola non va considerata un dormitorio e deve essere rivitalizzata, attraverso forme di incentivazione della presenza umana. Ricorda che la Legge Speciale riconosce questo ambito come una area particolare, per la quale abbiamo una responsabilità specifica. Ritiene che riproporre l’agriturismo sia troppo poco e che occorrano invece incentivi pubblici per favorire le condizioni economiche degli abitanti. Chiede di poter visionare dati più precisi per analizzare la dinamica demografica della popolazione e delle attività economiche dell’isola. Oltre a ciò chiede che la Giunta fornisca una “fotografia” precisa della situazione con la proposta di soluzioni specifiche, attingendo anche da finanziamenti derivanti da fondi Legge Speciale (cita ad esempio quanto è avvenuto a S. Erasmo).
GASPARINI: chiede di poter effettuare un sopralluogo per visionare le aree più significative interessate dalla variante. Chiede quanti immobili PEEP sono previsti, perché da ciò dipende la capacità della variante di invertire il fenomeno dell’abbandono dell’isola.
CENTENARO: ritiene che, dati i tempi molto stretti cui siamo costretti, il sopralluogo sia ora improponibile e che potrà eventualmente essere effettuato nella seconda fase dell’iter.
BISSACCO: ritiene utile capire se anche questi progetti unitari sono soggetti all’interpretazione da poco votata in Consiglio comunale.
BELLO: fornisce i dati sull’area PEEP e precisa che tutti i progetti unitari della variante ricadono su area pubblica e verranno sottoposti quindi al Consiglio comunale, non essendo ricompresi nelle fattispecie citate dal cons. Bislacco.
GASPARINI: fa notare che esiste già una area PEEP a Mazzorbo che non risulta ancora ultimata e chiede come mai ora ne prevediamo un’altra.
BELLO: precisa che la realizzazione di quel PEEP è competenza dell’ATER, mentre quello previsto dalla variante è realizzato direttamente dai proprietari delle aree e viene immesso in mercato a prezzo convenzionato.
ZORDAN: fa notare che la residenza prevista è superiore a quella “normale” e che sono necessarie, oltre al piano urbanistico, molte altre forme di incentivazione delle attività economiche. Comunica che il PEEP di Mazzorbo è in fase di completamento, ma che è senz’altro necessario prevederne altri. Invita a valutare il piano in modo complessivo, rimuovendo le particolarità e rinviandole alle fasi successive, in modo da non perdere tempo prezioso.
CENTENARO: fa sapere che la Commissione si riunirà nuovamente dopo aver acquisito il parere del Consiglio di Quartiere.
GARBO: legge un documento di sintesi delle indicazione emerse durante i lavori della Commissione urbanistica del quartiere (il documento verrà consegnato a tutti i componenti della Commissione).
PENZO: a suo parere la Variante va concepita come occasione per rivitalizzare le isole. Concorda sulla necessità di un “piano programma”, non solo urbanistico, poiché è una esigenza da tempo avvertita dal Quartiere. Nota che molte richieste del quartiere sono state accolte e auspica che il piano venga approvato velocemente.
TAGLIAPIETRA: riscontra per la prima volta la collaborazione sia dei tecnici che degli amministratori rivolta a risolvere i problemi di Burano. Chiede al pres. Centenaro un impegno nei confronti della Regione, affinchè approvi celermente il piano.
COSTANTINI: ritiene che Burano necessiti di molte cose: sviluppo della pesca, controllo del moto ondoso, ecc.
Alle ore 17.00 viene a mancare il numero legale e pertanto il Presidente Centenaro dichiara chiusa la seduta.