Verbale
Alle ore 15.20 il Presidente Centenaro, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.
CENTENARO: punto 1) dell’o.d.g.: ricorda che la proposta di deliberazione è già stata illustrata nella riunione precedente.
RUDATIS: illustra nuovamente.
BORASO: la valutazione è senz’altro positiva, ma fa notare però un caso particolare nel quale uno dei proprietari, con una quota poco rilevante, ha fatto naufragare il progetto unitario non essendo interessato alla sua realizzazione. Chiede se sia possibile prevedere una clausola, magari simile a quella delle aree PEEP, (nelle quali con il 70% della proprietà si può procedere anche senza il consenso degli altri), per impedire queste situazioni, in modo da avere la garanzia che tutti i progetti possano essere attuati.
MIATELLO: chiede se ci sono anche progetti di grandi dimensioni e perché solo i P.U. su terreno di proprietà pubblica debbano passare per il Consiglio Comunale.
RUDATIS: precisa quali sono le prescrizioni della legge urbanistica in materia. Fa presente che quasi tutti i comparti appartengono ad un unico proprietario e che la legge, comunque, consente al proprietario di almeno il 75% dell’area (quota che verrà portata al 51% dalla nuova legge urbanistica) di chiedere la costituzione del comparto, facendo scaturire l’esproprio per i rimanenti proprietari che non vi volessero aderire. Precisa poi che i progetti ricadenti su aree pubbliche costituiscono opera pubblica e pertanto vanno necessariamente approvati dal Consiglio Comunale. Il “progetto di massima” non esiste più e corrisponde ora al planivolumetrico.
CENTENARO: chiede chiarimenti sul significato di alcuni termini riportati nella proposta di deliberazione, consigliando di precisarne meglio qualcuno.
BORASO: pur riconoscendo che la fattispecie è già normata dalla legge, ribadisce la richiesta di inserire nella deliberazione il richiamo alla legge regionale che specifichi la possibilità di costituire il comparto con il almeno il 75% della proprietà.
D’AGOSTINO: fa notare che è la deliberazione stessa a poter essere considerata “pleonastica”, è un eccesso di prudenza. È disponibile e valuterà la possibilità di inserire una piccola annotazione nelle premesse della deliberazione per precisare quanto richiesto dal cons. Boraso.
MIATELLO: chiede alcuni chiarimenti sui progetti unitari con convenzione.
Alle 16.35 entra il cons Bissacco.
NARDIN: chiede la ragione di questo eccesso di prudenza e nota che forse ci sono troppe interpretazioni delle norme.
D’AGOSTINO: fa presente che personalmente non riteneva necessaria una deliberazione di questo genere poiché a suo avviso la questione è scontatissima, ed è stata predisposta a fronte di una richiesta di maggiore garanzia avanzata dagli uffici tecnici.
CENTENARO: propone l’invio del punto 1) in Consiglio Comunale con discussione per un eventuale emendamento. La Commissione concorda.
Ore 16.40
Punto 2) l’audizione con la SAVE è stata richiesta dai consiglieri nell’ultima riunione per avere l’opportunità di conoscere l’opinione della società in merito al progetto del Terminal e per l’illustrazione delle perplessità indicate nella osservazione presentata. La Società proprietaria Aeroterminal invece ha fatto sapere che non potrà essere presente, pertanto verrà invitata ad una riunione successiva.
BORASO: fa presente che è stato lui a chiedere l’audizione di oggi, per poter discutere con la SAVE in merito ai seguenti punti:
· Innanzitutto i problemi collegati alla viabilità, in quanto pare che la SAVE non conceda l’accesso alla rotatoria ed è pertanto necessario su questo fare chiarezza ed eventualmente cercare soluzioni alternative. Precisa che per “terminal” lui intende solo parcheggi e non altre strutture;
· Darsena: pur non essendo convinto della scelta, fa notare che attualmente la darsena non ha sbocco in acqua, perché anche qui la SAVE non concede l’accesso;
· Bisogna capire in quali termini sarà possibile contemperare le esigenze del PRG con quelle del Masterplan aeroportuale;
· Chiede ai rappresentanti di SAVE se siano a conoscenza delle cubature e del numero dei parcheggi che il progetto del terminal prevede.
TSUROPLIS: fa sapere che il Presidente non ha potuto essere presente e quindi la società e oggi rappresentata, oltre che da lui, dal progettista del Masteplan arch. De Carli e dal legale della società avv. Zago.
DARSIE’: oltre alle richieste di Boraso pone la questione dell’autorimessa per i residenti delle isole di Burano e Murano, per i quali esiste attualmente una convenzione che prevede tariffe agevolate. Chiede se tale convenzione potrà rimanere in essere anche dopo la realizzazione del terminal.
GASPARINI: chiede come potrà avvenire il collegamento tra Tessera e Venezia, ammettendo che non verrà mai realizzata la sublagunare.
D’AGOSTINO: precisa che il progetto del terminal non prevede la sublagunare, e se questa non verrà realizzata rimarrà il normale collegamento che c’è oggi via acqua, che sarà certamente frutto di intese con l’aeroporto. Ricorda che il progetto di cui stiamo parlando è inserito in tutte e due le varianti alla terraferma, adottata e approvata, e che tale scelta è stata frutto delle intese con gli Enti principali, tra cui anche SAVE. Il piano è pertanto condiviso in quanto attuazione del voto del Consiglio Comunale espresso per due volte. Precisa infine che il piano particolareggiato non riguarda perimetri di pertinenza della SAVE e che non interferisce con essi.
TSUROPLIS: puntualizza che i terreni, ivi compresa la darsena, dell’aeroporto sono di proprietà demaniale e il loro utilizzo è regolato dall’ENAC e dal Magistrato alle Acque. Porta a conoscenza di una lettera di aprile 2003 dell’ENAC al Comune, che pone alcune considerazioni sul progetto del terminal e che si conclude con un parere negativo. Dopo di ciò non sono più pervenute informazioni al riguardo. Comunica che per quanto concerne la convenzione per i posti auto riservati ai residenti delle isole, queste forme di collaborazione potranno senz’altro continuare anche in futuro.
DE CARLI: le nostre preoccupazioni sono attualmente quelle di riuscire a rispondere alle sempre maggiori esigenze legate ai flussi di traffico interni all’aeroporto, infatti l’ENAC è stata categorica nel non accettare aumenti di traffico derivanti da fonti esterne al perimetro aeroportuale. Il traffico, fa notare, va valutato nei momenti di massimo afflusso, per evitare possibili ingolfamenti. Il regime dei suoli è regolato da una legge statale, la quale prevede la possibilità che l’intera area aeroportuale possa venire chiusa in qualsiasi momento, per ragioni di sicurezza ed emergenza.
DARSIE’: ricorda che a suo tempo il Comune ha finanziato, su richiesta della SAVE, i nuovi accessi aeroportuali.
TSUROPLIS: ritiene opportuno leggere per esteso le osservazioni contenute nella lettera dell’ENAC la quale, in sintesi, riporta: l’inaccettabilità per l’aeroporto di un aumento di traffico derivante dal terminal; la necessità di poter chiudere l’area aeroportuale; la richiesta di prevedere limiti di altezza sul costruito.
DE CARLI: fa notare che un forte generatore di traffico come lo Stadio non può che entrare in conflitto con l’aeroporto, il quale ha la necessità di mantenere una totale autonomia dei flussi.
ZAGO: illustra i motivi del ricorso al TAR che la SAVE ha effettuato contro il progetto del terminal: l’assoluta mancanza di concertazione nella progettazione del piano; soluzioni progettuali incompatibili con le indicazioni dell’ENAC e delle leggi statali, che necessiterebbero di specifiche deroghe ministeriali; carattere recessivo del regime pubblicistico, in quanto tutte le aree importanti rimangono in proprietà dei privati, ivi compreso il terminal.
CENTENARO: ricorda che l’Assessore ha dichiarato invece che SAVE è stata chiamata in causa molte volte per concordare il progetto.
DINA: riguardo alla mancanza di concertazione ammette che gli incontri non sono stati certamente numerosi e che in effetti c’è stata una certa confusione nei contatti tra “SAVE” e “SAVE Engineering”, e ciò ha forse generato qualche equivoco nei passaggi di informazioni che probabilmente non sono del tutto avvenuti.
Fa notare che nelle controdeduzioni del piano sono comunque contenuti i collegamenti di accesso che erano già inseriti in uno schema di masterplan. In seguito ad un incontro con l’ENAC locale, c’è stata la percezione che il parere potesse essere positivo, ma anche qui, probabilmente, abbiamo peccato di ingenuità nel confidare che l’interlocutore fosse giusto e che si incaricasse di predisporre una istruttoria da inviare alla sede centrale di Roma. Fa presente poi che nel piano esiste una norma che prevede che le altezze degli edifici andranno verificate al momento della loro costruzione, in quanto la legge, che è da considerare poco attuale, potrebbe cambiare nel prossimo futuro. Pare strano che SAVE sia così preoccupata per l’interesse pubblico del piano e fa notare che c’è una convenzione che regola i rapporti tra pubblico e privato, che consente a quest’ultimi una libertà abbastanza limitata.
BORASO: rileva quindi che le notizie apprese dalla stampa corrispondono al vero e prende atto che di ufficiale, per ora, c’è solo la lettera dell’ENAC che pone indicazioni restrittive. A questo punto si impone la necessità di un chiarimento profondo su come risolveremo il problema viabilistico e della darsena, viceversa non è disposto a votare il piano. Le soluzioni viabilistiche del piano particolareggiato vanno ricercate all’esterno del suo perimetro.
GASPARINI: il rapporto tra Comune di Venezia e SAVE, in passato, è sempre stato di massima collaborazione e ricorda che l’aeroporto è stato costruito anche con finanziamenti comunali. SAVE è concessionario del sedime aeroportuale e pertanto ogni decisione, almeno in passato, veniva presa in tranquillità, pur sentendo i vari Enti preposti. Riconosce un limite nel mancato coinvolgimento della SAVE nel piano, ma ritiene che le perplessità attuali abbiano un carattere più politico che tecnico. Ricorda che all’epoca dello stanziamento di 70 mld, con SAVE, si concordò una viabilità che non impedisse i flussi di traffico aeroportuali. Invita ad arrivare ad una intesa, tralasciando tutti gli altri aspetti tecnici.
MIATELLO: l’interruzione dei rapporti ha creato i problemi di cui ora stiamo discutendo, ma fa presente però che questo progetto era conosciuto in SAVE da tempo. Invita a cambiare i rapporti in positivo e chiede ai tecnici uno sforzo in questo senso. Il comune non deve comunque fermarsi ma deve eventualmente cercare soluzioni alternative.
CENTENARO: chiede a SAVE se la situazione dei rapporti con il Comune rimarrà tale anche in futuro o se vi siano, da parte loro, indicazioni per migliorarla.
TSUROPLIS: fa notare intanto che oggi SAVE è presente, pertanto non si vuole sottrarre ai compiti che le spettano e si dichiara disponibile al dialogo per cercare le soluzioni migliori. Comunica infatti che a breve si recheranno anche in Municipalità di Favaro per una riunione sull’argomento. Fa notare che anche nella lettera dell’ENAC c’è una apertura al dialogo per la ricerca di alternative possibili. Ricorda che nell’area è previsto anche il progetto della “porta d’acqua” dell’arch. Ghery che rappresenta un “doppione” dei servizi del terminal e che sono previsti inoltre due nuovi grossi alberghi. Anche su questo è necessario il confronto.
BISSACCO: ritiene che le motivazioni del ricorso di SAVE siano opinabili nonchè discutibili e non aiutano certamente la serenità dei rapporti. Ricorda che la convenienza pubblica del piano è stabilita dal Comune e non certamente da SAVE. Il parere dell’ENAC è il vero punto dal quale partire per eventuali ragionamenti, ma bisogna capire se questo rappresenta un punto fermo e quali eventuali margini di manovra consenta. Ritiene che, qualsiasi soluzione venga trovata, ciò non ci impedisce di approvare la deliberazione, forti anche del prescritto vincolo di non edificabilità subordinato alla soluzione dei problemi viari.
TSUROPLIS: ritiene che da oggi si possa avviare un nuovo confronto e chiede di poter essere invitato anche alla riunione con la società proprietaria dell’area.
CENTENARO: la discussione sul punto 2) viene conclusa e verrà ripresa in una prossima riunione con la soc. Aeroterminal. Nel frattempo attendiamo di acquisire anche il parere della Municipalità.
Alle ore 18.10 la seduta ha termine.
IL PRESIDENTE DELLA V COMMISSIONE
Saverio Centenaro