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verbale - V^ Commissione
Seduta del 16/09/2004 (congiunta alla  IX^ Commissione e alla X^ Commissione)

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti le Commissioni: Livio Marini, Giorgio Reato, Andrea Dapporto, Pierluigi Gasparini, Maurizio Baratello, Lorenzo Lugato, Ugo Bissacco, Piero Rosa Salva, Alberta Rincorosi, Giampietro Capogrosso, Maria Paola Miatello Petrovich, Danilo Rosan, Bruno Centanini, Andreina Corso, Enrico Nardin, Pietrangelo Pettenò, Sergio Vazzoler, Gianfranco Bettin, Flavio Dal Corso, Renato Darsiè, Sandro Bergantin, Gabriele Senno, Antonio Cavaliere, Paolo Dall'Agnola, Pier Giovanni Brunetta, Gabriele Annì, Saverio Centenaro, Terzio Luppari, Sergio Meconi, Renato Boraso, Raffaele Speranzon, Luciano Pomoni, Nicola Bottacin, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Livio Marini, Giorgio Reato, Andrea Dapporto, Pierluigi Gasparini, Maurizio Baratello, Giampietro Capogrosso, Maria Paola Miatello Petrovich, Andreina Corso, Enrico Nardin, Pietrangelo Pettenò, Sergio Vazzoler, Sandro Bergantin, Gabriele Senno, Antonio Cavaliere, Paolo Dall'Agnola, Saverio Centenaro


Altri presenti: Vice Direttore Urbanistica: Rudatis; Dirigente Urbanistica: Bello; Direttore Sportello Unico: Tagliapietra; Direttore Ecologia: Penzo; Funzionari ARPAV: Tomiato; De Dominicis.


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione P.D. 1956 del 25.5.04 - Variante al PRG per le Isole di Burano Mazzorbo Torcello - Progetto Unitario "Isola dei Laghi" - in adeguamento al PALAV. Contodeduzione all'osservazione;
     
  2. Esame della proposta di deliberazione P.D. 2329 del 22.6.04 - Variante parziale al PRG per regolamentare l'urbanizzazione delle aree di danno soggette a "Rischio di incidente rilevante (R.I.R.)". Adozione (art. 50, L.R. 61/85, comma 3°).


Verbale della seduta
 

Alle ore 15.45 assume la presidenza il cons. Centenaro e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

CENTENARO: il punto 1) all’o.d.g. riguarda una sola osservazione pervenuta.

BELLO: illustra.

CENTENARO: propone l’invio del punto 1) in Consiglio Comunale in Allegato A. La Commissione concorda.

Ore 15.50

RUDATIS: illustra il punto 2) dell’o.d.g. per quanto riguarda l’aspetto urbanistico: è stato scelto di attivare una normativa dinamica che segua l’andamento del rischio. Lo strumento non modifica il PRG ma pone in essere delle limitazioni in presenza di zone a rischio. In caso di cessato rischio sarà il Consiglio Comunale a prenderne atto.

PENZO: presenta i progettisti dell’ARPAV che hanno realizzato lo studio: ingg. Tomiato e De Dominicis.

TOMIATO: illustra.

DE GASPARI: la materia è complessa. La procedura della Direttiva “Seveso 2” affronta le possibili incidenze nello strumento urbanistico determinate da eventi rischiosi. È importante rendere partecipi le aziende a queste normative per incentivarle a ricercare quelle soluzioni tecniche che possono risolvere o attenuare le situazioni di rischio, tendendo sempre di più alla loro eliminazione. Lo strumento urbanistico verrà riaggiornato nel tempo.

VAZZOLER: è uno strumento operativo di base, rileva però che se la fonte viene migliorata è evidente che anche la valutazione finale sarà diversa. Rileva inoltre l’importanza di avere a disposizione uno strumento scientifico previsto dalla legge e che non sia soggetto agli umori populistici.

Alle ore 16.20 entra il cons. Pettenò P.

DALL’AGNOLA: intravede nel sistema un difetto di massima: se dobbiamo tendere a ridurre sempre più i fattori di rischio, non vede, fino ad oggi, che siano stati adottati provvedimenti adeguati, volti a regolare la condotta di certe aziende. Il gruppo di Forza Italia, in linea di massima, condivide le linee di principio della deliberazione proposta. Fa presente che le preoccupazioni della popolazione non sono “populistiche”, ma sono generate dalla paura reale vissuta dalla gente, la quale è sempre attenta ed interessata a questo tipo di problemi. Invita tutti quindi ad impegnarsi nella tutela del nostro territorio.

BERGANTIN: chiede se per i Comuni tale procedura sia resa obbligatoria dalla Legge, o no.

CAPOGROSSO: a suo avviso la coesistenza di impianti con elementi a rischio dovrebbe trovare una crescita esponenziale dell’azione dello strumento urbanistico e viceversa. Ritiene che prevedere una variante urbanistica ad ogni modifica dello scenario di rischio, potrebbe portare ad una eccessiva rigidità e poca tempestività d’azione. Fa notare che sono state analizzate e considerate solo le condizioni del massimo rischio e non di quello normale.

MARINI: chiede se sia possibile prevedere la possibilità di applicare la Direttiva “Tolosa” su questa realtà, poiché sarebbe più garantista e darebbe più tranquillità a tutti. Fa presente che a volte i soggetti preposti alla vigilanza fanno affermazioni non vere (caso delle tubazioni elettrosaldate riferito all’incidente del 2001). Se avessimo applicato questo scenario 20 anni fa saremmo stati tutti in zona rossa, per cui nota che è avvenuto certamente un processo migliorativo. Trova positivo il produrre elementi scientifici di informazione per ridurre la paura.

DE GASPARI: abbiamo scelto di applicare la legge attraverso la procedura dello strumento urbanistico, che è senz’altro la migliore.

CAVALIERE: a suo parere per dare una soluzione vera a questo problema dovremmo essere noi Amministratori ad incentivare la aziende ad utilizzare nuove tecnologie che limitino il rischio.

MIATELLO: chiede cosa significhi ridimensionare un obbligo da 1000 a 10 persone. Trova più opportuno, a volte, non costruire la residenza in zona industriale piuttosto che eliminare l’industria.

PETTENO’ P.: anche se in ritardo, finalmente l’Amministrazione comunale si è dotata di questo strumento, nel frattempo però abbiamo approvato varianti che prevedono insediamenti residenziali ricompresi negli scenari di rischio che ora ci sono stati illustrati. Chi ha gestito l’urbanistica in questi anni non ha preso in considerazione queste normative di legge. Tutto ciò deve innescare un campanello di allarme sulla situazione delle nostre zone a rischio.

TOMIATO: ricorda che l’Amministrazione comunale poteva scegliere di non muoversi e affidarsi al C.T.R.. Questo è uno strumento che aiuta a mantenere la situazione sotto controllo e che permette di dotarsi di criteri di priorità di interventi.

RUDATIS: ricorda che in passato alcuni progetti, relativi a determinati ambiti, sono stati inviati al C.T.R.. Ora siamo dotati di uno strumento che ci riappropria delle nostra facoltà di controllo e governo del territorio. Fa notare che da quando c’è la Direttiva “Seveso 2” ci si è sempre adoperati per applicarla.

È stato fatto il tentativo di rendere lo strumento della variante il più flessibile possibile.

DE GASPARI: ammette che qualche ritardo effettivamente c’è stato, ma fa presente che Venezia è tra i pochi Comuni che hanno deciso di applicare la legge attraverso variante. Questo strumento va visto con l’insieme degli altri provvedimenti in materia, è una fotografia della situazione, che però si deve evolvere nel tempo in senso migliorativo. Riguardo alla Direttiva “Tolosa”, comunica che la scadenza è il 2005 e che l’Assessorato ci sta attualmente lavorando.

VAZZOLER: chiede se le autocertificazioni delle Imprese sono state vagliate e controllate.

TOMIATO: fa presente che le ispezioni sono state fatte su tutti gli impianti, ma valutano solo la capacità gestionale dell’Impresa. In molti casi le ispezioni ne hanno consigliato un approfondimento.

CENTENARO: ricorda che il parere della Municipalità è favorevole. Su richiesta del cons. Dall’Agnola la proposta di deliberazione di cui al punto 2) viene licenziata per il Consiglio Comunale con discussione.

Alle ore 17.20 la seduta ha termine.

IL PRESIDENTE DELLA V COMMISSIONE

Saverio Centenaro


 

 

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