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verbale - V^ Commissione
Seduta del 20/07/2004 (congiunta alla  VI^ Commissione)

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti le Commissioni: Giovanni Frezza, Tiziana Agostini, Paolo Vettorello, Lorenzo Lugato, Ugo Bissacco, Pierluigi Gasparini, Piero Rosa Salva, Alberta Rincorosi, Maria Paola Miatello Petrovich, Bruno Centanini, Andreina Corso, Enrico Nardin, Pietrangelo Pettenō, Sergio Vazzoler, Flavio Dal Corso, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Gabriele Senno, Gabriele Annė, Paolo Dall'Agnola, Stefano Zecchi, Sergio Meconi, Saverio Centenaro, Renato Boraso, Nicola Bottacin, Luciano Pomoni, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Giovanni Frezza, Tiziana Agostini, Paolo Vettorello, Ugo Bissacco, Pierluigi Gasparini, Piero Rosa Salva, Alberta Rincorosi, Enrico Nardin, Pietrangelo Pettenō, Sergio Vazzoler, Flavio Dal Corso, Renato Darsič, Sandro Bergantin, Paolo Dall'Agnola, Saverio Centenaro, Renato Boraso, Giampietro Capogrosso (sostituisce Maria Paola Miatello Petrovich)


Altri presenti: Presidente della Biennale di Venezia: Croff; Funzionario Biennale di Venezia: Maugeri; Assessore all'Urbanistica: Zordan; Presidente Municipalitā Lido: Gusso; Rappresentanti Associazioni Culturali.


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione P.D. 1391/04 - Adozione variante al PRG per l'Isola del Lido per la realizzazione del Nuovo Palazzo del Cinema (ai sensi dell'art. 50, 3° comma, della L.R. 61/85).


Verbale della seduta
 

Alle ore 16.15 assume la presidenza delle Commissioni congiunte la cons. Agostini la quale, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta. Concede la parola al Presidente della Biennale per l’esame del punto 1) dell’o.d.g. relativo alla sede del nuovo Palazzo del Cinema.

CROFF: chiarisce preliminarmente che la Biennale, su questa operazione, non ha intenzione di forzare la mano a nessuno e rispetta tutte le forze cui competono le decisioni sulle scelte progettuali. Contemporaneamente però invita ognuno a giocare il proprio ruolo e ritiene che la Biennale abbia il dovere/necessità di realizzare le proprie strategie con quel margine di autonomia che le è stato conferito.

Il bando di concorso non pregiudica alcuna decisione e va considerato una fase preliminare utile a tutti per prendere future decisioni progettuali, ci dirà concretamente cosa serve per realizzare il nuovo Palazzo del Cinema.

Con l’ausilio di alcune slides illustra lo stato di fatto attuale, gli obiettivi programmati e i risultati di uno studio dell’Università Bocconi sulla qualità della Mostra del Cinema di Venezia rispetto alle altre realtà internazionali.

Fa presente: che l’ultimo progetto risale al 1938; che l’obiettivo principale è mantenere la mostra del cinema al Lido; che il progetto della “Piazza del Cinema” riqualificherà tutta l’area anche perché sarà destinato ad ospitare eventi e congressi per tutto l’arco dell’anno.

Vi è una forte possibilità di declassamento della Mostra di Venezia nei confronti delle altre, dovuto a carenze strutturali, e ciò porterà un enorme nocumento alla città. La FIAPF ha infatti fatto pervenire la terza lettera di avvertimento con la quale si preannuncia l’impossibilità di mantenere la Mostra in prima categoria se non verranno prese serie iniziative sul miglioramento e ammodernamento delle infrastrutture, anche rispetto alle esigenze delle attività del mercato cinematografico.

Fa sapere che non tutto il giardino potrebbe essere sacrificato e che il verde rimasto verrà senz’altro preservato al massimo e, ove possibile, ripristinato.

L’obiettivo è ottenere il raddoppio dei posti dal 3200 attuali a 6500 e l’aumento di servizi e spazi espositivi, con un piano finanziario fra gli 80 e 100 milioni di euro, le cui risorse verranno attinte al di fuori della Biennale e dell’ambito locale, attraverso il fondo nazionale per le infrastrutture culturali “ARCUS” che acquisirà specifici finanziamenti ministeriali.

Le uniche alternative possibili sono: non farne niente o individuare luoghi alternativi, la cui scelta però inevitabilmente penalizzerebbe il Lido.

AGOSTINI: invita i consiglieri a formulare domande veloci per chiarimenti.

PETTENO’ P.: chiede se per il progetto esista un supporto di carattere nazionale che pervenga dagli organi centrali dello stato, in quanto non ha visto a tutt’oggi nessun finanziamento.

CROFF: l’azione della Biennale è sempre correlata agli organi ministeriali competenti, i quali sono a conoscenza dell’operazione e delle scelte finanziarie da adottare. È necessario però, perché l’opera appaia fattibile, ottenere il giusto consenso delle strutture cittadine, che supportino l’iniziativa. È comunque sicuro che i finanziamenti verranno reperiti.

DAL CORSO: pur riconoscendo l’inadeguatezza della attuale struttura si chiede se quella progettata lo sarà. Chiede poi se il concorso preveda uno studio che punti ad utilizzare le strutture attualmente esistenti nell’isola piuttosto che proporre nuova edificazione.

ROSA SALVA: dal punto di vista estetico-architettonico ritiene che l’area richiami un altro edificio di completamento. L’intervento è necessario per mantenere e valorizzare questa importante attività, che non deve lasciare il Lido.

GUSSO: afferma che è importante instaurare un nuovo dialogo tra la Biennale e la città e che il dibattito necessita senza dubbio di approfondimento,vista l’importanza dell’opera. Vorrebbe capire se il bando potrebbe essere assimilabile all’operazione Guggenheim-Bilbao. Ritiene comunque doveroso analizzare tutte le diverse opportunità e potenzialità del territorio prima di operare una scelta. Concorda infine per un utilizzo del Palazzo per tutto l’anno.

GASPARINI: chiede se per la nuova sede della Biennale ci sono già i finanziamenti.

BERGANTIN: chiede quali sono i tempi di realizzazione del concorso di progettazione e invita a vagliare possibili siti alternativi.

DALL’AGNOLA: più che per l’aspetto economico è preoccupato per la condivisione del progetto da parte delle forze politiche del Comune.

VAZZOLER: chiede se, con l’ausilio della moderna tecnologia, sia possibile realizzare un progetto per il nuovo Palazzo valido per più localizzazioni, attraverso un concorso di idee.

ZORDAN: trova interessante la proposta del cons. Vazzoler. Chiede se è stata già istituita la giuria del concorso e se sia prevista la rappresentanza del Comune di Venezia.

PETTENO’ P.: fa notare che il bando di concorso prevede l’iter di un anno per arrivare al progetto scelto dalla Giuria, il che fa intuire una volontà di precostituire le scelte, bypassando la fase della discussione aperta. Sostiene che l’atto di indirizzo della Giunta sia di poco conto e che invece di procedere unilateralmente con il bando di concorso, per il quale chiede la sospensione, andrebbe approfondito un dibattito sulle scelte tra Biennale e Amministrazione comunale.

ZITELLI: a suo parere la crisi del cinema a Venezia non è direttamente collegabile alla poca disponibilità delle strutture, ma è invece dovuta alla perdita delle caratteristiche che aveva una volta, a causa dei cambiamenti sociali avvenuti in questi anni. Mette in evidenza l’alto valore storico del giardino del Casinò, che deve essere salvaguardato ad ogni costo. Propone come sito alternativo l’Ospedale del Lido.

CROFF: concorda sul fatto che i problemi del cinema a Venezia non verranno risolti con questa soluzione, che però rappresenta uno degli elementi che oggi può impedire il processo di decadenza verso il quale stiamo andando. Ribadisce l’importanza del consenso politico ma, sempre nei termini della propria autonomia, la Biennale non può stravolgere le proprie linee operative per tener conto delle esigenze di tutti. È d’accordo con il suggerimento del Presidente della Municipalità riguardo alla necessità di un confronto tra Biennale e Municipalità, senza però che venga messo in discussione il tema fondamentale, ovvero la scelta del sito del nuovo Palazzo del Cinema. Delocalizzare la Mostra del Cinema, anche rimanendo all’interno del Lido, significa svilirne la capacità di rappresentanza. Riguardo alla nuova sede della Biennale fa sapere che l’acquisizione dell’immobile (Fontego dei Tedeschi) potrà essere effettuata attraverso le Poste Italiane s.p.a., qualora venisse deciso di farle entrare come nuovo socio della Biennale. La Giuria del concorso non è ancora stata ufficializzata, ma tra i suoi componenti vi saranno senz’altro anche i rappresentanti del Comune di Venezia.

AGOSTINI: ritiene opportuno che l’argomento venga rinviato e riproposto in una futura riunione.

Alle ore 17.25 la riunione ha termine.


 

 

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