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verbale - IV^ Commissione
Seduta del 08/09/2004 (congiunta alla  III^ Commissione, alla  VIII^ Commissione e alla X^ Commissione)

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti le Commissioni: Livio Marini, Andrea Dapporto, Tiziana Agostini, Giovanni Frezza, Maurizio Baratello, Nadi Pettenò, Pierluigi Gasparini, Lorenzo Lugato, Ugo Bissacco, Maria Paola Miatello Petrovich, Giampietro Capogrosso, Bruno Centanini, Danilo Rosan, Pietrangelo Pettenò, Andreina Corso, Enrico Nardin, Carlo Possamai, Sergio Vazzoler, Gianfranco Bettin, Flavio Dal Corso, Renato Darsiè, Sandro Bergantin, Sergio Meconi, Gabriele Senno, Gabriele Annì, Luca Rizzi, Renato Brunetta, Renato Boraso, Michele Zuin, Antonio Cavaliere, Saverio Centenaro, Terzio Luppari, Paolo Dall'Agnola, Nicola Bottacin, Raffaele Speranzon, Luciano Pomoni, Paolo Bonafè, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Livio Marini, Andrea Dapporto, Giovanni Frezza, Nadi Pettenò, Pierluigi Gasparini, Lorenzo Lugato, Giampietro Capogrosso, Bruno Centanini, Danilo Rosan, Pietrangelo Pettenò, Andreina Corso, Enrico Nardin, Sandro Bergantin, Gabriele Senno, Luca Rizzi, Renato Boraso, Saverio Centenaro, Paolo Dall'Agnola, Paolo Bonafè, Giorgio Reato (sostituisce Tiziana Agostini)


Altri presenti: Franco Gazzarri della Direzione Lavori Pubblici e Alessia De Amicis dei Servizi Pubblici Locali; Sig. Toso, Segretario A.I.S.M. - Associazione Italiana Sclerosi Multipla.


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Esame della proposta di deliberazione "Adozione P.E.B.A. (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) del Centro Storico di Venezia e delle sue Isole". PD. 2252/2004.


Verbale della seduta
 

Alle ore 16.15 il Presidente della Commissione IV Renato Boraso , di concerto con il Presidente della III Commissione Consiliare Bruno Centanini ed i Vice Presidenti della III Commissione Nadi Pettenò e della X Livio Marini, assume la presidenza dell’adunanza e, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta.

GAZZARRI: Illustra la proposta di deliberazione all’ordine del giorno, specificando che la stessa si riferisce al P.E.B.A. per Venezia Centro Storico ed Isole, esistendo già quello per la Terraferma. Tale strumento è redatto ai sensi della legge n. 41/1986 - la quale stabilisce l’obbligo di adozione del Piano al fine di rendere privi di barriere architettoniche gli edifici pubblici — e n. 104/1992 con la quale l’obbligatorietà del P.E.B.A. viene estesa agli spazi urbani. Vengono quindi descritte le varie tipologie di barriere architettoniche riferite ai disabili motori e sensoriali individuate nel territorio del Centro Storico ed insulare, in particolare i ponti che costituiscono il tema più importante in relazione all’accessibilità di Venezia: dei 470 ponti esistenti nel C.S. ed isole, il PEBA ne ha analizzati 252 e, tra questi, 82 presentano la necessità di interventi di abbattimento di barriere. Laddove vi sia difficoltà di realizzare rampe con pendenza massima del 5-8% si può ricorrere al meccanismo servoscala - già utilizzato in otto ponti seppure con limiti tecnici e sociali - passerelle a raso o

piattaforme elevatrici. Ma il problema dell’accessibilità prevede anche l’attivazione di servizi specifici, non solo interventi strutturali; è il caso del progetto che la Direzione Politiche Sociali ha elaborato e che prevede un trasporto dedicato con mezzi acquei attrezzati e con operatori abilitati a terra: tale servizio, adeguatamente potenziato consentirebbe il raggiungimento delle insule che oggi non sono accessibili tramite i mezzi di trasporto pubblico.

Si prevede che tutti gli interventi descritti nel Piano possano essere realizzati entro l’anno 2020, stanti le risorse annue disponibili che sono in parte una percentuale dei proventi annui derivanti dalle concessioni edilizie e dalle sanzioni in materia urbanistica ed edilizia.

ROSAN: Considera che se la legge risale al 1986 si è in forte ritardo ed il percorso di attuazione è ancora lungo. Ritiene che il Piano debba avere priorità assoluta, anche in riferimento ai finanziamenti. Invita le forze politiche a sollecitare i propri parlamentari perché sia riconosciuta al Sindaco tutta quell’autorevolezza che al momento pare non avere poiché qualsiasi decisione è rinviata ad altri (Soprintendenza, Autorità Portuale..). E’ dell’avviso che se i controlli del Comune sulle concessioni non fossero così carenti, con i proventi derivanti da queste si potrebbe finanziare tutto il Piano.

REATO: Propone mozione invitando a procedere a considerazioni di carattere tecnico e non politico.

BONAFE’: Ritiene che il trasporto con i mezzi Actv debba essere totalmente ripensato e a suo avviso la rampa retrattile dell’Arch. Scarpa non è stata correttamente valutata. Peraltro i servoscala non sono idonei al clima di Venezia e la manutenzione è onerosa: se non funzionano vanno eliminati. Propone un Commissario per l’eliminazione delle barriere architettoniche, quale figura superiore. Ritiene che anche Venezia dovrebbe avere un trasporto integrativo per portatori di handicap e non a pagamento come attualmente.

CORSO: Ricorda il progetto nato dal Dipartimento di Architettura “Venezia per tutti”. Pone quindi l’accento sulle barriere culturali che ostacolano lo sviluppo di una politica di giustizia e si sofferma a considerare che, al di là del supporto tecnico, dovrebbe essere previsto l’ausilio umano per i soggetti svantaggiati.

CENTANINI: Si rammarica dell’assenza degli assessori perché riterrebbe giusto affrontare anche l’argomento politico. Ricorda che sono stati approvati due ordini del giorno dal Consiglio Comunale, data l’urgenza di avere il Piano e l’urgenza c’è ancora: si è tutti in colpevole ritardo.

DALL’AGNOLA: Anch’egli rileva la mancata presenza degli assessori e considera che chi ha la responsabilità politica ha il dovere di relazionare. Riguardo alle rampe da costruire sui ponti ritiene che fondamentale sarebbe chiedersi se sia più importante migliorare la qualità della vita dei disabili o non alterare l’aspetto dei ponti stessi; la P.A. dovrebbe farsi portavoce presso la Salvaguardia per rendere possibili quegli interventi che privilegino l’aspetto umano piuttosto che tecnico. Afferma che è ridicolo che si possa aspettare 14 anni per la completa realizzazione del Piano.

PETTENO’ N.: Ricorda che per accelerare i tempi si può far ricorso all’Allegato A). Invita pertanto a chiarirsi il più possibile al fine di pervenire da una approvazione veloce.

RIZZI: Dichiara che chiederà al suo Gruppo di astenersi per non penalizzare chi aspetta da anni il documento. Riferendosi poi ai proventi derivanti dalle sanzioni afferma che essi non sono mai stati accantonati e che sua fu la proposta di riservare di questi il 15% e non solamente il 10 per integrare le risorse destinate al Piano. Ricorda ancora che sull’argomento vennero chiesti due gruppi di lavoro, i cui due responsabili avrebbero dovuto far parte della Commissione “Piano pluriennale delle priorità”. Ritiene che il documento in questione costituisca solo un approccio, un primo passo.

CAPOGROSSO: Si dichiara d’accordo con quanto asserito da Pettenò. Ritiene in ogni caso che l’osservazione al Piano debba essere libera e, se valida, accolta non dovendo porre limiti alle idee. Chiede quindi alcuni chiarimenti relativi ai collaudi conseguenti all’effettuazione dei lavori.

FREZZA: Ritiene che il servizio di trasporto per disabili debba essere pubblico e non a pagamento; propone di attivarsi fin da subito per ottenere dall’Actv un servizio specifico in certi punti della città, con orari prestabiliti e usufruendo dello stesso abbonamento utilizzabile sui mezzi normali di linea.

TOSO: Premette che i disabili hanno una vita sociale e che hanno soltanto bisogno di migliorarla. Ritiene che se la Soprintendenza non consente di inserire rampe sui ponti, salta completamente l’essenza del PEBA poiché il servoscala deve essere l’ultima soluzione, quando sono escluse tutte le altre. I servoscala funzionano male, ma sono anche oggetto di vandalismi. Rispetto al Commissario ricorda che la stessa legge lo prevede e che negli anni ‘90/94 fu nominato l’Ing. Chiappini della Regione, il quale però non ha dato alcun risultato. In conclusione afferma che le Associazioni sono state fin dall’inizio coinvolte nella stesura del Piano e ancora adesso mantengono un rapporto costante con gli uffici. Ritiene, in ogni caso, che rendere un ponte accessibile al disabile è renderlo accessibile a tutti, anche alle mamme con le carrozzine o agli anziani con le spese.

CENTANINI: Ritiene di poter esaminare la proposta di deliberazione in Commissione tra 15 giorni, unitamente ai pareri dei Consigli di Quartiere e le controdeduzioni dell’ufficio.

Alle ore 19.00, esaurito l’ordine del giorno, la seduta è tolta.


 

 

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