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verbale - III^ Commissione
Seduta del 24/11/2004

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti la Commissione: Livio Marini, Andrea Dapporto, Tiziana Agostini, Giovanni Frezza, Maria Paola Miatello Petrovich, Bruno Centanini, Pietrangelo Pettenò, Andreina Corso, Carlo Possamai, Gianfranco Bettin, Renato Darsiè, Sandro Bergantin, Sergio Meconi, Gabriele Senno, Gabriele Annì, Luca Rizzi, Nicola Bottacin, Raffaele Speranzon, Paolo Bonafè


Consiglieri presenti: Andrea Dapporto, Giovanni Frezza, Maria Paola Miatello Petrovich, Bruno Centanini, Carlo Possamai, Pierluigi Gasparini (sostituisce Livio Marini), Enrico Nardin (sostituisce Pietrangelo Pettenò)


Altri presenti: Assessore alle Politiche Sociali ed Educative Giuseppe Caccia, Segretario della CGIL FPS Rizzetto, Segretario UIL FPS Di Matteo, Marchi e Vianelli in rappresentanza ospiti Ceod.


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Discussione dell'interrogazione nr. d'ordine 2467 con oggetto: 'Intenzione dell’ULSS di Venezia di esternalizzare il servizio affidato ai CEOD di Mestre, Area Bellinato, e di Venezia, S.Alvise', inviata da Andrea Dapporto.


Verbale della seduta
 

Alle ore 17.35 il presidente della III Commissione consiliare Bruno Centanini, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e ringrazia i presenti che hanno accolto l’invito della commissione a partecipare ai lavori. Dà quindi la parola al consigliere Dapporto per l’illustrazione dell’interrogazione presentata all’assessore Caccia.

DAPPORTO ritiene di aver interpretato correttamente le preoccupazioni degli utenti e dei lavoratori chiedendo di conoscere la situazione che si andrà a realizzare con l’esternalizzazione della gestione dei CEOD di S. Alvise e dell’Area Bellinato oggi gestiti direttamente dall’Aulss. La decisione dell’Aulss disperde le professionalità esistenti nei due centri e probabilmente non saranno sostituite da altrettanta qualità con la tipologia di appalto di cui è a conoscenza.Questa preoccupazione deriva dal fatto che il Comune partecipa con il 32% circa alle spese di gestione dei centri di questo tipo senza poter avere una conoscenza diretta della gestione stessa. Tutto ciò premesso esprime la sua contrarietà alla decisione dell’Aulss.

CACCIA premette che si sta discutendo dell’assetto di strutture diurne dedicate a persone disabili, soprattutto psichiche. Tutte le altre realtà sono gestite dal “privato sociale” come le cooperative e le associazioni. L’argomento tratta di due realtà con un alto grado di qualità e ricorda che in sede di conferenza dei sindaci è stato posto il problema dei costi di gestione che risultano del 30% più alti di altre realtà simili. Le informazioni ricevute dall’Aulss riguardano la decisione di appaltare solo il servizio degli addetti all’assistenza, il resto dei servizi rimane in carico alla gestione diretta dell’Aulss. Comunque è da tener presente sia l’alto livello di professionalità ma anche il grado di logoramento dei lavoratori; l’uscita di questi operatori permetterà all’Aulss di potenziare i servizi dei distretti sanitari che rimangono uno dei principali obbiettivi del Comune. Da parte dell’amministrazione Comunale non c’è un atteggiamento pregiudizialmente negativo all’affidamento a terzi dei servizi poiché rimane alta la capacità di controllo sulla gestione.Infatti i gestori devono corrispondere ai criteri fissati dalla legge regionale sull’accreditamento prima di poter gestire questi servizi. Afferma che l’attenzione del comune è rivolto a tutte le strutture esistenti nel territorio.

DAPPORTO afferma che nel documento in suo possesso non viene mai citata la presenza di personale Aulss che opererà nella gestione delle strutture oggetto della discussione.

FREZZA ricorda quanto importante sia il lavoro svolto dagli operatori in queste strutture. In altre dove sono presenti altri gestori non esiste la stessa qualità. Ricorda come spesso vengono chiama a lavorare lavoratori a tempo determinato che cambiano continuamente inficiando il rapporto che deve essere tenuto con i pazienti che devono vedere nell’operatore un punto di riferimento certo. E’ più facile non rinnovare un appalto che trovare risorse per mantenere il livello di qualità esistente in un servizio. Ricorda come sarà perfezionata la decisione dell’Aulss in merito all’affidamento dell’appalto. Per l’area Bellinato ricorda come quest’immobile sia un lascito legato all’uso sociale per la collettività, diversamente la proprietà dell’immobile potrebbe essere rivendicata dagli eredi. Serve un contatto urgente e forte con l’Aulss per fermare questa decisione.

NARDIN desidera conoscere le procedure per la istituzione delle strutture di controllo che il comune attiva in questo settore.

RIZZETTO segretario della CGIL FPS ringraziando il presidente per l’invito sottolinea come l’assenza del rappresentante dell’Aulss abbia significato che questo ente ha già deciso la soluzione del problema. Ricorda che non sempre la gestione pubblica significhi solo oneri per la pubblica amministrazione. Il problema scatenante la decisione è stata la apertura del servizio fino alle 17.30, ma evidenzia come sulla bozza di capitolato non sia citata questa esigenza; come la remunerazione verrà effettuata solo per le ore effettivamente lavorate, se l’operatore è in malattia, questo non viene pagato; se un paziente non è presente nel servizio, l’operatore che lo segue non viene retribuito. Dichiara che da Aprile si sta discutendo dell’affidamento in appalto della gestione delle strutture ma che il sindacato era disponibile a valutare la situazione di S. Alvise per la difficoltà di reperire lavoratori disponibili al trasferimento, cosa che non succede per il servizio presente nell’area Bellinato. Oggi il sindacato riceve richieste di concordare la mobilità dei lavoratori dei Ceod, domani le riceverà per i lavoratori operanti nei centri per le tossicodipendenze, poi per il trasporto dei malati e così via.

Ricorda l’esperienza negativa della gestione del Ceod all’Aulss 13.

DI MATTEO segretario UIL FPS afferma che la politica aziendale dell’Aulss porterà alla gestione in appalto non solo dei servizi citati ma anche quelli propri d’istituto presenti nelle strutture ospedaliere; la preoccupazione è che il nuovo ospedale sarà il nuovo grande appalto. Le carenze numeriche di personale non saranno solo di oggi, ma continueranno domani. Ribadisce la grande preoccupazione dei sindacati per l’alto ricambio di lavoratori in questi servizi di per se pesanti e scarsamente retribuiti dagli appaltatori. Riafferma la necessità che gli operatori diventino e permangano dei punti di riferimento dei pazienti ospitati.

La signora MARCHI mamma di un ospite seguito dal Ceod esprime la grande preoccupazione per la decisione dell’Aulss, ricorda le difficoltà che esistono nei rapporti con i responsabili degli appalti dei servizi. Anche la signora Vianelli ribadisce la necessità di avere dei riferimenti certi sia per i pazienti che per i loro familiari.

MIATELLO ritiene importante sia la rispondenza degli appaltatori ai criteri di accreditamento che alla reale efficacia dei controllo messi in atto dal Comune. Bisogna affrontare la questione con un diverso metodo di approccio. Le difficoltà rappresentate dagli intervenuti sembrano minimali.

POSSAMAI ritiene in linea teorica valido l’affidamento a terzi della gestione dei servizi, ma ritiene che laddove sia subentrato il privato si sia verificata una decadenza della qualità dei servizi erogati. Ricorda sia la precarietà del rapporto di lavoro degli operatori che l’alto grado di sostituzione degli stessi, situazioni queste che possono ledere la dignità dei pazienti. Dovrebbero essere individuati dei “key manager” per seguire effettivamente i servizi attivati.

RIZZETTO invita la commissione consiliare a verificare tempestivamente la situazione che sta avvenendo persso il centro gestito dall’Anfass del Lido.

CENTANINI invita l’assessore Caccia ad attivare i suoi uffici per verificare le situazioni descritte.

Il presidente Centanini verificata alle ore 18.25, la mancanza del numero legale dichiara chiusa la seduta.


 

 

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