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verbale - II^ Commissione
Seduta del 08/02/2005 (congiunta alla  VIII^ Commissione)

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

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Consiglieri componenti le Commissioni: Livio Marini, Maurizio Baratello, Nadi Pettenò, Giorgio Reato, Pierluigi Gasparini, Ugo Bissacco, Giampietro Capogrosso, Maria Paola Miatello Petrovich, Alberta Rincorosi, Danilo Rosan, Pietrangelo Pettenò, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Flavio Dal Corso, Gianfranco Bettin, Renato Darsiè, Sandro Bergantin, Renato Brunetta, Gabriele Senno, Renato Boraso, Michele Zuin, Sergio Meconi, Saverio Centenaro, Luca Rizzi, Raffaele Speranzon, Luciano Pomoni, Nicola Bottacin, Paolo Bonafè, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Livio Marini, Nadi Pettenò, Giorgio Reato, Pierluigi Gasparini, Giampietro Capogrosso, Pietrangelo Pettenò, Enrico Nardin, Gabriele Senno, Luciano Pomoni, Giovanni Frezza (sostituisce Ugo Bissacco)


Altri presenti: Bassetto, Decentramento e Minicipalità; Zerbo, Amministratore Delegato V.E.G.A., Sprocati, Assessore al Bilancio; Sussberg, Direttore Generale Ente per la conservazione della Gondola e la Tutela del Gondoliere; Marella, ACTV; Cassone, PMV


 
Ordine del giorno della seduta

  1. Proseguimento dell'esame della proposta di deliberazione "VEGA Scarl - Trasformazione in S.p.A. ed approvazione aumento capitale sociale riservato alla Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia - modifiche statutarie" PD 2004/4139. Audizione dell'Amministratore Delegato di VEGA Scarl;
     
  2. Esame della proposta di deliberazione "Istituzione per la conservazione della Gondola e la Tutela del Gondoliere - Approvazione Conto Consuntivo 2003" PD 2004/2191;
     
  3. Esame della proposta di deliberazione "Rilascio garanzia fidejussoria alla società del patrimonio per la mobilità Veneziana S.p.A. - PMV" PD 2005/322.


Verbale della seduta
 

Il Presidente GASPARINI, congiuntamente al Presidente POMONI, alle ore 10.15 dichiara aperta la seduta, iniziando a trattare il punto 1 all’ordine del giorno, ovvero il proseguimento dell’esame della PD 2004/4139. Da la parola a Bassetto.

BASSETTO informa che la stima dell’immobile “Porta dell’Innovazione” fatta dal Perito del Tribunale è stata contestata dal Patrimonio del Comune di Venezia. Si farà una seconda perizia sul valore del terreno comunale in cui è l’immobile.

ZERBO illustra il conferimento a VEGA dei beni patrimoniali; parla della fondazione (privata) che entra in VEGA. Zerbo sostiene che il Comune di Venezia, con la trasformazione e le modifiche statutarie previste nella deliberazione acquisisce dei vantaggi. Aggiunge che gestire un Parco Tecnologico costa e che il C.d.A. che rappresenta vuole concludere la trasformazione in S.p.A. prevista nella proposta di deliberazione.

POMONI dice che questa operazione serve a spianare un’operazione di fronte al fallimento del progetto del Parco Tecnologico. Gli immobili realizzati vengono affidati ad altri usi diversi da quelli previsti. Se la Fondazione di Venezia vuole una quota maggiore, Pomoni dice di lasciargliela. Sulla valutazione dell’immobile “Porta dell’Innovazione” oggetto di contestazioni, la stima fatta di 3,3 milioni di euro contro i 5 milioni valutati dal Comune (Patrimonio) lascia fuori uno scoperto, da peritare nuovamente. Pomoni dice che la proposta di deliberazione può andare anche in Consiglio Comunale per la discussione. Gli elementi di contrarietà, ribadisce, sono legati al fallimento del progetto e al contenzioso patrimoniale; forse, conclude, bastava una struttura più piccola.

CAPOGROSSO ha perplessità. La società non ha che perdite; a questo si somma il disagio segnalato da Bassetto sulle valutazioni patrimoniali. Capogrosso dice che la valutazione degli immobili dovrebbe essere comunque più attenta. Parla di diminuire la presenza del Comune di Venezia, garantendo però la presenza pubblica. Chiede maggiori garanzie sulle trasformazioni in atto.

BASSETTO ribadisce che la proposta di deliberazione necessita di ulteriori verifiche del Patrimonio. Sull’invio in Consiglio Comunale il Patrimonio non esprime parere.

ZERBO dice che il Comune di Venezia ha avuto un aumento di capitale. Per quanto riguarda la ricerca scientifica dice che si è preso atto che “non c’era grande presenza di premi nobel”. L’attività in VEGA è attualmente di carattere direzionale; si stanno inserendo attività pregiate, ci sono nanotecnologie, corsi regionali, ecc… Si stanno cercando nuove risorse economiche.

FREZZA dice che a Venezia non si brilla per la ricerca scientifica a differenza, ad esempio, di Padova. Le risorse, nel senso di studiosi, vengono in un Parco Tecnologico se hanno un tornaconto. Chiede una seconda verifica sul valore dell’immobile valutato 3,3 milioni di euro, perché la ritiene sottostimato.

MARINI ripercorre le tappe che hanno portato alla nascita del Parco Tecnologico. Si dichiara perplesso sul portare in Consiglio Comunale la proposta di deliberazione perché servono dei chiarimenti e delle prese di posizione, come serve lindirizzo del Consiglio Comunale sul futuro del Parco Tecnologico. Chiede se ci scadenze in atto. Fa notare che dell’idea iniziale che ha avviato il Parco Tecnologico è rimasta solo la parte immobiliare; forse, dice, il Comune deve non deve più partecipare a questa realtà. Serve, perciò, una riflessione di indirizzo più profonda. Ribadisce che se non ci scadenze che incombono, la cosa sia affrontata dalla prossima Amministrazione Comunale.

GASPARINI chiede, come Marini, se ci sono dei vincoli che impongono di portare in Consiglio Comunale la deliberazione.

ZERBO dice che c’è la necessità dell’apporto di capitali; è questo il vincolo che invita a portare in Consiglio Comunale la proposta di deliberazione.

BASSETTO ricorda che il sollecito a chiudere il contenzioso è legato all’imminente ingresso della Fondazione di Venezia. Resta la necessità di chiarire, precisare, cosa si riceve in contropartita, quanto vale realmente l’immobile e quanto le azioni, nei vari scenari possibili, con o senza l’ingresso della Fondazione di Venezia in VEGA.

GASPARINI dice che non ci sono i tempi tecnici per ulteriori approfondimenti, vista l’imminente conclusione della Consiliatura. Non sono presenti gli Assessori competenti per sentire un loro parere. Gasparini propone di mandare la proposta dei deliberazione in Consiglio Comunale per la discussione; sarà la Giunta a decidere che la delibera sia ritirata prima di essere esaminata dal Consiglio.

MARINI dice che sarebbe un peccato far bocciare la deliberazione in Consiglio Comunale.

POMONI dice che la Giunta dovrebbe sospendere la proposta di deliberazione e che è opportuno decidere più avanti cosa fare.

GASPARINI dice che manderà una nota informativa che raccoglie queste ultime osservazioni ad Orsoni e Campaner.

POMONI proponi di rinviare l’esame della deliberazione senza licenziarla.

GASPARINI propone l’invio in Consiglio Comunale per la discussione.

SPROCATI chiede che si sospenda in Commissione l’esame della deliberazione, per ottenere una risposta dagli Assessori competenti.

GASPARINI informa i presenti che licenzia la proposta di deliberazione in Consiglio Comunale per la discussione, facendo pervenire contestualmente una lettera agli Assessori competenti che indichi loro le perplessità al licenziamento della deliberazione esposte dai Commissari. In assenza di altri interventi dichiara concluso il punto 1 all’O.d.G. alle ore 11.15.

GASPARINI introduce il punto 2 all’ordine del giorno, la PD 2004/2191 e propone il suo invio in Consiglio Comunale con parere favorevole unanime (Allegato A) ed ottenuto l’assenso dei Consiglieri dichiara concluso questo punto.

GASPARINI, congiuntamente alla Presidente AGOSTINI, invertendo l’ordine del giorno, anticipa l’esame della PD 2004/2190 che si doveva trattare alla fine della seduta (come da apposita convocazione).

AGOSTINI da la parola a De Diana che illustra l’operato della Fondazione Bevilacqua La Masa collegato all’approvazione del Conto Consuntivo 2003.

GASPARINI e AGOSTINI, dopo aver ottenuto l’assenso dei presenti, licenziano in Consiglio Comunale con parere favorevole unanime (Allegato A) la PD 2004/2190.

GASPARINI, introduce il punto 3 all’ordine del giorno che non era stato ancora affrontato nella Commissione Consiliare congiunta, ovvero l’esame della PD 2005/322. Da la parola all’Assessore Sprocati.

SPROCATI illustra il provvedimento ossia il rilascio della garanzia fidejussoria a PMV da parte del Comune di Venezia.

DEI ROSSI relaziona sugli elementi giuridici collegati a quest’operazione.

MARELLA informa che realizzazione del tram di Mestre non richiede contributi in fondo capitale da parte del Comune di Venezia. Spiega gli elementi salienti del Piano Economico che sottende a PMV.

POMONI chiede un chiarimento a Sprocati, nello specifico se il Comune di Venezia avrà indebitamenti (163 milioni di euro) approvando la fideiussione.

MARELLA risponde a Pomoni che non ci sarà indebitamento per il Comune, perché si usano soldi propri di PMV.

POMONI insiste sull’indebitamento di 163 milioni di euro da parte del Comune di Venezia e chiede la discussione in Consiglio Comunale della proposta di deliberazione.

MARELLA dice che la società PMV esiste e alla fine della sua gestione (realizzazione del tram) passa il capitale al Comune di Venezia, questo nel 2035, restando il tutto di proprietà pubblica.

GASPARINI ottenuto l’assenso dei Consiglieri invia la proposta di deliberazione in Consiglio Comunale per la discussione. Dichiara concluse le sedute congiunte non essendo altri punti all’ordine da giorno da esaminare. Sono le ore 11.30.


 

 

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