Sei in: il comune > consiglio comunale > consiglio comunale 2000 2005 >
Contenuti della pagina

verbale - II^ Commissione
Seduta del 28/01/2005 (congiunta alla  VIII^ Commissione)

 

convocazione

resoconto sintetico

tabella presenze

leggi documento leggi documento apri tabella

 


Consiglieri componenti le Commissioni: Livio Marini, Maurizio Baratello, Nadi Pettenò, Giorgio Reato, Pierluigi Gasparini, Ugo Bissacco, Giampietro Capogrosso, Maria Paola Miatello Petrovich, Alberta Rincorosi, Danilo Rosan, Pietrangelo Pettenò, Enrico Nardin, Sergio Vazzoler, Flavio Dal Corso, Gianfranco Bettin, Renato Darsiè, Sandro Bergantin, Renato Brunetta, Gabriele Senno, Renato Boraso, Michele Zuin, Sergio Meconi, Saverio Centenaro, Luca Rizzi, Raffaele Speranzon, Luciano Pomoni, Nicola Bottacin, Paolo Bonafè, Giorgio Suppiej


Consiglieri presenti: Maurizio Baratello, Giorgio Reato, Pierluigi Gasparini, Ugo Bissacco, Giampietro Capogrosso, Maria Paola Miatello Petrovich, Pietrangelo Pettenò, Sergio Vazzoler, Flavio Dal Corso, Sandro Bergantin, Gabriele Senno, Michele Zuin, Saverio Centenaro, Giovanni Frezza (sostituisce Nadi Pettenò)


Altri presenti: Ugo Campaner, Assessore alle Partecipazioni Societarie-Servizi Pubblici-Casinò; Vincenzo Sabato, Direttore della Direzione Programmazione e Controllo


 
Ordine del giorno della seduta

  1. "Approvazione nuovo schema convenzione tra il Comune di Venezia e la Casinò Municipale S.p.A." PD 2004/4199.


Verbale della seduta
 

Alle ore 15.45 il Presidente della II Commissione consiliare Pierluigi Gasparini, di concerto con il Presidente della VIII Commissione consiliare Lucano Pomoni, constatata la presenza del numero legale, dichiara aperta la seduta e dà la parola all’Assessore Ugo Campaner.

CAMPANER illustra la proposta di deliberazione specificando che il Casinò ha dato un grosso contributo al Comune nel 2004 con proventi pari a 100 milioni di Euro. La nuova convenzione che si propone ora è un’opportunità per la città e l’obiettivo primario è il miglior funzionamento della Casa da gioco che ha una struttura super utilizzata — troppo ridotta per le esigenze - , è obsolescente e ha molti limiti. La convenzione è stata improntata secondo un’ottica di medio periodo pensando ad una nuova sede che rimanga competitiva e operi al meglio possibile. L’investimento è importante e funzionale al Casinò con un budget ventennale che mostra gli obiettivi del Comune con estrema coerenza. Evidenzia come non sia mutato l’impianto della convenzione che, all’art 26, prevede per il Comune un introito per il 2005 non inferiore a 105 milioni di Euro e per il Casinò un minimo garantito pari al 48% degli introiti annui lordi della gestione che consentirà la cartolarizzazione al fine di ottenere risorse finanziarie a costi minori. Nel caso poi crescano le entrate, tutto ciò che eccede i 7 milioni di Euro è ripartito fra Comune e Casinò nella percentuale rispettivamente dell’80 e 20%.

Esce il Consigliere Pietrangelo Pettenò. Sono le ore16.05.

BARATELLO ritiene che l’Assessore abbia ben posto in evidenza più aspetti, tra cui che la Casinò debba investire in una nuova sede, ma manca, a suo avviso, un tassello: Palazzo Grassi. Debbono infatti essere citati tutti i fatti, anche quelli in embrione, per dare un disegno strategico alla convenzione. Sarebbe grave che dopo l’approvazione di questa si scopra esservi un appesantimento finanziario che limiti le capacità di intervento del Comune in settori ora garantiti dagli introiti del Casinò, come ad esempio quello delle politiche sociali; il grado di indebitamento, infatti, è fondamentale ed esso presuppone un ragionamento profondo. Chiede quindi chiarimenti sul fatto che all’art. 5, punto 3, sia previsto che la Casinò affidi ad una nuova società la gestione di tesoreria e, riguardo all’art. 45 “Acquisizione dell’arredamento e delle attrezzature da parte del Comune”, rileva insufficienti garanzie riservate al Comune.

CAMPANER definisce quanto previsto all’art. 3, punto 5, un tecnicismo di fatto obbligatorio, un obbligo di legge, mentre l’art. 45 costituisce tutela dei terzi.

BARATELLO considera che la società indebitata crea angoscia e non gli dà certezze nel futuro.

CAPOGROSSO premettendo che la società “Ranch” è costituita per l’acquisizione dell’attuale sede chiede quale sia invece l’obiettivo della “Marco Polo”.

CAMPANER ricorda che la “Marco Polo” ha la proprietà dei terreni a destinazione anche impiantistico sportiva.

ZUIN critica la durata ventennale della convenzione poiché all’operazione si legano quattro prossime amministrazioni. Rileva poi la propensione ad incamerare introiti lordi dei giochi dal 2008 in poi e si domanda sulla base di cosa si possa fare una corretta previsione di entrata anche alla luce dell’introduzione di altri Casinò: da tali fatti traspare poca prudenza. Chiede di avere il piano finanziario riferito alla nuova sede — un piano più organico - ed inoltre di avere formalmente notizie su Palazzo Grassi non potendo far finta che non esista questa operazione, in mancanza di tali notizie si rischia di ragionare su una cosa monca. Ritiene, infine, che l’importo relativo alla convenzione debba essere inserito nel bilancio di previsione, atto che sarà approvato dal Consiglio a breve scadenza.

Esce il Consigliere Bissacco. Sono le ore 16.45.

FREZZA chiede anch’egli un piano dettagliato della nuova sede che indichi cubatura e costi. Ritiene poi preoccupanti le notizie — che ritiene abbastanza vere - dell’apertura di un nuovo Casinò a S. Marino e considera che di ciò si dovrebbe tenere conto nella previsione.

CAMPANER ritiene congrua con le finalità una durata ventennale della convenzione. Specifica che le previsioni di entrata aumentano fino al 2008 dello 0,5% poi, con l’entrata in funzione della nuova sede si attestano sullo 0,4%.

ZUIN obietta che la previsione viene fatta su un anno “top” e che ciò non è prudente.

CAMPANER elenca una serie di circostanze che rendono competitivo l’attuale Casinò ed afferma che avere una nuova sede può meglio difendere dalle eventuali nuove aperture.

Entra la Consigliera Miatello Petrovich. Sono le ore 17.15.

GASPARINI chiede che si farà con la vecchia sede di Ca’ Noghera una volta costruita quella nuova.

CAMPANER afferma che così come è strutturato il bilancio della Casinò S.p.A. essa possa sostenere l’indebitamento. Precisa che l’operazione è totalmente scollegata da Palazzo Grassi.

REATO chiede di quale entità siano i profitti derivanti dal Casinò di Malta e se vi sia intenzione di smobilitazione o piuttosto di valorizzazione.

ZUIN ribadisce la necessità di avere un piano economico finanziario riguardo alla costruzione ella nova casa da gioco e domanda come si inserisca in ciò Palazzo Grassi posto che non crede esso non influisca sul bilancio dell’operazione.

Esce il Consigliere Reato. Sono le ore 17.25.

FREZZA ritiene che non si debba sottovalutare l’eventuale apertura di un nuovo Casinò a S. Marino. Per quanto riguarda Malta egli sostiene che negli ultimi tre anni si siano persi circa 5 milioni di Euro l’anno e Ca’ Vendramin Calergi abbia una perdita annua di 7 milioni di Euro. Sollecita risposta alla mozione da lui stesso presentata riguardante lo stato finanziario dei Casinò, considerato che l’Amministrazione vorrebbe procedere all’acquisto di Palazzo Grassi con i proventi della vendita del Casinò di Malta.

CAMPANER invita il Consigliere Frezza alla lettura del verbale dell’ultima Commissione sull’argomento e si impegna a richiedere alla Casinò il piano finanziario della costruzione della nuova Casa da gioco.

ZUIN ritiene che sia indispensabile parlare con il Presidente e il Direttore del Casinò per sapere che ne sarà di Palazzo Grassi, non potendo approvare una cosa che sia scollegata dall’altra.

GASPARINI rinvia il proseguimento dell’esame della proposta di deliberazione ad una prossima seduta di Commissione alla quale saranno invitati il Presidente ed il Direttore del Casinò.

Alle ore 17.45, esauritasi la discussione, il Presidente della II Commissione, di concerto con il Presidente della VIII Commissione Luciano Pomoni, dichiara chiusa la seduta.


 

 

indietro