Il Presidente GASPARINI congiuntamente al Presidente DAL CORSO, constatata la presenza del numero legale, alle ore 12.45 dichiara aperta la seduta. Da la parola a Sabato che illustra la proposta di deliberazione.
SABATO spiega che l’assegnazione della gestione del verde pubblico ha generato in passato delle discussioni. Negli ultimi tre anni si è verificato l’operato di V.E.S.T.A., riscontrando una gestione positiva del verde pubblico (contratto di servizio per la manutenzione). Sabato ricorda che l’art. 113 del Testo Unico permette di mantenere gli attuali appalti con Vesta ma che va attivato un controllo sull’operato dell’Azienda, con una struttura e del personale dedicato allo scopo (cosa che attualmente manca). Parla della potatura degli alberi e della messa in sicurezza delle piante; la gestione di queste manutenzioni è un problema, a volte con risvolti di particolare delicatezza per la tutela della pubblica incolumità. Sabato ricorda che il taglio degli alberi non è compreso nel contratto di servizio e pertanto attualmente si opera con interventi di straordinaria manutenzione, finanziati con la copertura finanziaria ottenuta da alienazioni patrimoniali. Vista l’importanza per i cittadini di un’oculata gestione del verde pubblico, Sabato auspica che tutto ciò che riguarda le manutenzioni (anche quelle straordinarie) sia contemplato nel Bilancio di Previsione del Comune di Venezia.
PETTENO’ P. chiede quanto ammonta il rinnovo del contratto con V.E.S.T.A. per la gestione del verde.
SABATO risponde che la manutenzione del verde pubblico sono previsti circa 4,5 milioni di euro, all’incirca la stessa cifra destinata lo scorso anno.
PETTENO’ P. ricorda che il budget destinato alla manutenzione del verde pubblico è cresciuto di anno in anno. Anni fa non si capiva come erano spesi i soldi del verde pubblico. Sostiene che ci vuole un controllo ed un’interfaccia con cui confrontarsi per valutare i risultati gestionali. Il costo del controllo sul verde pubblico può essere già inserito a Bilancio. Per quanto riguarda la proposta di deliberazione per Pettenò P. può andare in Consiglio comunale in Allegato A.
REATO solleva dubbi sulla durata della proroga di soli due anni a V.E.S.T.A. per la gestione del verde pubblico, visto che è stata votata in Consiglio comunale la recente aggregazione territoriale denominata N.E.S.
MARINI vorrebbe sapere quanto verrebbe a costare il solo affidamento del verde pubblico, visto che sembra che V.E.S.T.A. stia lucrando su questa tipologia di manutenzione, cosa che a lui non risulta. Vorrebbe chiarezza sui costi. Continua affermando che per ottenere una gestione del verde pubblico basata sull’efficienza bisogna rivolgersi al mercato. La gestione del verde pubblico con V.E.S.T.A. comporta anche dei costi sociali, visto che è affidata in alcuni casi appunto a società/cooperative sociali. Marini dice che bisogna dotarsi di uno strumento di controllo sui costi reali (anche sociali) e domanda ancora quanto costerebbe al Comune di Venezia la gestione del verde pubblico procedendo con l’affidamento attraverso gara.
GASPARINI in relazione ai dubbi sollevati da Reato dice che, tutto sommato, trova valida la procedura seguita per l’affidamento a V.E.S.T.A. del verde pubblico. Fa notare che non ha capito perché è previsto entro il 31-12-2005 il censimento georeferenziale degli alberi presenti nel Comune dei Venezia, visto che sembra che tre anni non siano bastati per farlo. Chiede chiarimenti e conferma sul fatto che non sembra fatto questo censimento.
MIATELLO si dice d’accordo con Marini sulla chiarezza dei costi nella gestione del verde pubblico. Pone il problema sulla qualificazione della manutenzione delle alberature, visto che ha verificato, personalmente, l’inadeguatezza del personale di V.E.S.T.A. nel determinare il pericolo di pubblica incolumità relativo alle alberature. Sottolinea la delicatezza del tema chiedendo che sia tutelata la qualità del lavoro, anche per evitare danni alle cose e soprattutto alle persone. Conclude dicendo che è opportuno quantificare economicamente i costi gestionali del verde pubblico per valutare il rapporto costi/manutenzioni fatte.
MILAZZO sostiene che va smitizzato il problema dei costi sociali nella gestione del verde pubblico, visto che l’onere sostenuto dal Comune di Venezia è concorrenziale, per effetto degli sgravi fiscali di cui beneficiano le cooperative sociali. Spiega che per fare le gare d’appalto sulla manutenzione del verde pubblico bisogna prima avere in mano i soldi (finanziamenti a bilancio) visto che una ditta privata difficilmente prima lavora e solo dopo saprà quando e come è pagata. Ricorda che nel territorio comunale, per effetto della presenza di cooperative sociali, sono praticamente scomparse le ditte che sono in grado di fare manutenzione al verde pubblico e pertanto, qualora ci si dovesse rivolgere ad altre aziende, per forza di cosa esse provengono da altre regioni.
GASPARINI, visto che non ci sono altri interventi, propone l’invio in Consiglio comunale della proposta di deliberazione e ottiene l’assenso dei presenti. Dichiara conclusa la seduta: sono le ore 13.15.